Giornalisti: Dino Boffo, dedico l'Ambrogino d'oro a chi subisce soprusi
Mercoledi 8 Dicembre 2010 alle 22:43Fasipress: Feltri, un appello inopportuno e forse non richiesto
Domenica 14 Novembre 2010 alle 23:13Fasipress - La vicenda che ha visto protagonisti l'ex direttore de Il Giornale Vittorio Feltri (a sx nella foto) contrapposto all'ex direttore dell'Avvenire, Dino Boffo (a dx nella foto) è diventata un "caso". E, come purtroppo avviene in queste occasioni, un "caso politico" con sostenitori della destra e quelli della sinistra contrapposti, schizzi di giustizialisti, attacchi all'Ordine, un appello alla clemenza firmato da un'ottantina di deputati.
Continua a leggereCaso Boffo: Feltri sospeso 6 mesi dall'Odg
Venerdi 26 Marzo 2010 alle 23:51Redazione di VicenzaPiù      Â
Il Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia per il caso Boffo ha inflitto sei mesi di sospensione a Vittorio Feltri, direttore de Il Giornale della famiglia Berlusconi.
La sanzione disciplinare è stata decisa giovedì a maggioranza e dopo otto ore di discussione.
Quanto scritto su Boffo, direttore, poi dimessosi, de L'Avvenire, il giornale della Cei, si è, poi, rivelato una montatura in cui Feltri sarebbe ‘cascato'.
Il provvedimento disciplinare per Feltri è scattato oltre che per il caso Boffo anche per i 270 articoli scritti da Renato Farina, nonostante fosse radiato dall'Ordine, sui quotidiani Il Giornale e Libero durante la sua direzione, mentre il direttore de Il Giornale è stato assolto per il ‘caso Fini', la pubblicazione, cioè, di un articolo sul presidente della Camera il 14 settembre 2009 e per il quale l'Ordine ha riconosciuto a Feltri l'esercizio del diritto di cronaca e di critica.
Il Consiglio dei giornalisti della Lombardia intende la sospensione di 2 mesi relativa al procedimento Farina assorbita dalla maggiore sanzione di 6 mesi per il caso Boffo.
Tutte le motivazioni delle sentenze saranno depositate nei prossimi giorni.
"Se ero un prete pedofilo o un conduttore martire di sinistra me la sarei cavata diversamente", ha commentato Feltri.
Per maggiori informazioni : Adnkronos
Continua a leggere
Feltri, Boffo e lo sputtanamento mediatico
Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 23:22Redazione di VicenzaPiù   Â
Riportiamo due pezzi pubblicati su IlSole24Ore.com.
Uno del 3 settembre, sulle accuse fatte, nelle prime pagine del suo quotidiano, da Vittorio Feltri, direttore de Il Giornale, a Dino Boffo, direttore de L'Avvenire, che per quelle accuse si è dignitosamente dimesso. L'altro del 4 dicembre, in cui Feltri ammette di aver sbagliato, semplicemente (marginalmente?) nella risposta a una lettrice e senza, per questo infamante errore, dimettersi.
Sono 2 pezzi che sottoponiamo al giudizio dei lettori, volutamente a distanza temporale dal caso, perché fotografano un certo modo di fare (uso del) giornalismo per infangare qualcuno col massimo risalto e con le peggiori accuse, salvo, poi, in qualche riga nascosta, ammettere, quando va bene, che le accuse erano infondate.
La domanda che nasce, sollecitata dal caso nazionale, se non internazionale, visto il coinvolgimento del Vaticano, è se anche a Vicenza qualche esponente della sua stampa (giornalista, mah? Parola troppo nobile in questo caso! N.d.r.) faccia o abbia fatto tramite la carta stampata opere di killeraggio personale e preventivo prima di ogni sentenza , convinto (da solo o da chi il killeraggio l'avesse ispirato) che lo ‘sputtanamento mediatico' sia giornalismo o compito del giornalismo (www.vicenzapiu.com/?a=comunicati&o=1962).
Ecco i pezzi, a voi le riflessioni.
Il Sole 24 ore.com
4 dicembre 2009
Caso Boffo, Feltri ci ripensa: «Giornalista prestigioso e apprezzato». La Cei: scuse tardive
«Il caso è chiuso» afferma il direttore de 'Il Giornale', Vittorio Feltri, in merito alla vicenda che vedeva coinvolto Dino Boffo, ex direttore dell«Avvenire, rispondendo a una lettera di una lettrice. «Personalmente - scrive Feltri - non mi sarei occupato di Dino Boffo, giornalista prestigioso e apprezzato, se non mi fosse stata consegnata da un informatore attendibile, direi insospettabile, la fotocopia del casellario giudiziario che recava la condanna del direttore a una contravvenzione per molestie telefoniche».
«La ricostruzione dei fatti descritti nella nota - prosegue Feltri - oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali.