Archivio per tag: Nuova Venezia
Categorie: Scuola e formazione, Lavoro
Caso Ipea, parte II: prosegue l'inchiesta sulla formazione in Regione Veneto e sul presunto "Clan Romano" con Elena Donazzan assessore
Lunedi 9 Gennaio 2017 alle 08:55
Pubblicato il 4 gennaio alle 21.56. Aggiornato il 5 alle 9.29 e il 9 gennaio alle 8.55. La nostra inchiesta iniziata il 2 dicembre su Formazione in Regione Veneto, presunto "Clan Romano" e ruolo di Elena Donazzan nella "cupola della P.A."» e proseguita il 3 con ll caso Ipea, parte I... si arricchisce oggi di un nuovo capitolo sui fondi in gran parte europei, gestiti dalla Regione Veneto attraverso bandi di concorso rivolti ad enti esterni accreditati nella cui «selezione, nella redazione dei bandi e nel complesso sistema di gestione e controllo interno sarebbero stati distratti più di 100 milioni di euro all'anno, una cifra seconda per importanza solo a quella del bilancio della sanità regionale». L'amministrazione Ipea di Marco Spiandorello e Iles Braghetto, scrivevamo, dopo aver denunciato il presunto malaffare che i precedenti amministratori (Rosario Florio, "amministratore ‘di fatto'", come si legge nel dossier, nonché socio fondatore del cfp insieme alla vicepresidente Anna Maria Rossato) avrebbero attuato ai danni della collettività , si vide sospendere i finanziamenti regionali.
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Categorie: VicenzaPiù, Informazione, Dal settimanale
Mafia in Veneto, politica e industriali "distratti"
Domenica 24 Aprile 2011 alle 22:46Da VicenzaPiù e Ovest-Alto Vicentino n.212 in distribuzione.Â
Mafia in Veneto, politica e industriali "distratti"
Dopo la scoperta del racket dei Casalesi, amministratori e rappresentanti delle imprese si dicono preoccupati. Ma i segnali erano stati tanti. Ecco quali
Sono anni che giornalisti, associazioni ed esperti denunciano, cassandre inascoltate, l'espansione del virus mafioso in Veneto. Soltanto oggi che una maxi-operazione antimafia sull'asse Venezia-Padova-Vicenza ha scoperchiato l'infiltrazione dei Casalesi nelle piccole imprese locali, la politica e Confindustria mostrano preoccupazione. Eppure i segnali sono stati tanti.
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