A che punto è la vertenza Askoll di Castell'Alfero, il gruppo capitanato da Elio Marioni con sede nella provincia di Vicenza? I lavoratori dell'Askoll, guidati da Beppe Morabito della Fiom Cgil, nelle settimane scorse sono andati a Torino per protestare di fronte al Gam, dove era in programma un convegno del Pd a cui partecipava anche il ministro del lavoro Giuliano Poletti. Dal prossimo settembre, infatti, dopo il rinvio grazie anche alle battagliesostenute da VicenzaPiù, la ditta castellalferese dovrebbe chiudere definitivamente e lasciare i lavoratori a casa.
Continua a leggere
«La Askoll non ha relazioni sindacali a Vicenza per un atteggiamento padronale per cui, non avendo notizie su piani e progetti della proprietà , è lecito che i lavoratori vicentini del gruppo, ad oggi praticamente non sindacalizzati, comincino a preoccuparsi anche per la propria sorte dopo la chiusura dello stabilimento di Moncalieri e quella annunciata di Castell'Alfero ...»
È dall'alba di giovedì 13 febbraio, e noi di VicenzaPiù ne stiamo puntualmente riferendo dal 15 febbraio con un'eco tanto maggiore quanto più avvilente è il silenzio generale locale, che i lavoratori allora in via di licenziamento della Askoll P&C di Castell'Alfero hanno iniziato a presidiare i cancelli dell'azienda prima di scendere in sciopero e subire poi anche la serrata aziendale dopo il licenziamento in blocco di tutti i residui 223 dipendenti della ex Ceset.
Continua a leggere
Tiziano Toniolo, Fim Cisl, e Silvano Uppo, Uilm, ci anticipano mentre sono in treno verso Asti l'intransigenza della Askoll al tavolo odierno (21 marzo) convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Pur se diversamente sollecitata dal Mise, pur se da oggi i contratti di solidarietà nel settore del "bianco" costano ancora meno e pur in presenza di consistenti contributi economici del territorio e di possibili sacrifici da parte dei 223 lavoratori licenziati dal prossimo 7 giugno dalla Askoll P&C di Castell'Alfero, la proprietà dell'azienda che fa capo al gruppo Askoll del vicentino Elio Marioni dopo la "serrata" ha confermato la chiusura dello stabilimento per portare la produzione in Slovacchia.
Continua a leggere
Mentre Tiziano Toniolo della Rsu come Fim Cisl fa fatica a parlare perchè è reduce anche da un'assemblea all'esterno dei cancelli con i 223 licenziati della Askoll di Castell'Alfero, che, come se non bastasse la chiusura decisa per il 7 giugno per delocalizzare in Slovacchia la produzione, stanno subendo la serrata decisa dal gruppo vicentino di Elio Marioni, è Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti, a confermarci che dopo l'incontro con il Prefetto di Asti, «domani alle 10 è in programma la convocazione al Mise».
Continua a leggere
I duri sono tali perchè sanno mostrare i muscoli e, dopo quelli parolai di Maurizio Mastelli, il tagliatore di risorse umane di Creazzo, il vertice del gruppo che da Povolaro è guidato da Elio Maioni, così preso dal suo milionario progetto di centro equestre a Caldogno da non poter parlare di altro, ha deciso di mostrare quelli reali con la "serrata" della fabbrica di Castell'Alfero comunicata ieri sera alle Rsu a firma Alessandro Beaupain, amminsitratore delegato della società astigiana che tra l'altro avrebbe (e il condionale è d'uso ...) partecipazioni nella Askoll Tre di Povolaro in un intreccio che farebbe nascere qualche domanda.
Uno dei presenti all'incontro in Assindustria Vicenza tra la delegazione aziendale della Askoll e i sindacati Fim Cisl, Uilm Uil e Fiom Cgil, che rappesentano i 223 licenziati del sito di Castell'Alfero del gruppo che fa capo al vicentino Elio Marioni, ci ha riferito, senza tema di smentite vista la quantità dei partecipanti e «per puro dovere di cronaca», che «ieri (17 marzo) il dott. Mastelli nel suo show personale ne ha avute per tutti, compreso lei, definendola "quel pirla di Vicenzapiù" mentre parlava della m****a che tiriamo addosso attraverso il blog Askollinlotta e il web a Marioni e ad Askoll».
Continua a leggere
Nell'ennesimo incontro, quello di oggi 17 marzo in Assindustria Asti tra sindacati e Askoll di Castell'Alfero con la capogruppo vicentina a tirare le fila della sua sorte, per Silvano Uppo, segretario provinciale della Uilm di Asti, seduto al tavolo della trattativa, di cui ci ha inviato una foto che la ritrae significativamente vuota, c'è stato un «niente di fatto! Tre ore di forte contrasto tra la delegazione della Askoll con le Rsu e Fim, Fiom e Uilm di Asti. Unica novità è stata la presenza del dr. Mastelli consulente aziendale, che ha ribadito che "la chiusura, la chiusura, la chiusura" è l'unica soluzione possibile. Resta fissato l'incontro al MISE per venerdì 21»
Continua a leggere
Oggi, lunedì 17 marzo, dalle 14.30 è in corso tra la Askoll e i sindacati locali un ulteriore incontro dopo quello del 12 ad Asti e l'altro del 10 a Roma al Ministero per lo Sviluppo Economico, che ha aggiornato il tavolo a venerdì 21 invitando l'azienda vicentina a rivedere le sue posizioni per lo stabilimento di Castell'Alfero.