Archivio per tag: decreto Salvarisparmio
Categorie: Banche
Decreto "salva-risparmio", Pier Paolo Baretta: per ex Popolari venete una garanzia in più
Venerdi 17 Febbraio 2017 alle 08:28
Lo Stato nelle banche venete? Meglio in minoranza. In un aumento di capitale che avrà un primo importante test nell’emissione dei bond garantiti dallo Stato per la liquidità . Il decreto Salvarisparmio è legge. Fondamentale anche per Bpvi e Veneto Banca, che dovranno affrontare un aumento di capitale che si vuole proiettato verso i 5 miliardi, in cui l’ingresso dello Stato appare scontato. Lo sa bene il sottosegratario all’Economia, Pier Paolo Baretta, che ne è tra i padri: «Siamo partiti da Mps, ma la soluzione è di grande interesse anche per altre banche, venete comprese».
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Decreto "salva-risparmio", oggi l'ultimo passaggio per stanziare 20 mld
Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 08:55
Dopo il via libera ottenuto ieri alla Camera dalla questione di fiducia (340 sì e 126 no), arriva oggi all’ultimo passaggio la legge di conversione del decreto «salva-risparmio» che stanzia fino a 20 miliardi di debito aggiuntivo per le «ricapitalizzazioni precauzionali» e le garanzie sulle operazioni di liquidità e fissa le regole su burden sharing ed eventuali indennizzi ai piccoli investitori titolari di obbligazioni subordinate. «Ora – ha spiegato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in mattinata alla presentazione del Rapporto Ocse sull’Italia – le banche hanno tutti gli strumenti per accelerare sullo smaltimento delle sofferenze eccessive nei loro bilanci».
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Categorie: Banche
BPVi, 1 socio su 4 ha accettato la proposta di ristoro
Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 08:28
Ex popolari, sull’ingresso dello Stato nel capitale Padoan rimanda la palla nel campo delle banche. E mentre in parlamento prende corpo la commissione d’inchiesta sulle banche, con le venete tra le vicende sotto i riflettori, il mercato sconta un massiccio intervento pubblico nella ricapitalizzazione a sostegno della fusione tra le due venete. Al punto che i bond subordinati da trasformare in azioni prima dell’ingresso dello Stato crollano ai minimi storici. Pur se decisiva nella partita resta l’esito della proposta di rimborso ai soci sulle azioni.
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