Archivio per tag: martiri delle foibe

Categorie: Storia

Ciambetti "Gli Ostaggi del passato insultano i Martiri delle Foibe a Marghera"

Giovedi 10 Febbraio 2011 alle 23:56
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Roberto Ciambetti, Lega Nord  -  "Non si può rimanere ostaggi del passato: il Presidente Napolitano ha perfettamente ragione. Ma non si può nemmeno rimanere ostaggi di barbari mentecatti ostaggi a loro volta di una ideologia per cui ogni violenza compiuta da sinistra è giustificata" L'assessore regionale Roberto Ciambetti ha commentato così "l'insulto ai Martiri delle Foibe e al monumento che a Marghera ricorda una pagina drammatica della storia veneta e italiana (divelta la lapide dal monumento nella foto di Photojournalists, n.d.r.)". 

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Categorie: Politica

Una bandiera per ogni scuola del Veneto

Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 20:24

Elena Donazzan:     

 

La Bandiera ItalianaL'assessore regionale all'Istruzione Elena Donazzan chiederà a tutte le scuole del Veneto di esporre un'asta con la bandiera italiana. Lo ha annunciato stamani nel corso della cerimonia di consegna della bandiera da parte della sezione di Montegrappa dell'Associazione nazionale alpini (Ana) agli alunni della scuola primaria Giovanni Pascoli di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza.
La cerimonia, organizzata in occasione del novantesimo anniversario di fondazione della sezione Ana Montegrappa, è stata anche l'occasione per commemorare i martiri delle foibe: "Ricordiamo - ha detto l'assessore Donazzan nel corso della cerimonia - coloro che proprio perché italiani sono stati costretti a lasciare le terre di Istria e di Dalmazia e sono stati infoibati".
Elena Donazzan"Come la divisa - ha ricordato l'assessore all'Istruzione - è per un soldato la sua stessa vita, così la bandiera per il popolo italiano è qualcosa in cui si deve e si può riconoscere. Le scuole sono i luoghi dove ci educhiamo alla cittadinanza, dove costruiamo la nostra appartenenza, dove ci identifichiamo in una storia comune. Per questo credo che sia importante che altre scuole imitino l'esempio della terza direzione didattica di Bassano del Grappa dove ogni lunedì mattina verrà organizzato un alza bandiera, e ogni venerdì un ammaina bandiera".
Messaggi al dirigente del circolo didattico Aldino Tognon sono arrivati dal Presidente della Repubblica dal ministro dell'Istruzione e da quello della Difesa.

"Apprendo con piacere - scrive il ministro Ignazio La Russa - che questa iniziativa non resterà isolata, ma sarà ripetuta anche nelle altre scuole del vostro circolo didattico. Il nostro tricolore è più che una semplice insegna di Staro. È simbolo di un popolo che trova la sua identità nei principi di fratellanza, uguaglianza e giustizia. Testimone dei sentimenti che ci uniscono fin dai giorni del nostro glorioso Risorgimento, è un indiscusso vessillo di libertà. Non è un caso che i padri costituenti indicarono all'art. 12 il Tricolore italiano. Valori che è giusto e fondamentale trasmettere ai bambini, a questi piccoli uomini e donne che rappresentano il futuro della nostra amata Patria".
Alla cerimonia hanno partecipato le autorità civili, militari e religiose di Bassano del Grappa, tra le quali il sindaco Stefano Cimaldi e il presidente della sezione Ana Montegrappa, Carlo Bordignon.

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Categorie: Politica

Vicenza celebra il Giorno del Ricordo

Mercoledi 10 Febbraio 2010 alle 18:38

Comune di VIcenza

Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale

 

Achille Variati al Giorno del RicordoQuesta mattina il Comune di Vicenza ha celebrato il "Giorno del Ricordo", in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale. Il sindaco Achille Variati e il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi hanno partecipato a una cerimonia commemorativa in via Martiri delle foibe dove è stata deposta una corona d'alloro a cui è seguito un momento di raccoglimento con la lettura della preghiera dell'esule.
Alle 11 la commemorazione è proseguita con il vicesindaco Alessandra Moretti nella sala degli stucchi di palazzo Trissino dove si è tenuto un incontro sul tema "Esodo e foibe" condotto dallo storico-scrittore Arrigo Petacco e dal giornalista Gianluca Versace.
Il "Giorno del Ricordo" è stato istituito dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.

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Categorie: Politica

Il giorno del ricordo per i martiri delle foibe

Venerdi 5 Febbraio 2010 alle 13:28

Comune di Vicenza

Il 10 febbraio Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale

Il 10 febbraio il Comune di Vicenza celebra il "Giorno del Ricordo", in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale. Il sindaco Achille Variati e il presidente dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi presenzieranno alla cerimonia che avrà inizio alle 10 in via Martiri delle foibe dove verrà deposta una corona d'alloro cui seguirà un momento di raccoglimento con la lettura della preghiera dell'esule.
Alle 11 la commemorazione proseguirà con il vicesindaco Alessandra Moretti nella sala degli stucchi a palazzo Trissino dove si terrà un incontro-dibattito sul tema "Esodo e foibe" condotto dallo storico-scrittore Arrigo Petacco e dal giornalista Gianluca Versace.
Il "Giorno del Ricordo" è stato istituito dalla legge 92 del 30 marzo 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra e della complessa vicenda del confine orientale.
L'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia è la prima associazione a carattere nazionale, sorta nel 1947, con lo scopo di raccordare e organizzare le decine di migliaia di profughi - italiani autoctoni - provenienti dai territori della Venezia Giulia e della Dalmazia che il Trattato di pace del 10 febbraio 1947 aveva ceduto alla ex Jugoslavia o assegnato alla Zona B del mai costituito Territorio Libero di Trieste.

La sua sede è sempre rimasta a Roma, per la necessità di un rapporto costante con il Parlamento, il governo e le amministrazioni centrali dello Stato.

Riorganizzata con l'atto costitutivo del 7 giugno 1956, l'associazione ha conservato nei decenni la sua estensione a tutto il territorio nazionale, essendo nati i diversi Comitati dalle comunità di Esuli ospitati prima nei campi-profughi e poi nei «Villaggi» giuliano-dalmati costruiti in diverse città italiane in esecuzione di un programma speciale di edilizia popolare.

In quanto Associazione di carattere privato, si assumeva il compito di mantenere uniti su base volontaria gli esuli dai territori perduti attraverso le attività assistenziali e culturali dei Comitati locali, la celebrazione delle festività civili e religiose, la partecipazione e l'organizzazione di convegni di studio, conferenze in stretta collaborazione con le amministrazioni dello Stato, gli enti locali, le università e le scuole, le associazioni combattentistiche e d'arma e le istituzioni culturali. Le iniziative dell'associazione hanno portato un contributo determinante nel campo dei provvedimenti legislativi adottati dal Parlamento italiano per risolvere i problemi dell'esodo giuliano-dalmata, dalle leggi per l'edilizia popolare a quelle per l'indennizzo dei beni perduti nei territori ceduti (con il cui corrispettivo l'Italia ha pagato i danni dovuti alla ex Jugoslavia in forza del Trattato di pace). Per oltre 50 anni ha operato in questo senso l'Ufficio Assistenza diretto da Padre Flaminio Rocchi OFM. La natura apolitica e apartitica dell'Associazione è stata il presupposto essenziale della considerazione in cui è stata tenuta.

http://www.anvgd.it

 

Note biografiche

Arrigo Petacco, risiede a Portovenere (La Spezia). Storico, giornalista, autore di programmi televisivi e sceneggiature per alcuni film di soggetto storico, è stato inviato speciale della Nazione e della rivista "Storia illustrata". Nella sua attività giornalistica ha intervistato alcuni tra i più importanti protagonisti della seconda guerra mondiale. Tra le sue pubblicazioni più note "La morte cammina con la sposa" (1958), "Il comunista in camicia nera: Nicola Bombacci tra Lenin e Mussolini" (1966), "L'anarchico che venne dall'America" (1969), "Joe Petrosino" (1972), "Dal Gran Consiglio al Gran Sasso: una storia da rifare" (1973), "Il Prefetto di Ferro" (1976), "L'esodo: la tragedia negata degli italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia" (1999), "La scelta: l'invenzione della Repubblica Italiana" (2008).

Gianluca Versace, giornalista professionista, nasce a Monfalcone, Gorizia, sul confine orientale, ma le sue radici sono in Calabria. Inizia a fare il cronista negli anni '80. Fa molta radio, un mezzo di comunicazione che gli rimane nel cuore. Poi, passa alla tv. Anzi, ne fonda una, nella città dei cantieri. Nel frattempo si laurea in giurisprudenza con una tesi su demanio marittimo e tutela ambientale. Vince un concorso ed entra nel gruppo Monti-Riffeser. Gira l'Italia e scrive per il Carlino, la Nazione e Il Piccolo. Poi, altra tv: dirige Grande Italia, Rete Nord e Tele Lupa. Entra a Serenissima, nucleo originario di Canale Italia. Sono sue alcune trasmissioni cult degli ultimi anni: per esempio, le botte in diretta tra Adel Smith e Carlo Pelanda, nel gennaio 2003, sono una pagina di televisione trash che ha fatto conoscere l'emittente di Lucio Garbo in tutto il mondo. Vive solo di parole. Facendo domande al prossimo, cercando di andare meno lontano possibile dal rispetto dell'altro, conducendo trasmissioni televisive, moderando dibattiti, organizzando conferenze in ogni dove, scrivendo per giornali e periodici. Convinto che è molto fortunato chi può trasformare la propria passione in professione.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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