Istituto Artusi merita Dirigente Scolastico titolare
Lunedi 8 Novembre 2010 alle 09:56Morena Martini precisa sull'Artusi ai Sindaci
Mercoledi 3 Febbraio 2010 alle 13:42Provincia di Vicenza   Â
L'Assessore Provinciale all'istruzione Morena Martini intende precisare quanto segue in merito alle dichiarazioni dei Sindaci della Valle dell'Agno sull'attivazione dell'indirizzo di studio alberghiero all'Istituto Da Schio di Vicenza apparse oggi sulla stampa locale
Leggo oggi sui giornali la gioia dei Sindaci della Valle dell'Agno che dalla Regione hanno avuto rassicurazioni in merito al fatto che un nuovo indirizzo alberghiero sarà attivato a partire dal prossimo anno scolastico a Vicenza ma non sarà una filiale dell'Artusi di Recoaro. Premetto che quando, ormai qualche tempo fa, ho proposto di ampliare nel vicentino l'offerta didattica quanto all'indirizzo alberghiero, l'ho fatto in risposta ad una esigenza del territorio e dei suoi studenti. Da un lato, infatti, c'è richiesta da parte dei ragazzi di formazione specifica in ambito turistico ed alberghiero, dall'altra c'è un territorio dove proprio il settore turistico e quello alberghiero possono rappresentare una concreta opportunità occupazionale. Mai, però, ho voluto che una scelta in ambito scolastico potesse penalizzare un territorio e la sua comunità . Per questo ho consigliato che il nuovo indirizzo alberghiero fosse attivato in una sede staccata dell'Istituto di Recoaro, in modo che spettasse all'Artusi la gestione unitaria, con la facoltà non solo di verificare la bontà dell'insegnamento, ma anche, e soprattutto, di organizzare le iscrizioni. Un esempio per tutti: un ragazzo che abita a Schio preferirà di certo iscriversi a Vicenza, meglio servita dal servizio di trasporto pubblico, piuttosto che a Recoaro. E nessuno glielo potrà impedire, perché rientra nella libertà di scelta del ragazzo e nell'autonomia scolastica degli istituti. Cosa che non avrebbe potuto accadere se la gestione delle iscrizioni fosse stata a carico di un unico istituto, diviso in due sedi ma con la possibilità di indirizzare i ragazzi nell'una o nell'altra.
L'obiettivo del mio assessorato, l'ho già detto e lo ribadisco, è garantire agli studenti di Vicenza un'ampia offerta formativa. Ma salvaguardando un territorio per il quale un istituto superiore rappresenta un'opportunità oltre che un'eccellenza, come è l'Artusi per Recoaro. Per questo ho sempre sostenuto, e continuo a farlo, l'idea della sede staccata. Altrimenti davvero l'Artusi rischia di perdere un bacino di utenti importante per la sua economia e per il suo sviluppo.
Nel momento in cui il Ministero alla Pubblica Istruzione sta chiudendo tutti i convitti pubblici, trovo veramente strano, anacronistico, che si possa pensare ad una soluzione del genere, che sarebbe comunque auspicabile e che sarebbe dovuta partire già molti anni fa.
La Provincia ha svolto il suo ruolo di regia e di mediazione guardando alla salvaguardia della scuola Artusi e della risposta alla città di Vicenza in termini di offerta formativa alberghiera. Con l'apertura della libera concorrenza delle iscrizioni, questi stessi Sindaci che fino all'anno scorso non volevano nessun altro simile percorso di studi in città dovranno giustificare ai loro cittadini le eventuali diminuzioni di iscrizioni all'Artusi stesso.
Riguardo i percorsi termali, il Ministero della Pubblica Istruzione non prevede, per il momento, alcuna specificità del genere riguardo all'offerta formativa.
Ciambetti e Meggiolaro su Istituto Artusi
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 22:01
«Non mollare il marchio Artusi di Recoaro»
«Abbiamo apprezzato la sensibilità dell'assessore all'istruzione Elena Donazzan, che, accogliendo le istanze del territorio, ha rinviato di una settimana l'approvazione della delibera che darà avvio alla costituzione del quarto istituto alberghiero della provincia di Vicenza, per confrontarsi con i sindaci della vallata dell'Agno scesi appositamente a Venezia».
Questo il commento di Roberto Ciambetti e Claudio Meggiolaro, consiglieri regionali della Lega Nord, a seguito dell'incontro in Regione con gli amministratori della valle sul futuro dell'istituto professionale per i servizi alberghieri "Pellegrino Artusi" di Recoaro Terme.
«E' un dato oggettivo che a Vicenza ci sono studenti costretti ad andare fuori provincia se vogliono frequentare l'Alberghiero - hanno detto i consiglieri leghisti - . Se da un lato è giusto potenziare Recoaro, dall'altro comprendiamo la scelta della Provincia di aprire ad altre strutture in città . E' importante l'impegno preso dall'assessore Donazzan e dai consiglieri di presentare un emendamento alla finanziaria per destinare risorse significative per la convittualità degli studenti di Recoaro».
«E' importante infine - hanno concluso Meggiolaro e Ciambetti - che l'istituto alberghiero di Recoaro trovi un raccordo con il termalismo, anche per quanto riguarda le figure professionali da formare. Inoltre l'istituto deve estendersi ad attività formazione continua superiore in ambito alberghiero».
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Per l'Artusi i Sindaci della Valle a Venezia
Martedi 2 Febbraio 2010 alle 21:39
Istituto "Artusi" di Recoaro: le richieste dei Sindaci della valle ricevuti a Venezia dalle autorità regionali
Questa mattina i Sindaci della Valle dell'Agno si sono recati a Venezia per portare direttamente nelle sedi della Regione l'impegno delle Amministrazioni di valle per la salvaguardia del prestigioso istituto alberghiero "Artusi" di Recoaro da ogni ipotesi di penalizzazione.
I Sindaci hanno incontrato il presidente del Consiglio Regionale Marino Finozzi, i capigruppo in Consiglio e l'assessore Donazzan.
Ancora una volta i Sindaci hanno ribadito la netta opposizione delle Amministrazioni e di tutte le realtà socio-economiche della valle dell'Agno all'apertura di una sede staccata dell'istituto "Artusi" a Vicenza, così come proposto dalla Provincia di Vicenza e dall'assessore provinciale all'istruzione Morena Martini. È stata inoltre ribadita la contrarietà ad altre soluzioni ventilate in questi giorni, come l'apertura di un corso alberghiero in altri istituti di Vicenza.
I Sindaci hanno inoltre ribadito con forza e decisione le proposte che da tempo la valle porta avanti per la soluzione dei problemi dell'"Artusi", che evidenziano così una posizione costruttiva e non solo oppositiva.
• L'apertura di un convitto per studenti provenienti dalle zone più lontane da Recoaro, che potrebbe essere collocato presso l'albergo "Dolomiti" di Recoaro, di proprietà della Regione Veneto.
• La presenza di un dirigente scolastico non più a scavalco, che possa quindi fronteggiare con la necessaria stabilità e autorevolezza tutte le problematiche di una scuola particolare e di vera eccellenza come l'istituto "Artusi".
• Il potenziamento dei servizi di trasporto pubblico per gli studenti.
• Il potenziamento delle attività formative con percorsi di ulteriore specializzazione, anche legati al termalismo, in un'ottica integrata con l'altra risorsa del territorio recoarese costituita dalle Terme.
I Sindaci hanno inoltre ribadito come il mantenimento e anzi il potenziamento dell'"Artusi" sia un punto fondamentale per lo sviluppo socio-economico dell'intera vallata, come riconosciuto e ribadito da tutte le sue componenti amministrative e socio-economiche.
L'"Artusi" inoltre rappresenta una risorsa ancora più fondamentale dato il momento attuale, che vede una crisi economica persistente.
Oltretutto, ciò si inserisce in una situazione di generale penalizzazione dei territori della montagna, per la quale servono invece investimenti e progetti di valorizzazione che sappiano metterne in luce le numerose potenzialità .
In questo contesto, l'"Artusi" rappresenta una vera eccellenza e una specificità non solo di Recoaro Terme, ma dell'intera provincia vicentina, che merita l'attenzione di tutte le istituzioni preposte, affinché sia perno di una politica di sviluppo e non di soluzioni incomprensibilmente penalizzanti.
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Turismo, sviluppo, occupazione, Artusi ...
Giovedi 28 Gennaio 2010 alle 00:11
Donazzan e Martini: il settore turistico-alberghiero è occasione di sviluppo economico ed occupazionale
Si è tenuta a Palazzo Balbi a Venezia, alla presenza degli assessori regionale e provinciale Elena Donazzan e Morena Martini, con il supporto della struttura regionale dell'istruzione, una riunione per affrontare la nuova offerta formativa della provincia di Vicenza alla luce della nuova riforma e per affrontare alcune questioni legate alla peculiarità del territorio vicentino.
"La deliberazione che proporrò martedì prossimo alla Giunta Regionale- rende noto l'assessore Donazzan - terrà conto delle valutazioni della Provincia di Vicenza sull'esigenza di creare un'offerta formativa turistico-alberghiera, offerta che manca ad un bacino di utenza importante, che oggi è costretto ad andare fuori provincia, in particolare verso Treviso e Padova".
"Abbiamo riflettuto - fanno rilevare congiuntamente gli assessori regionale e provinciale- sulle preoccupazioni emerse dal territorio, in particolare sulla sensazione emersa di utilizzare il nome, certamente prestigioso dell'Istituto "Artusi" di Recoaro, per attirare utenza nella sede staccata di Vicenza".
"L'apertura della sede succursale in città dell'Artusi di Recoaro - specifica l'assessore Martini - è vista e vissuta dai rappresentanti politici della valle non come un'opportunità di crescita, ma come un impoverimento e un vero e proprio "scippo" culturale, nonostante le molte rassicurazioni date".
A questo proposito è maturata la proposta di concedere all'Istituto "Da Schio" di Vicenza città l'indirizzo turistico-alberghiero, in alternativa all'apertura di una sede staccata dell'"Artusi".
Le due rappresentanti istituzionali, che condividono oltre alla delega all'istruzione e formazione anche quella delle politiche del lavoro, rilevano inoltre come, "in un momento di cambiamento occupazionale, è necessario investire in offerte formative legate al mondo del lavoro ed in particolare a quello sviluppo del territorio che rappresenterà nei prossimi anni un sicuro sbocco professionale".
"In questo senso - concludono Donazzan e Martini - investire nel comparto turistico della recettività e dell'accoglienza è un dovere della buona politica che guarda in prospettiva per dare opportunità di vita ai nostri giovani e di sviluppo al nostro territorio".
La Provincia di Vicenza e tutto il Veneto dovranno investire in questo settore che rappresenterà nei prossimi anni un traino per il territorio e per tutti gli altri comparti, così come emerge dalle linee di programmazione nella quale la Regione sta investendo.
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Artusi: polo di eccellenza nella ristorazione
Giovedi 24 Dicembre 2009 alle 11:39
La proposta di Ciambetti per rilanciare l'Istituto alberghiero di Recoaro
«Dalla crisi dell'economia di montagna si può uscire cercando nuovi ruoli»
«Altro che ridimensionare: l'Artusi di Recoaro va rilanciato e incrementato nei servizi, corsi e percorsi formativi di qualità ». Il presidente del gruppo consiliare regionale della Lega Nord, Roberto Ciambetti, ha scritto al sindaco di Recoaro mettendosi a disposizione dell'amministrazione comunale della cittadina termale per seguire in Regione le problematiche relative allo storico Istituto alberghiero, e chiedendo un incontro con l'amministrazione per vagliare una sua ipotesi di lavoro: fare dell'Artusi un polo formativo avanzato, con specializzazioni e corsi post-diploma, aperti anche a operatori del settore enogastronomico che intendono approfondire le loro conoscenze o riqualificare il loro curriculum grazie a percorsi formativi parauniversitari o tenuti da grandi maestri dell'enogastronomia veneta e internazionale.
«Il turismo è la prima industria regionale - ha spiegato Ciambetti incontrando un gruppo di operatori turistici veneti - dunque è nostro compito difendere e tutelare l'impresa turistica anche formando operatori di altissima qualità . Il turismo enogastronomico è una nicchia importante in espansione ma manca una scuola di altissima specializzazione, sia per operatori di nicchia, sia per chi agisce . Ebbene - ha proseguito Ciambetti - la mia proposta è fare di Recoaro, e dell'Artusi, il polo di eccellenza della formazione nella ristorazione, agendo di concerto con la Facoltà di Scienza dell'Alimentazione, con il settore enologico privato nonché con il mondo agricolo e, ovviamente, con gli chef, dai nostri ottimi veneti ai maestri internazionali: pubblico e privato assieme per una ricerca innovativa. Fare di Recoaro, dunque, il punto di incontro e confronto tra scuole e grandi maestri, ascoltando però le esigenze dei produttori e del territorio. In questa maniera, l'Artusi, pur rimanendo Istituto Alberghiero, può aprirsi nuovi spazi, può offrire nuove opportunità dimostrando che dalla crisi dell'economia di montagna si può uscire cercando nuovi ruoli, come abbiamo posto bene in luce nel nostro programma per le prossime elezioni regionali, dove un intero capitolo è dedicato alla vita in montagna».
«Recoaro - ha concluso Ciambetti - può sviluppare un segmento della green economy, l'economia del futuro, proprio partendo dall'ambiente, dalla natura, dalle sue acque, ma anche da una grande scuola enogastronomica che manca in Italia e che formi e riqualifichi i grandi chef del domani».
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