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Dopo di noi, regione Veneto alle Ulss: "fate così i progetti di autonomia per disabili gravi privi del sostegno familiare"

Di Comunicati Stampa Martedi 20 Febbraio 2018 alle 11:25 | 0 commenti

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Con dettagliate ‘indicazioni operative' alle 9 aziende sanitarie del territorio la Regione Veneto ha messo in moto la ‘macchina organizzativa' per i progetti di autonomia delle persone con disabilità grave, privi di riferimenti familiari. Si tratta dell'attuazione del cosiddetto ‘Dopo di noi', il programma regionale finanziato dalla legge nazionale 112/2016 che ha destinato al Veneto poco più di 10 milioni di euro per il biennio 2017-18 per avviare percorsi e soluzioni innovative per i disabili gravi in età adulta, quando la rete di genitori e congiunti viene meno.

La finalità del programma è sperimentare esperienze residenziali temporanee in appartamenti che riproducono le condizioni di una famiglia, e avviare percorsi giornalieri di autonomia, nonchè forme di sostegno per soluzioni domiciliari alternative ai grandi  istituti e alle Rsa, coinvolgendo il terzo settore, le famiglie e i servizi sociali.

"Le indicazioni che abbiamo dato alle Ulss - spiega l'assessore al sociale - privilegiano progetti di ‘rete' tra soggetti pubblici e privati (associazioni, cooperative, fondazioni), che dovranno coinvolgere anche le famiglie, quando possono mettere a disposizione di progetti personalizzati anche risorse proprie, come un alloggio o un assistente familiare o un aiuto finanziario. Le reti dovranno sempre avere un soggetto capofila, che si faccia garante del progetto, anche dal punto di vista finanziario. L'obiettivo è favorire soluzioni alloggiative di tipo familiare e percorsi di progressiva emancipazione e autonomia dei disabili, compatibili con le loro abilità e competenze. Anche il meccanismo di finanziamento dei progetti è stato pensato con livelli di sostegno decrescenti, proprio per incentivare l'attivazione delle persone e delle risorse del territorio. Spetta ora alle Ulss avviare nel concreto la co-progettazione, coinvolgendo gli enti locali, le associazioni, le famiglie e i servizi territoriali, con un orizzonte temporale di medio-lungo periodo".

Sono oltre 3 mila i disabili gravi attualmente ospitati nelle strutture residenziali del Veneto. La rete delle 252 strutture (tra grandi istituti, case alloggio, Rsa, centri diurni e strutture protette) offre 3554 posti, di cui 3200 accreditati (ai quali è garantito il contributo regionale).

La legge sul ‘Dopo di noi', entrata in vigore il 25 giugno 2016 per tutelare i diritti dei disabili gravi rimasti privi del sostegno familiare,  disegna, per la prima volta in Italia, un piano di supporti per i disabili gravi, privi di aiuti familiari. A beneficiarne saranno, in via prioritaria quanti sono ospitati in strutture protette e sono rimasti senza rete parentale, nonché i disabili privi di mezzi economici che rimangono orfani o i cui genitori non sono più in grado di accudirli.

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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