Giglioli sul caso 'Aim Bonifiche'
Lunedi 6 Dicembre 2010 alle 17:39Dopo l'intervista odierna al dr. Giglioli sul caso che lo vede 'collegato' ad Aim (in particolare Aim Bonifiche, foto GdV), pubblichiamo la memoria presentata il 22 ottobre dal suo legale e i relativi allegati. A seguire renderemo disponibili altri documenti (sempre su espressa autorizzazione del dr. Giglioli).
Ill.mo Sig. Procuratore,
Produco, unitamente alla presente, alcuni documenti che, a mio avviso, risultano di primo rilievo per la valutazione della posizione processuale del mio assistito.
In particolare, come risulta dall‘allegata documentazione, il Geom. Bruno Carta ha ritenuto di rettificare alcuni passaggi della propria precedente memoria.
Replica del dr. Gianni Giglioli sul Caso Aim
Giovedi 4 Marzo 2010 alle 21:30Riguardo al caso giudiziario nato intorno all'acquisto da parte di Aim della piattaforma di Marghera,che faceva capo al geometra Valle, di cui in passato ha più volte parlato anche VicenzaPiù, oggi i media locali (tra cui Il Giornale di Vicenza, clicca qui e il Corriere del Veneto, clicca qui) hanno riferito che, chiuse le indagini preliminari avviate nella primavera 2007 sulla gestione della municipalizzata dai pm Salvarani e Falcone, "potrebbero essere processati - scrive il Giornale di Vicenza - per concorso in truffa aggravata e infedeltà patrimoniale Giuseppe Rossi, ex presidente dell'Aim, il geometra Carlo Valle e il consulente di Aim, Gianni Giglioli".
A tale riguardo riceviamo da Gianni Giglioli e pubblichiamo.
Con riguardo alla notizia diffusa da TVA e da Il Giornale di Vicenza, ritengo doveroso inviarVi copia integrale della mia replica riportata solo parzialmente dai quotidiani (in fondo** riportiamo articolo sulle posizioni di Giglioli riportate da Il Giornale di Vicenza a firma I.T., n.d.r.).
Cordiali saluti.
Dott. Gianni Giglioli
"L'avviso di garanzia ha come prologo la presunzione di un "previo accordo" tra Rossi, Valle, Giglioli al fine di realizzare un medesimo disegno criminoso.
Il vantaggio economico per Giglioli sarebbe derivato da compensi corrisposti da Carlo Valle, attraverso sue società sotto mentite spoglie di un contratto di associazione in partecipazione all'aver un intervento immobiliare in comune di Laveno.
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