Archivio per tag: Reperti archeologici

Pedemontana, il 17 manifestazione ad Alte di Montecchio

Domenica 11 Marzo 2012 alle 21:52
ArticleImage Comitato Difesa Salute Territorio - Dopo l'annuncio dello stop ai lavori a causa del rinvenimento di reperti archeologici nel cantiere della Autostrada Pedemontana Veneta ci è venuto lo sfizio di andare a vedere la situazione e renderci conto se effettivamente, a fronte di questi rilievi le ruspe si siano fermate. Quello che abbiamo visto è un torrente (l'Igna) in condizioni pietose, i campi dove è situato il cantiere completamente devastato dai lavori delle macchine operatrici.

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Categorie: Politica

Dal Molin, sale la falda, esce acqua marrone

Sabato 30 Gennaio 2010 alle 18:56
Redazione di VicenzaPiù    

 

I lavori nella base americanaLa falda d'acqua a solo 50 cm dalla superficie
Ora dai pozzi esce acqua e fango

Il Presidio No Dal Molin, già impegnato per far valere le normative e la documentazione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto dopo il ritrovo i reperti archeologici nell'area ex aeroporto, lancia l'allarme "Danni alle falde" perché, durante i lavori in corso, è stata trovata l'acqua mezzo metro sottoterra mentre "acqua color marrone" esce dai pozzi artesiani degli abitanti della zona Dal Molin.

Il tutto sarebbe "l'effetto delle palificazioni nel cantiere della Ederle 2", come si chiede il Presidio permanente, la cui leader, il consigliere comunale Cinzia Bottene, ha posto l'attenzione sulla salute pubblica con "la campagna delle tre S: salute, sicurezza e storia".

Cinzia BotteneMentre Enrico Marchesini lancia a nome del Presidio "un appello alla mobilitazione straordinaria di intellettuali e cittadinanza per la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti nell'area del Dal Molin", a dicembre la Soprintendenza ha dovuto interrompere gli scavi per la falda superficiale salita allora ad appena mezzo metro sotto la superficie.

Il timore, da verificare, è che le palificazioni in cemento abbiano fatto da diga alzando la falda. E per le palificazioni Usa non ci sarebbero dati né decisioni.
Infine alcuni cittadini di S. Antonino hanno segnalato che, a volte e per alcuni giorni consecutivi, è uscita acqua sporca e marrone dai loro pozzi artesiani.
Cinzia Bottene afferma di aver "depositato istanza di accesso agli atti per avere lumi sulla falda" e invita il sindaco ad "attivarsi", cosa di cui Achille Variati ha dato immediata assicurazione impegnandosi, nel caso fossero confermati i nuovi dati, come sostiene il Presidio No Dal Molin, a fare specifiche indagini per aver risposte anche prima del tavolo tecnico del 26 febbraio con il commissario Costa e con i responsabili del cantiere. Ciò, sostiene il sindaco, a "tutela della sua città e della sua storia anche se l'area è militare".

 

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Categorie: Politica, Arte

Mobilitazione per Reperti al Dal Molin

Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 22:26

Presidio No Dal Molin 

 

Riceviamo dal Presidio No Dal Molin e pubblichiamo

 

Simbolo No Dal MolinAlle associazioni, ai movimenti, a tutte le persone

che in questi anni si sono impegnate e battute per la tutela del paesaggio, della storia e delle tradizioni culturali del nostro territorio

Chiediamo

una mobilitazione straordinaria per la salvaguardia dei reperti archeologici rinvenuti nell'area del Dal Molin*.

Gli scavi per la costruzione della base americana, che procedono a tamburo battente, oltre a distruggere una delle ultime oasi di verde della città e mettere a rischio la nostra falda acquifera, stanno mettendo a repentaglio anche la salvaguardia di un nuovo sito archeologico sulle origini della nostra civiltà veneta.

I manufatti e i reperti finora ritrovati configurano l'esistenza di un villaggio paleo veneto, risalente ad un'epoca antecedente di molti secoli a quella finora ritenuta originaria; ma il rischio che tutto finisca sepolto e distrutto per sempre sotto le fondamenta di una caserma americana è molto grande!

Noi chiediamo solo la verifica del valore e della consistenza di simili ritrovamenti, attraverso i canali e le modalità, che di solito si applicano ai cantieri italiani: ossia lo stop dei lavori e l'intervento della Sovrintendenza dei beni archeologici del Veneto.

 

Area Aeroporto Dal MolinChiediamo

che ciò venga fatto in modo trasparente, rendendo pubblico conto dei risultati di tale verifica.

Riteniamo

che una prassi del genere sia dovuta, ma crediamo che senza la mobilitazione della città anche questa sacrosanta richiesta, così come quella di consultare la volontà della popolazione sull'insediamento americano al Dal Molin e quella di valutare l' impatto ambientale dell'opera, sarà calpestata od ignorata.

Vicenza non può dimenticare che solo la mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e dei movimenti impedì, nei primi anni settanta del secolo scorso, la cementificazione del parco più bello della città, parco Querini.

Vicenza non può accettare nella vicenda Dal Molin la compromissione del proprio futuro, l'insulto del proprio presente e la distruzione del proprio passato, per aver fatto un favore ad una potenza straniera.

Per questo invitiamo tutte e tutti, Cittadini Associazioni e Movimenti che hanno a cuore Vicenza e il suo patrimonio artistico ed ambientale, ad unirsi in questa fondamentale e imprescindibile richiesta di verità.

Presidio NoDalMolin

 

*Le indagini archeologiche nell'area dell'aeroporto U.S. Army in località Dal Molin (Vicenza)
Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto (15 gennaio 2010)

Nel mese di giugno 2009 sono state avviate nell'area Dal Molin le indagini archeologiche preventive, con la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e la fattiva collaborazione dell'Ufficio preposto per il Department of the Army United States Army Garrison Vicenza, su cui ricade l'onere economico dell'intervento.
I lavori archeologici sul campo, iniziati dopo una lettura preliminare delle sezioni ricavate dai carotaggi in precedenza effettuati, hanno esplorato finora, tramite una serie di trincee a maglia molto fitta, un'ampia parte dell'area interessata dalle opere in progetto.
Le indagini archeologiche preventive stanno portando all'acquisizione di nuovi dati che andranno ad integrare il quadro delle conoscenze archeologiche di un'area limitrofa all'antico centro urbano, interessata anche, come noto, dal percorso dell'antico acquedotto di epoca romana, di cui era già stato parzialmente individuato, nel corso di un sondaggio nel 1995, un pilastro, dislocato però in antico dalla sua originaria collocazione.
È attualmente in corso lo scavo archeologico in estensione nell'area del tracciato dell'antico acquedotto, lungo il margine sud-occidentale del cantiere. Tale scavo era programmato fin dall'inizio, con l'obiettivo di acquisire dati probanti circa il puntuale percorso dell'importante struttura in prossimità del fiume Bacchiglione. Verrà invece prossimamente condotto uno scavo di ampliamento in corrispondenza del rinvenimento, all'interno di alcune trincee esplorative, dei resti di una canaletta di epoca romana, presumibilmente da correlare a una qualche struttura insediativa, che parrebbe indiziata da una serie di evidenze (presenza di embrici, di frammenti di mattoni, ecc.), ma che resta tuttora da individuare.
Si sono già concluse le indagini in un'area con tracce di una frequentazione di epoca protostorica che, indiziata dal rinvenimento di alcuni frammenti ceramici, attualmente in corso di studio, non ha però restituito alcuna evidenza strutturale, mentre ancora da indagare resta un'ampia area in cui sono recentemente venuti in luce materiali ceramici e litici riferibili ad età neo-eneolitica.
Si tratta di un dato di grande interesse, in quanto finora non erano noti elementi di conoscenza riferibili a presenze di epoca così antica in questa zona, limitrofa al centro urbano di Vicenza.
Va infine segnalato il rinvenimento di piani pavimentali in cotto e di fondazioni murarie riferibili ad una costruzione colonica di epoca moderna (presumibilmente settecentesca), la cui esistenza risulta documentata nelle mappe d'archivio.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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