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Venerdi 15 Luglio 2011 alle 15:12Licenziato perché Cisl viene reintegrato
Sabato 13 Marzo 2010 alle 01:02Cisl Vicenza    Â
La Padovan Trasporti sas costretta a risarcire un ex dipendente, "reo" di essere iscritto alla Fit Cisl
La lunga battaglia riguarda Carlo Raddino, licenziato il 29 novembre 2006
Dopo una lunga battaglia legale, partita nel 2006, la Fit Cisl ottiene il riconoscimento della lesione dei diritti sindacali e il reintegro di un dipendente ingiustamente licenziato dalla Padovan Trasporti.
La vicenda riguarda Carlo Raddino, ex dipendente della ditta Padovan Trasporti sas di Maurizio e Robi Padovan, ed ex delegato Fit Cisl, licenziato il 29 novembre 2006 dall'azienda di Romano d'Ezzelino.
"Con il nostro aiuto - spiega Matteo Adami, segretario generale della Fit Cisl Vicenza - e l'assistenza dell'avvocato Alessio Veggiari del foro di Verona, Raddino è riuscito a dimostrare, nel corso del procedimento giudiziario conseguente allo scioglimento del contratto lavorativo, il carattere discriminatorio su cui si basava la motivazione del licenziamento, ovvero l'iscrizione del lavoratore alla Fit Cisl. In più Raddino ha ottenuto il riconoscimento delle rivendicazioni promosse nei confronti dell'azienda".
La sentenza pronunciata il 21 dicembre 2009 dal Giudice del Lavoro del tribunale di Bassano, la dott.ssa Monica Attanasio, prevede il reintegro del lavoratore ed il risarcimento dei danni subiti.
"Decisive sulla vicenda - continua Adami - si sono rivelate le testimonianze rese nel corso del processo da ex colleghi di lavoro di Raddino e da attuali dipendenti della Padovan Trasporti sas che, per tale coinvolgimento come testimoni, stanno ora vivendo situazioni di estrema tensione con i titolari della ditta".
La Fit Cisl al termine del processo ha cercato, invano, di trovare con la società un canale di comunicazione per poter ricostruire con la proprietà un confronto ed un dialogo sindacale per la tutela dei lavoratori.
"La società - conclude Adami - nonostante questo ulteriore tentativo persevera nel proprio comportamento, evitando il confronto e sottoponendo gli iscritti Fit Cisl a notevoli pressioni. Inoltre, da ciò che risulta, la ditta non ha ancora interamente adempiuto agli obblighi derivanti dalla sentenza, al punto che l'ex-dipendete Raddino si è trovato costretto a rivolgersi nuovamente all'autorità giudiziaria per ottenere quanto riconosciuto dal tribunale di Bassano al termine della lunga battaglia legale».
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