Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 28 Dicembre 2018 alle 22:59
Duemilaseicentosessanta miliardi, euro più, euro meno. Se si prova a mettere insieme gli strumenti di debito acquistati dalla
Banca centrale europea (
Bce) e tuttora custoditi nei suoi forzieri si ottiene un valore non molto distante dal Pil generato in un anno da due dei principali Paesi che formano l'Eurozona del calibro di Italia e Spagna messi insieme. Un ammontare significativo e probabilmente anche molto vicino a quello definitivo del
quantitative easing targato Mario Draghi che virtualmente si conclude oggi, ma che in effetti è già terminato lo scorso 19 dicembre quando l'Eurotower ha deciso di fermare gli acquisti per non alterare gli equilibri di mercato in un periodo di scarsa liquidità come quello festivo di questi giorni.
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Categorie: Economia&Aziende
Venerdi 14 Dicembre 2018 alle 15:46
Chi si aspettava un regalo di Natale da parte dellaÂ
Bce, ovvero l’annuncio immediato di nuovi finanziamenti a tassi agevolati o negativi alle banche dell’Eurozona, è rimasto deluso. Rispondendo alle domande dei giornalisti al termine dellaÂ
riunione del consiglio direttivo, ieri il governatore
Mario Draghi è parso possibilista, ma ancora vago, a proposito del lancio di nuovi prestiti
Tltro in favore degli istituti di credito europei. «In consiglio la questione delle aste Tltro è stata sollevata da qualcuno, ma non se ne è parlato nella sostanza. È qualcosa su cui stiamo riflettendo, fanno parte della nostra scatola di strumenti».
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Categorie: Economia&Aziende
Lunedi 6 Novembre 2017 alle 19:40
Il Presidente della Banca Centrale Europea,
Mario Draghi, ha dato un giudizio positivo sulle prospettive economiche per l'Eurozona durante l'ultima conferenza stampa, visto che ha confermato la decisione di mantenere invariati i tassi di interesse e di estendere il quantitative easing fino a settembre 2018. Gli acquisti continueranno a includere titoli di Stato, titoli emessi da agenzie nazionali e sovranazionali, bond societari (creditizi) e Abs, ma verra' ridotto il ritmo di acquisto dai 60 miliardi di euro mensili attuali a 30 miliardi al mese.
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Categorie: Economia&Aziende
Mercoledi 27 Settembre 2017 alle 21:21
L'inizio della fine, quella del
Quantitative Easing. Questo il significato dell'avvio, il mese prossimo, dello snellimento del bilancio della
Federal Reserve. In un meeting scevro di particolari sorprese, e piuttosto noioso, infatti, quello che risalta e' l'importanza della piu' che prevista mossa della Banca centrale americana, pronta a mettere la parola fine al programma di acquisto titoli e a fare una bella inversione a U rispetto al recente passato post-crisi. La saccoccia della Fed dovrebbe scendere dagli attuali 4.500 miliardi di dollari fino ad un range tra 2.500 e 3.000 miliardi. Una notizia telegrafata che ha lasciato i mercati pressoche' impassibili.
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Giovedi 8 Giugno 2017 alle 13:32
La
Banca Centrale Europea sta proseguendo l'operazione di
Quantitative easing, la scadenza, che ha già subito proroghe, è al momento fissata per la fine dell'anno in corso, tuttavia ricorderete che
Mario Draghi aveva già precisato "
e oltre se necessario". In cosa consista questo benedetto/maledetto Quantitative easing ormai è noto anche al grande pubblico, sinteticamente si tratta dell'acquisto di obbligazioni ed in particolare di titoli dello Stato sul mercato secondario. E' un'operazione nota, ma non certo pubblicizzata, ritengo infatti che quasi nessuno italiano sappia quanta parte del nostro debito pubblico è oggi in mano alla Bce, ed allora togliamoci questa curiosità .
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Categorie: Politica, Economia&Aziende
Mercoledi 1 Marzo 2017 alle 18:47
Spread, un termine inglese che può assumere diversi significati, come ad esempio diffusione, propagazione, espansione. In campo finanziario, tuttavia, riteniamo che la traduzione più consona sia "differenziale". Un differenziale, infatti, come dice la parola stessa, è il risultato che si ottiene da una differenza. E lo spread, in campo finanziario, è proprio il risultato di una differenza fra i rendimenti di titoli della stessa natura, quindi confrontabili. Normalmente lo spread viene espresso in centesimi di punto percentuale, quindi, ad esempio, se il rendimento di due titoli con analoghe caratteristiche differisce di 2 punti percentuali si dirà che hanno uno spread pari a 200 punti, se la differenza è pari all'1,3% diremo che lo spread è pari a 130 punti, e così via.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Sabato 24 Settembre 2016 alle 17:11
Dopo «Banca Popolare di Vicenza: ci stanno raccontando la verità ? Giancarlo Marcotti "crossa" e il direttore di VicenzaPiù "rinvia"» Giancarlo Marcotti, oltre che esperto analista un "vivace polemista contro corrente", e il nostro direttore, Giovanni Coviello, si rendono protagonisti di un altro Cross & Rinvio sul caso Banca Popolare di Vicenza che, se i lettori lo gradiranno, commentandolo qui, sui profili FB di VicenzaPiù o di FinanzaInChiaro e tramite mail a [email protected], potrebbe diventare un vivace spazio di confronto in cui, come su tutto il network VicenzaPiù, mai impererà il "pensiero unico". Ancora una "crossa" Marcotti ma stavolta il direttore un po' "rinvia" e un po' di più applaude il gesto tecnico" di Marcotti, perchè gli schemi (dei ragionamenti) sono tanti e difficilmente unici.
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Categorie: Politica
Martedi 19 Gennaio 2016 alle 21:09
Così è sfumato il tesoretto. Le misure della Bce hanno garantito al Tesoro risparmi per 5 miliardi. Che le perdite sui derivati hanno però quasi vanificato. Lo rivelano i dati ufficiali Come se non ci fosse Mario Draghi. Come se la Banca centrale europea (Bce) non avesse mai lanciato il "quantitative easing", la massiccia manovra di sostegno all'economia dei Paesi dell'Eurozona. Come se i tassi d'interesse sul debito pubblico non fossero da tempo crollati in prossimità dello zero. È questo l'effetto paradossale che il Tesoro è costretto ad affrontare negli ultimi mesi a causa dei cosiddetti derivati sottoscritti negli anni passati con le banche internazionali, i cui contratti sono tenuti sotto stretto riserbo.
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Categorie: Politica
Mercoledi 16 Dicembre 2015 alle 21:50
Riassumiamo in breve le decisioni della Bce rese note dal suo governatore, Mario Draghi il 3 dicembre, per tentare una analisi del perché il mercato abbia reagito negativamente:
•Tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento: invariato allo 0,05%
•Tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale: invariato allo 0,30%
•Tasso sui depositi presso la Bce: portato al -0,30% (precedentemente -0,20%)
•Durata minima garantita protratta fino al marzo 2017 (precedentemente settembre 2016)
Draghi ha inoltre annunciato che gli acquisti verranno estesi anche ai titoli emessi da enti regionali e locali e verranno reinvestiti gli importi in scadenza ed i relativi profitti.
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Categorie: Politica, Banche
Domenica 8 Marzo 2015 alle 18:11
Jacopo Berti,
candidato alle Regionali per il M5S Veneto, sul Quantitative easing della BCE (vedi anche
VicenzaPiù n. 274 in edicola o in abbonamento online), che porterà in Italia fino a 150 miliardi di euro, afferma netto: «
Sono solo aiuti alle banche, noi invece aiutiamo i cittadini con il microcredito. La cifra della BCE servirebbe, invece, per contrastare il credit crunch, dato che negli ultimi tre anni le famiglie e le imprese italiane hanno subito una contrazione nell'erogazione degli impieghi pari a 110 miliardi di euro.
Bene, bravi, bis».
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