Sinti e Rom, appello a dignità e rispetto delle culture
Sabato 17 Aprile 2010 alle 23:10Sinti e Rom insieme - Con riferimento all'articolo pubblicato sul Giornale di Vicenza di oggi 17/04, noi sinti prendiamo atto con piacere che nel bilancio del Comune di Vicenza sono stati stanziati 600 mila Euro, in tre anni, per alcuni minicampi, dopo che sono state cassate le microaree dal PAT. Ciò nonostante, noi attendiamo gli esiti, in quanto la ristrutturazione finanziata dal Ministero dell'Interno del ghetto di viale Cricoli ci ha sempre lasciato perplessi e con l'amaro in bocca.
Continua a leggereUna casa a famiglia Rom con patto legalità
Mercoledi 30 Dicembre 2009 alle 15:40
Un appartamento per l'inverno ad una famiglia rom con sette minori. Giuliari: "Il capofamiglia ha sottoscritto un patto di legalità e socialità a garanzia di questa soluzione di emergenza"
Una casa per l'inverno ai rom la cui roulotte lo scorso inverno era andata in fiamme. La soluzione è stata trovata dall'assessorato alla famiglia e alla pace che questa mattina ne ha illustrato i dettagli. "Era necessario - spiega l'assessore Giovanni Giuliari - risolvere l'emergenza di questa famiglia rom che ha 7 figli minori tra i 2 e i 13 anni e con questo freddo viveva in condizioni estremamente precarie in una vecchia e fatiscente roulotte nel campo di viale Cricoli. La soluzione che abbiamo trovato si fonda sulla responsabilizzazione dei nomadi che ci hanno chiesto aiuto e sul dialogo preventivo con le famiglie vicine di casa".
La famiglia rom da un paio di giorni è traslocata in un appartamento che il Comune utilizza per le emergenze abitative, in zona Vicenza est. Prima del trasferimento il capofamiglia, che aveva personalmente chiesto un aiuto ai servizi sociali, ha sottoscritto un "patto di legalità e socialità " proposto per la prima volta dal Comune di Vicenza a dei nomadi.
Il papà dei sette bambini, che si mantiene con l'attività di raccolta del ferro vecchio e vive a Vicenza dal 1995, si impegna attraverso il patto a mantenere in buono stato l'appartamento, fare la raccolta differenziata, non creare disturbo, non far entrare nessuno in casa eccetto la propria famiglia, accompagnare regolarmente i figli a scuola, sistemare la piazzola lasciata libera in viale Cricoli che è stata chiusa e non sarà occupata da nessun altro nomade, contribuire alle spese dell'appartamento con una somma di 2 euro al giorno. A suo carico saranno le spese per eventuali danni; in caso di mancato rispetto degli impegni pattuiti, il Comune potrà decidere l'allontanamento dalla casa.
"Ho personalmente e preventivamente illustrato i contenuti del patto - spiega Giuliari - e le condizioni di vita di questi 7 bambini a tutti i vicini della casa dove li abbiamo sistemati. Ad una prima comprensibile perplessità sono subentrate la fiducia nell'amministrazione e la disponibilità a credere nella buona volontà di questa famiglia. A tutti i vicini abbiamo comunque dato la possibilità di telefonare immediatamente ad un referente dell'assessorato in caso di problemi. Ringrazio, a questo proposito, il parroco di Settecà che, raccogliendo l'invito del vescovo, è stato al nostro fianco in questa operazione".
I rom saranno ospitati nell'appartamento comunale fino al 28 febbraio; durante questo periodo il Comune verificherà periodicamente che l'appartamento sia tenuto nel modo concordato e che non ci siano problemi con i vicini.
"In questi primi due giorni - conclude Variati - la famiglia rom ha arredato le pareti della casa con teli colorati secondo la tradizione rom. Questa mattina, all'arrivo dell'assistente, la mamma stava pulendo i pavimenti e cinque bambini si erano appena fatti la doccia. E' un buon inizio che ci fa ben sperare".
L'assessore precisa che non sono in programma altri inserimenti di questo tipo e che dell'iniziativa è stata dettagliatamente informata la questura.
Si attendono intanto notizie rispetto alla richiesta di un finanziamento statale di 400 mila euro per sistemare in modo radicale i due campi cittadini di viale Cricoli e viale Diaz sotto il profilo igienico sanitario e dell'incolumità di chi li abita.
Giuliari replica alla Lega
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 13:10Comune di Vicenza
Nomadi, l'assessore Giuliari replica alla Lega: "Con voi dieci anni di vergognoso abbandono e ora il pericolo di tradire i veri valori del popolo veneto"
L'assessore Giovanni Giuliari commenta duramente le dichiarazioni della Lega contro la messa in sicurezza dei campi di viale Diaz e viale Cricoli e il percorso di responsabilizzazione dei nomadi avviato dall'amministrazione Variati: "Quanto sta facendo la Lega - dice l'assessore alla famiglia e alla pace - mi preoccupa molto perché mina i veri valori del popolo veneto: accoglienza, solidarietà , aiuto per i poveri, da sempre espressi nell'associazionismo e nel volontariato diffuso del nostro territorio. La situazione che abbiamo trovato dopo dieci anni di amministrazione di centro destra, durante i quali i temi propri del sociale sono stati affidati soprattutto ad assessori della Lega, è vergognosa: campi al limite della vivibilità , fatiscenti, degradati e nessun progetto serio e concreto che prevedesse il rispetto della legalità e il sostegno per quelle famiglie che chiedono di uscire da questa situazione di emarginazione. Al contrario, quegli stessi politici che oggi ci accusano, da amministratori del Comune di Vicenza hanno consentito il non rispetto del regolamento dei campi e non hanno mai fatto alcun provvedimento di espulsione di chi dicono viva nell'illegalità . Per colpa loro e non di altri oggi ci troviamo ad avere queste aree che sono un'offesa ai valori della solidarietà e dell'accoglienza che la città vuole esprimere".
"Apprezzo invece la posizione dell'Udc - prosegue Giuliari - che avuto il coraggio di dimostrarsi realista e di riconoscere l'importanza del rispetto delle persone che vivono nei campi ed in particolare dei tanti minori che stanno affrontando una stagione invernale molto rigida in una situazione di degrado ambientale e igienico sanitario.
"La Lega - conclude l'assessore - vuole eliminare i campi senza proporre alternative. Non è così che si fa amministrazione. Dobbiamo avere il coraggio di affrontare anche i temi più delicati per risolvere insieme alla città i nuovi problemi dell'integrazione sociale".
Campi nomadi, 400 mila euro da Roma?
Mercoledi 16 Dicembre 2009 alle 17:44Comune di Vicenza  Â
Campi nomadi, Variati: "400 mila euro da Roma per voltare pagina"
Un nuovo contratto sociale tra Comune e nomadi: nasce con questo scopo il progetto di sistemazione globale dei campi di viale Cricoli e viale Diaz nel segno della sicurezza e per avviare un percorso concreto di integrazione.
Il Governo Berlusconi, per superare l'emergenza nomadi, mette a disposizione del Veneto 5 milioni di euro. L'amministrazione Variati, con un progetto dettagliato messo a punto in collaborazione con Amcps srl, ne chiede 400 mila per sistemare in modo radicale i due campi cittadini sotto il profilo igienico sanitario e dell'incolumità di chi li abita.
"Con questa operazione - dichiara il sindaco Achille Variati - dopo anni in cui questa parte di città è stata lasciata nell'abbandono e nel degrado, intendiamo stipulare un contratto sociale con famiglie nomadi che vivono Vicenza ormai da 30 anni, avviando un percorso concreto verso l'integrazione di questa realtà ".
"Se otterremo il finanziamento richiesto - prosegue Variati - senza spendere soldi comunali sposteremo provvisoriamente i nomadi a rotazione per dotare i campi di scarichi fognari, di colonnine a norma per l'erogazione dell'energia e dell'acqua, di piazzole e servizi igienici. A mano a mano che ogni famiglia sinti e rom rientrerà nei campi, avrà allacciamenti e servizi propri, per i quali dovrà pagare come ogni famiglia vicentina. Oltre al rispetto delle nuove strutture, i nomadi dovranno dimostrare di farsi carico dei doveri di cittadinanza, tra i quali il pagamento di un affitto, delle bollette, dei costi scolastici per i figli, e dimostrare di vivere nella legalità . A vigilare sul rispetto di queste regole, ci saranno assistenti sociali e agenti della polizia locale".
"E' questo - precisa il sindaco - uno step indispensabile per avvicinarsi all'attivazione delle microaree previste nel PAT che potranno essere avviate solo con la dimostrazione del rispetto degli impegni civici da parte dei nomadi".
"Il progetto di sistemazione dei due campi - aggiunge l'assessore alla famiglia e alla pace Giovanni Giuliari - non è quindi solo un'opera di edilizia, ma un vero intervento di accompagnamento sociale . Noi ci siamo per chi sceglie la legalità . Realizzeremo piazzole da assegnare alle singole famiglie, servizi igienici solo per chi li usa e deve quindi tenerli puliti, nuove recinzioni per garantire sicurezza, illuminazione, fognature, ma attiveremo anche percorsi personalizzati, con particolare attenzione all'inserimento nel mondo del lavoro dei giovani".
Attualmente il Comune si fa carico di circa 28 mila euro di spese relative ai consumi dei due campi occupati da meno di 200 persone, di cui il 40% bambini. Gli adulti si occupano soprattutto di raccolta del ferro e del rame o sono giostrai. Ma è tra i giovani che sta emergendo forte la voglia di una vita normale, come nel caso di due ragazzi di viale Diaz, calciatori semiprofessionisti. Il contratto sociale proposto dal Comune punta soprattutto sulle aspettative e sulla voglia di cambiare stile di vita di queste nuove generazioni.
Nessuna apertura, invece, su via Nicolosi: "E' un insediamento abusivo - precisa il sindaco - che deve chiudere, così come non consentiremo altri accampamenti in giro per la città , da tempo vietati da una mia specifica ordinanza".
Le mamme del campo di viale Cricoli scrivono a Variati
Martedi 15 Dicembre 2009 alle 17:45Lettera aperta da parte di un gruppo di mamme sinte
Gentilissimo Sindaco,
abbiamo letto con interesse il Suo comunicato di domenica 13 dicembre. Lei si chiede come sarà il futuro a Vicenza per un bambino che nasce oggi, come sarà la città in cui crescerà , studierà , lavorerà , costruirà la propria famiglia. Ce lo chiediamo anche noi mamme sinte. Ora che avete cancellato le aree a noi destinate, e non avete voluto sentire la nostra voce, quando abbiamo riproposto l'emendamento per il reinserimento delle microaree nel Vostro PAT, sì Vostro, perché non potrà essere nostro, come non lo è la città che Voi sognate e avete disegnato, giacché ci avete escluso. Eppure Vicenza è la nostra città , dove siamo nati, dove siamo andati a scuola, dove lavoriamo e dove abbiamo creato la nostra famiglia. Certamente per Voi, noi siamo solo un problema, i nostri bambini, asserite, che li mandiamo a scuola sporchi, quando - e ne sono a testimonianza le maestre - ogni giorno, noi li accompagniamo a scuola lindi, pettinati e ordinati.
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