Quattro chiacchiere coi musulmani
Martedi 29 Dicembre 2009 alle 00:18Dentro il centro islamico di via Vecchia Ferriera per conoscere faccia a faccia i fedeli vicentini. Stufi di essere considerati invisibili
La sensazione, dopo aver chiacchierato con una manciata di fedeli del centro culturale islamico di Vicenza, è di essere stato in un luogo che si percepisce subito come separato, "sacro", e al tempo stesso come uno spazio di ritrovo per parlare fra amici, un po' come al bar. Mistico e comune insieme.
Il centro si chiama Ettawba e si trova, come si sa dalle polemiche sui permessi e sul recente festival poi saltato, in via Vecchia Ferriera nella zona ovest della città . Dentro la freddezza del capannone si stempera nelle scarpe lasciate in ordine prima della soglia che porta all'area dei riti, nei due distributori automatici di alimenti e bevande, nel negozietto di oggetti vari (opuscoli, libri, bandiere, vestiti). Tutto è ordinato, pulito, ben tenuto. Sulle bacheche avvisi scritti in arabo, ma anche un volantino che invita a iscriversi ad un corso di italiano che si tiene nella sede della ex circoscrizione 3. Il titolo è significativo: "Lavoratore straniero, pensa al tuo futuro". Su un muro la locandina di un convegno che si terrà a Rimini il 25-27 dicembre sui rapporti fra civiltà islamica e società europee. Ci accompagna ad assistere alla preghiera delle 16.45 il neo-convertito, italianissimo - anzi dei Castelli Romani - Abdullah Domenico Buffarini (di cui sul numero 176 di VicenzaPiù potete leggere un intervento).
Fazioli, cavallo azzoppato
Giovedi 23 Luglio 2009 alle 08:06Il piano dell'Emiliano di San Biagio è monco della sua parte decisiva: la patrimonializzazione. I dubbi giuridici e finanziari nascondono anche una matrice politica
Mastica amaro Roberto Fazioli, l'emiliano chiamato da Variati al timone di Aim. Il suo piano industriale da 120 milioni di euro fondato sul passaggio di proprietà di beni immobili e reti di distribuzione dal Comune a San Biagio, l'ormai famosa "patrimonializzazione", è rimasto monco proprio della patrimonializzazione. In altri termini, gli investimenti necessari al rilancio dell'azienda municipale per ora restano al palo. Questo perché, fino a quando non sarà effettuata tale operazione, fondamentale nel disegno di Fazioli che l'ha sperimentato nelle altre multiutility di cui è presidente (cosiddetto "modello Soelia", ad Argenta), ad Aim non conviene bussare alla porta delle banche per accendere mutui con cui finanziarsi.
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