Archivio per tag: Salvatore Gaziano

Categorie: Fatti

Il Fatto: risparmio, direttiva Ue stravolta. Si rischia il regalone alle banche

Mercoledi 19 Luglio 2017 alle 09:17
ArticleImage Per il premier Paolo Gentiloni, come per il predecessore Matteo Renzi se si parla di "regalo ai banchieri" quando si analizzano i provvedimenti presi dagli ultimi governi si fa solo "demagogia facile". Per Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, "la nostra vera ossessione sono i risparmiatori e non le banche". E pazienza se nelle intercettazioni pubblicate la settimana scorsa su La Stampa emerge come nel gennaio 2014 la riforma RC auto finì su un binario morto dopo una serie di interventi "risolutivi" fra il responsabile delle relazioni istituzionali del gruppo assicurativo Unipol e alcuni parlamentari dem.

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Categorie: Economia&Aziende

Gianni Mion prova a non far precipitare la BPVi e intanto fa decollare Avio, Il Fatto: un successo di ingegneria finanziaria

Mercoledi 12 Aprile 2017 alle 15:08
ArticleImage "Si trasforma in un razzo missile, coi circuiti di mille valvole, tra le stelle sprinta e va...". Non è Ufo Robot ma così si potrebbe commentare il debutto di Avio a Piazza Affari dove, più che di un atterraggio, dovremmo parlare di un decollo visto che in pochi giorni di contrattazione il titolo è salito di un 30 per cento con scambi vorticosi soprattutto dal primo giorno di quotazione sul segmento Star di Borsa Italiana avvenuto lunedì. Parliamo di un gioiello italiano dell'high tech, tra i leader mondiali in un settore come quello della propulsione spaziale dove Avio occupa una posizione rilevante nel mercato dei lanciatori. Un'azienda specializzata in razzi che portano nello spazio i satelliti utilizzati per la telefonia e i canali televisivi, i servizi Internet e la geolocalizzazione satellitare. Fino a una decina di anni fa a mandare satelliti nello spazio erano gli Stati, ora i due terzi del mercato sono coperti da società private come Google tanto che si stima che i satelliti messi in orbita raddoppieranno dai 642 del 2010-2015 ai 1318 del 2016-2020.

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Categorie: Banche

Atlante e la "fortuna" della Banca Popolare di Vicenza: senza la crisi di Unicredit non sarebbe nato, paga Federico Ghizzoni

Mercoledi 25 Maggio 2016 alle 07:18
ArticleImage «L'uscita. Il capo della seconda banca italiana rimette il suo mandato. Pesa la maldestra operazione veneta, ma anche le difficoltà del gruppo. Scelte sbagliate ereditate dall'espansione dell'era profumo». In quessto sommario dell'interessante articolo di Stefano Feltri e Salvatore Gaziano sul Il Fatto Quotidiano è sintetizzata l'ipotesi sommessamente avanzata su questo mezzo: il Fondo Atlante è stato messo su, in fretta e furia, dal sistema Italia (leggasi Governo e vertici finanziari) non per salvare la Banca Popolare di Vicenza, che altrimenti sarebbe stata lasciata al suo destino o a una fine peggiore dell'attuale, ma per evitare che nel gorgo finisse Unicredit, che ha usato la "leva" del possibile default (ora lo chiamano "risoluzione") della BPVi per convincere chi di dovere al grande passo.

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Categorie: Banche

Il Fatto: alle banche non basta essere grandi, servono tecnologia e... leggerezza nelle filiali. Un avviso a Padoan, Visco, BPVi & c.

Mercoledi 3 Febbraio 2016 alle 10:09
ArticleImage Se nell'ultimo decennio aveste cercato un sistema quasi sicuro per perdere soldi, investire sul settore bancario sarebbe stata una delle migliori idee. E non solo su Monte dei Paschi di Siena, Carige, Veneto Banca, Pop Vicenza o le varie Etruria e Marche. A gennaio 2007, Unicredit capitalizzava a Piazza Affari 74 miliardi di euro ed era considerata la migliore del settore per redditività e potenzialità di espan- sione anche all'estero grazie ad acquisizioni in mezza Europa. Un gioiello. Soprattutto per Alessandro Profumo, l'amministratore delegato che incassava nel 2010 con le dimissioni (mentre il titolo era già in picchiata) un mega bonus da 40 milioni per "la creazione di valore generata sotto la sua guida".

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Categorie: Informazione

Risparmio tradito, lezione da un disastro: le due banche venete che fanno tremare l’Italia

Giovedi 31 Dicembre 2015 alle 15:41
ArticleImage La crisi ha travolto il sistema di Montebelluna e Popolare di Vicenza: azioni gonfiate e rifilate in filiale, con bilanci abbelliti mentre la vigilanza fingeva di non vedere. Il destino? In bocca a uno squalo straniero
Non c'è bisogno di essere astrologi per prevedere che il 2016 sarà per gli azionisti (e non solo) delle banche venete non quotate come Popolare di Vicenza e Veneto Banca un anno decisivo. Nei prossimi mesi come ha imposto il crono-programma della Bce per evitare che a questi istituti venga applicato il nuovo meccanismo del bail in (l'azzeramento del valore delle azioni oltre che serissimi problemi per i possessori delle obbligazioni ordinarie e subordinate e dei correntisti oltre i 100 mila euro) sarà necessario procedere a maxi aumenti di capitale sia per Veneto Banca (1 miliardo) che per Vicenza (1,5) e al contestuale sbarco a Piazza Affari, dove il mercato valuterà i due istituti.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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