Archivio per tag: dopo di noi
Categorie: Politica, Fatti
Dopo elezioni, Alessandra Moretti (PD): "abbiamo sbagliato, ora faremo un'opposizione senza sconti ma responsabile e non pregiudiziale"
Martedi 13 Marzo 2018 alle 15:59
"Ricominciare dall'opposizione in Parlamento da un lato e dall'altro riannodando le fila del dialogo al nostro interno per analizzare le ragioni di questa sconfitta e ripartire con le giuste motivazioni." Così Alessandra Moretti, Consigliera regionale del Partito Democratico che ha anche inviato una lettera ai rappresentanti dei circoli per stimolare un rilancio della partecipazione, all'indomani della Direzione nazionale. "Quanto deciso ieri 12 marzo a Roma è la soluzione più logica e giusta. Non c'è alcuna ‘ripicca' nel dire no a un governo con il Movimento 5 Stelle o con il centrodestra, bensì il rispetto del voto degli elettori.
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Categorie: Fatti
Dopo di noi, regione Veneto alle Ulss: "fate così i progetti di autonomia per disabili gravi privi del sostegno familiare"
Martedi 20 Febbraio 2018 alle 11:25
Con dettagliate ‘indicazioni operative' alle 9 aziende sanitarie del territorio la Regione Veneto ha messo in moto la ‘macchina organizzativa' per i progetti di autonomia delle persone con disabilità grave, privi di riferimenti familiari. Si tratta dell'attuazione del cosiddetto ‘Dopo di noi', il programma regionale finanziato dalla legge nazionale 112/2016 che ha destinato al Veneto poco più di 10 milioni di euro per il biennio 2017-18 per avviare percorsi e soluzioni innovative per i disabili gravi in età adulta, quando la rete di genitori e congiunti viene meno.
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Categorie: Fatti
La Stampa, Andrea Malaguti: Il fallimento del “dopo di noi” famiglie sempre più sole e 40 mila disabili fantasma
Martedi 16 Maggio 2017 alle 10:04
La legge che doveva cambiare tutto, apparentemente non ha cambiato niente. Eppure nel maggio del 2016, quando la prima normativa organica sul dopo di noi fu licenziata dalla Camera, al governo era tutto un darsi di gomito: avete visto? Pensiamo ai più deboli. Bello. O piuttosto balle. Perché i più deboli non se ne sono accorti. «Siamo gli unici genitori del mondo a sperare che i figli non ci sopravvivono», dice Lucia Viggiano, mamma napoletana di una meravigliosa disabile grave, Francesca. E una dei circa trecentomila genitori italiani che spendono l'esistenza di fianco a figli che si limitano ad abitare corpi destinati a diventare un orpello. Adulti con la testa ricca e incompleta di bambini.
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