Valentina Dovigo, Adriano Verneau, Walter Fabris, Nora Rodriguez, Beatrice Peruffo, Silvia Dalla Rosa, Bruno Cazzola, Piero Pellizzaro, Niccolò Della Lucilla, Gino Zanni, Ciro Asproso, Giancarlo Albera, Mattia Pilan e Davide Vittorelli: ecco la "costituente" della Coalizione Civica per Vicenza che giovedì 23 Novembre, alle ore 20:30, nella Sala Conferenze dei Chiostri di Santa Corona a Vicenza, darà il battesimo a "un cantiere politico per mettere insieme tutte le esperienze virtuose del territorio: dalle associazioni che hanno lottato per la difesa dell'ambiente e del territorio, alle associazioni culturali e impegnate nel sociale che vogliono una città meno diseguale e più inclusiva, ai tanti cittadini che vogliono costruire un'alternativa".
Ieri a Palazzo Trissino c'è stato un incontro (blindato) con gli esperti Unesco per decidere se Vicenza può mantenerne il marchio. La stampa, su ordine dell'Amministrazione comunale, non ha potuto partecipare alla discussione e i vari comitati presenti hanno mostrato il loro disappunto su questo. Una ingiustizia ribadiscono. Ingiusto anche il fatto che si sia scelta una sala piccola per l'incontro, mossa premeditata per non fare entrare nessuno a parte gli accreditati che sono stati sottoposti ad un controllo prima di entrare. E mentre fuori c'era la protesta, per sapere cosa è stato detto nelle stanze segrete di Palazzo Trissino abbiamo sentito alcuni rappresentati dei comitati presenti. Enrico Marchesini, presidio No Dal Molin, dice: "Ieri erano presenti una decina di comitati per dire cosa è in contrasto con quello che nel 1994 l'Unesco ha chiesto a Vicenza.
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La realizzazione del parco Pomari, richiesta con forza dall'omonimo comitato nella manifestazione dello scorso 19 marzo (qui le foto, ndr), ferma da anni ai box, sembra aver trovato la corsia da cui imboccare la partenza. Partiamo però dall'inizio... L'idea di realizzare un grande parco in zona Pomari non è frutto di una richiesta velleitaria venuta fuori negli ultimi tempi da parte di un gruppo di cittadini votati all'ambiente che, non avendo nulla da fare o, peggio, per desiderio di mettersi in mostra, hanno deciso di reclamare un parco nel proprio quartiere. Il "Parco Natura Urbana", come definito a metà degli anni novanta, quando venne inserito nel PP4 (piano particolareggiato per il riassetto urbanistico della zona Pomari), più che un'idea, era la concretizzazione di quanto da lì a poco sarebbe stato realizzato.
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