Archivio per tag: Maastricht 
	
	
			
							
					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del  governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco  importa che per l’ex premier, Matteo Renzi,  Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi  in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire  tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte  straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle  privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps,  potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento  complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.			
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			Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del  governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco  importa che per l’ex premier, Matteo Renzi,  Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi  in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire  tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte  straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle  privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps,  potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento  complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.			
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		Mps, se il salvataggio del Tesoro non riuscisse: fino a 20 miliardi di debito pubblico in più
Venerdi 23 Dicembre 2016 alle 11:12 Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del  governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco  importa che per l’ex premier, Matteo Renzi,  Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi  in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire  tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte  straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle  privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps,  potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento  complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.			
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			Fino a 20 miliardi di debito pubblico in più. E’ il regalo del  governo che gli italiani troveranno sotto l’albero di Natale: e poco  importa che per l’ex premier, Matteo Renzi,  Mps fosse una banca risanata. Adesso il rischio è che i venti miliardi  in più possano tradursi in minor spesa pubblica (se dovessero venire  tagliate le emissioni di titoli di Stato) o in maggiori imposte  straordinarie (a meno che il Tesoro non riesca a dare un’accelerata alle  privatizzazioni che fino ad oggi hanno faticato). L’operazione Salva Risparmio, con cui il governo cercherà di mettere in sicurezza il sistema bancario italiano a cominciare da Mps,  potrebbe anche essere un successo, ma in caso di fallimento  complicherebbe non poco la situazione dei conti pubblici tricolori.			
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					Categorie: Politica				
			
			
			
							
				 Nel secondo giorno del Festival Fornaci Rosse, Marco Furfaro di Sinistra Italiana e Brando Benifei parlamentare europeo del Partito Democratico si sono ritrovati a discutere della BREXIT e soprattutto del futuro dell'Unione Europea, a moderare il dibattito il giornalista Tommaso Quaggio di TVA Vicenza. Benifei, rispondendo alla domanda su quali saranno gli effetti della BREXIT, ma soprattutto sugli effetti che questa avrà sull'Europa di domani, ha detto che certamente il risultato del referendum in Gran Bretagna non è positivo, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire  alcuni aspetti circa tempi e modalità del processo di separazione.			
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			Nel secondo giorno del Festival Fornaci Rosse, Marco Furfaro di Sinistra Italiana e Brando Benifei parlamentare europeo del Partito Democratico si sono ritrovati a discutere della BREXIT e soprattutto del futuro dell'Unione Europea, a moderare il dibattito il giornalista Tommaso Quaggio di TVA Vicenza. Benifei, rispondendo alla domanda su quali saranno gli effetti della BREXIT, ma soprattutto sugli effetti che questa avrà sull'Europa di domani, ha detto che certamente il risultato del referendum in Gran Bretagna non è positivo, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire  alcuni aspetti circa tempi e modalità del processo di separazione.			
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		Quale Europa dopo la Brexit? Alle Fornaci Rosse ne parlano Marco Furfaro e Brando Benifei
Sabato 27 Agosto 2016 alle 23:38 Nel secondo giorno del Festival Fornaci Rosse, Marco Furfaro di Sinistra Italiana e Brando Benifei parlamentare europeo del Partito Democratico si sono ritrovati a discutere della BREXIT e soprattutto del futuro dell'Unione Europea, a moderare il dibattito il giornalista Tommaso Quaggio di TVA Vicenza. Benifei, rispondendo alla domanda su quali saranno gli effetti della BREXIT, ma soprattutto sugli effetti che questa avrà sull'Europa di domani, ha detto che certamente il risultato del referendum in Gran Bretagna non è positivo, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire  alcuni aspetti circa tempi e modalità del processo di separazione.			
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			Nel secondo giorno del Festival Fornaci Rosse, Marco Furfaro di Sinistra Italiana e Brando Benifei parlamentare europeo del Partito Democratico si sono ritrovati a discutere della BREXIT e soprattutto del futuro dell'Unione Europea, a moderare il dibattito il giornalista Tommaso Quaggio di TVA Vicenza. Benifei, rispondendo alla domanda su quali saranno gli effetti della BREXIT, ma soprattutto sugli effetti che questa avrà sull'Europa di domani, ha detto che certamente il risultato del referendum in Gran Bretagna non è positivo, ma allo stesso tempo ha voluto chiarire  alcuni aspetti circa tempi e modalità del processo di separazione.			
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					Categorie: Storia				
			
			
			
							
				 On. Sergio Berlato,  Pdl Ppe  -  "Il 7 febbraio del 1992 veniva firmato il trattato di Maastricht. Si trattò di un passaggio cruciale grazie al quale siamo passati dalla Comunità europea, caratterizzata dal mercato comune, all'Unione europea, contraddistinta dalla spinta federalista e da nuove politiche comuni." A dichiararlo è  l'On. Sergio Berlato, Vice Capo Vicario della delegazione italiana del Partito Popolare europeo.			
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			On. Sergio Berlato,  Pdl Ppe  -  "Il 7 febbraio del 1992 veniva firmato il trattato di Maastricht. Si trattò di un passaggio cruciale grazie al quale siamo passati dalla Comunità europea, caratterizzata dal mercato comune, all'Unione europea, contraddistinta dalla spinta federalista e da nuove politiche comuni." A dichiararlo è  l'On. Sergio Berlato, Vice Capo Vicario della delegazione italiana del Partito Popolare europeo.			
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A vent'anni dal trattato di Maastricht i giovani europei al centro del processo d'integrazione
Martedi 7 Febbraio 2012 alle 14:42 On. Sergio Berlato,  Pdl Ppe  -  "Il 7 febbraio del 1992 veniva firmato il trattato di Maastricht. Si trattò di un passaggio cruciale grazie al quale siamo passati dalla Comunità europea, caratterizzata dal mercato comune, all'Unione europea, contraddistinta dalla spinta federalista e da nuove politiche comuni." A dichiararlo è  l'On. Sergio Berlato, Vice Capo Vicario della delegazione italiana del Partito Popolare europeo.			
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			On. Sergio Berlato,  Pdl Ppe  -  "Il 7 febbraio del 1992 veniva firmato il trattato di Maastricht. Si trattò di un passaggio cruciale grazie al quale siamo passati dalla Comunità europea, caratterizzata dal mercato comune, all'Unione europea, contraddistinta dalla spinta federalista e da nuove politiche comuni." A dichiararlo è  l'On. Sergio Berlato, Vice Capo Vicario della delegazione italiana del Partito Popolare europeo.			
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