Bossi: Veneto alla Lega. Casini: a De Poli
Domenica 29 Novembre 2009 alle 10:38
Mentre il senatùr continua a dare per certa la promessa del premier Berlusconi sulla candidatura per il Pdl di un uomo della Lega al governo della Regione Veneto, l'Udc proporrà , se non si candiderà Giancarlo Galan a governatore del Veneto, Antonio De Poli come presidente della Regione.
E' quanto ha detto ieri il leader Udc, Pier Ferdinando Casini: "E' ora che siano 'sciolti i nodi', è necessario che tutti i partiti si assumano in Veneto la propria responsabilità . Noi facciamo il primo passo"
Continua a leggereBossi: Veneto e Piemonte si, Giustizia col Pd
Sabato 7 Novembre 2009 alle 21:12
"Alla Lega va il Veneto e il Piemonte". Lo ha dichiarato il ministro delle Riforme e leader della Lega Nord Umberto Bossi parlando delle trattative nel centrodestra per le candidature alle prossime regionali.
Bossi ha poi aggiunto: "In Lombardia resta Formigoni ma con un vice presidente della Lega".
Sul nuovo segretario del Pd Bersani, il Senatur è stato secco: "Parte male - ha detto -, al di sopra del Po chi e' contro la Lega e' morto".
Ma sulla riforma della giustizia ha annunciato: "Tratteremo con l'opposizione"
Su una possibile alleanza tra il centrodestra e l'Udc, dopo i colloqui tra il Premier e Casini, Bossi ha commentato: "Lo decide Berlusconi".
Quanto al no di Strasburgo al Crocifisso nelle scuole è categorico: ''Non applicheremo la sentenza anche se va male il ricorso''.
Continua a leggereGinato commenta l'accordo PDL-Lega
Venerdi 16 Ottobre 2009 alle 17:51Partito Democratico Vicenza
"Sembra proprio che alla fine, dopo duri proclami e rivendicazioni di autonomia, il Presidente Galan svenderà il Veneto per una poltrona da ministro. Il suo silenzio di fronte alle notizie che arrivano da Roma pone finalmente fine ad un teatrino che è durato anche troppo e conferma che il baratto è avvenuto". Il segretario provinciale del PD Federico Ginato commenta così la notizia che arriva da Roma di un accordo tra Berlusconi e Bossi per candidare un leghista alla guida della Regione.
Ginato stigmatizza l'incoerenza del Governatore che "cestinate le lunghe liste di sostenitori, dimenticato il rifiuto fermo e più volte ripetuto a qualsiasi incarico compensativo, il governatore del Popolo della Libertà , con perfetta incoerenza, si appresta a lasciare la guida della Regione alla Lega. A decidere sono stati Berlusconi e Bossi mentre lui ha ottenuto quello che voleva: uno strapuntino dorato sul quale finire la propria carriera politica". Purtroppo, è una scelta che mostra, ancora una volta, quanto poco contino il Veneto e la sua gente nelle decisioni della maggioranza. Non saranno, infatti, gli iscritti veneti del PDL o della Lega a scegliere il loro candidato, ma un accordo ai vertici che nulla ha a che vedere con la trasparenza di una scelta democratica. Questa è l'autonomia che hanno in mente la destra e la lega, ma non dovevamo essere "padroni a casa nostra"?
Il Partito Democratico percorrerà una strada diversa: chiederà a chi vive e lavora in Veneto, a chi conosce e ama questa terra, di scegliere la persona che ritiene più qualificata per uscire dalla pesante crisi economica che attraversa il paese e guidare lo sviluppo di questa nostra regione troppo a lungo mal governata. Conclude Ginato: "Siamo convinti che identificare un candidato per la guida del Veneto sia una scelta che richiede un po' più di tempo rispetto a quello dedicato ad una cena a due."