Roi, la Fondazione demolita e... violata. Per Gianni Zonin era una "emanazione", una garçonnière d'affari della BPVi dove Cauduro lo informa su baciate e fondi lussemburghesi
Giovedi 3 Agosto 2017 alle 23:23
Nell'interrogatorio del 22 marzo 2017 la Guardia di Finanza, davanti ai pm dell'indagine sul crac della ora fu Banca Popolare di Vicenza, Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi, alla presenza del Col. Vincenzo Sciaraffa, Comandante Provinciale, e del Ten. Col. Fabio Dametto, Comandante del Nucleo di P.T., Gianni Zonin, in qualità di ex presidente della BPVi, viene sentito anche "in merito agli acquisti di azioni BPVi da parte della Fondazione Roi". Sulla vicenda complessiva della Roi questo mezzo, anche col libro dossier "Roi. La Fondazione demolita", sta fornendo da tempo molti altri elementi che meriterebbero attenzione non solo mediatica.
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Flop BPVi, interrogatorio di Gianni Zonin: fiumi di parole ma dichiarazioni top secret. A parte sua denuncia e smentite di Sorato
Sabato 25 Marzo 2017 alle 13:54
Un interrogatorio in due fasi durato complessivamente più dieci ore ieri per l'ex presidente della Banca Popolare di Vicenza, Gianni Zonin. Fiumi di parole, non è dato sapere cosa abbia detto in sua discolpa visto che all'uscita dalla caserma della Guardia di Finanza di Vicenza, luogo dove si è svolto l'interrogatorio, Zonin in entrambi i "briefing" legali non ha proferito parola se non "Nessuna dichiarazione". D'altronde aveva già parlato tanto davanti ai pm Luigi Salvadori e Gianni Pipeschi. Zonin, accusato di aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza, ha lasciato ancora una volta i risparmiatori truffati senza una risposta se non quella, comunque gravissima del "non sapevo nulla, altri hanno fatto..." e ha cercato di scrollarsi di dosso ogni accusa dal momento che pensa ancora (me ne è convinto?) e vuol far credere (ma gli crederanno, se non i pm, i soci traditi?) di aver fatto tanto (di bene o di male?) per chi ha creduto in lui.
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Samuele Sorato contesta addebiti di Gianni Zonin: in BPVi non si muoveva foglia senza che lui volesse. Cappelleri riassuma le accuse reciproche e rinvii a giudizio entrambi, ora!
Giovedi 8 Dicembre 2016 alle 13:11
"All'alba dell'8 dicembre, una vecchia coppia bancaria-italiana preanuncia la rottura da noi sempre sperata. Preghiamo tutte le autorità competenti di rimanere con le orecchie aperte. Noi lo faremo augurandovi un lungo e litigato divorzio!": così l'Associazione Noi che credevamo nella BPVi commenta oggi il "battibecco" legale tra Samuele Sorato e Gianni Zonin, che scarica tutto sul "suo" fido dg e il suo vice Emanuele Giustini come se in 36 anni di gestione della Banca Popolare di Vicenza dal cda per 16 anni o dalla presidenza per altri 20 il grande imprenditore del vino non avesse imparato neanche a gestire i suoi sottoposti che tutto facevano a sua "scaiolana" insaputa. Abbiamo già riferito delle lagnanze e dell'abitudine senile di Zonin a scatenare cause costosissime, anche contro chi come noi è un "poareto" come lui visto che noi di soldi non ne abbiamo per DNA e lui li ha tutti "donati" ai cari figli...
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Per le europee a nord ovest Toti "fa fuori" Scaiola, a nord est Lia Sartori "scalza" Berlato
Giovedi 17 Aprile 2014 alle 21:11
La lista dei candidati di Forza Italia alle europee di maggio è stata ufficializzata oggi giovedì 17 aprile 2014 da Silvio Berlusconi nella sede romana del partito e, dopo il "trambusto" scoppiato ieri per l’esclusione eccellente dell’eurodeputato vicentino uscente Sergio Berlato, che ha denunciato da tempo proprio il sistema degli appalti in Veneto che farebbe capo al duo Galan - Sartori e che è quindi passato a FdI AN, è arrivata la conferma, invece, della candidatura dell’altra vicentina Amalia Sartori, della Lia, nel collegio Nordest che vedrà come capolista una donna veneta, Elisabetta Gardini.
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Faide di mezza estate
Giovedi 12 Agosto 2010 alle 19:37
Il primo reato commesso dall'uomo è per tradizione biblica il furto, per l'esattezza quello della mela che Adamo rubò su istigazione della prima donna, Eva.
Un "peccato veniale" che, purtroppo, tuttora si ripete con estrema frequenza, con la differenza che le attuali prime donne, non si accontentano più di un pomo, ma ambiscono ai cospicui e concreti frutti di qualche paradiso fiscale, non escluso eventuali donazioni immobiliari tra Montecarlo e Cortina.
Faide di mezza estate
Giovedi 12 Agosto 2010 alle 19:33
Il primo reato commesso dall'uomo è per tradizione biblica il furto, per l'esattezza quello della mela che Adamo rubò su istigazione della prima donna, Eva.
Un "peccato veniale" che, purtroppo, tuttora si ripete con estrema frequenza, con la differenza che le attuali prime donne, non si accontentano più di un pomo, ma ambiscono ai cospicui e concreti frutti di qualche paradiso fiscale, non escluso eventuali donazioni immobiliari tra Montecarlo e Cortina.
