Archivio per tag: Stefano Elli
	
	
			
							
					Categorie: Economia&Aziende				
			
			
			
							
				 Fa discutere la decisione dei pm vicentini Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori che nei giorni scorsi hanno chiesto al Tribunale berico di dichiarare l'insolvenza della Banca Popolare di Vicenza, in liquidazione coatta amministrativa dal 25 giugno 2017. Un'iniziativa forte, che ha spiazzato molti osservatori, a cominciare dai legali che su più fronti stanno seguendo la vicenda. Si dava unanimemente per scontato, infatti, che gli inquirenti avessero abbandonato definitivamente l'ipotesi di perseguire Gianni Zonin e soci per reati fallimentari.			
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			Fa discutere la decisione dei pm vicentini Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori che nei giorni scorsi hanno chiesto al Tribunale berico di dichiarare l'insolvenza della Banca Popolare di Vicenza, in liquidazione coatta amministrativa dal 25 giugno 2017. Un'iniziativa forte, che ha spiazzato molti osservatori, a cominciare dai legali che su più fronti stanno seguendo la vicenda. Si dava unanimemente per scontato, infatti, che gli inquirenti avessero abbandonato definitivamente l'ipotesi di perseguire Gianni Zonin e soci per reati fallimentari.			
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		BPVi, Il Sole 24 Ore: i Pm e l'insolvenza tardiva. Si appesantirebbero i reati per Gianni Zonin & c. e i tempi di prescrizione si allungherebbero
Sabato 24 Marzo 2018 alle 21:48 Fa discutere la decisione dei pm vicentini Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori che nei giorni scorsi hanno chiesto al Tribunale berico di dichiarare l'insolvenza della Banca Popolare di Vicenza, in liquidazione coatta amministrativa dal 25 giugno 2017. Un'iniziativa forte, che ha spiazzato molti osservatori, a cominciare dai legali che su più fronti stanno seguendo la vicenda. Si dava unanimemente per scontato, infatti, che gli inquirenti avessero abbandonato definitivamente l'ipotesi di perseguire Gianni Zonin e soci per reati fallimentari.			
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			Fa discutere la decisione dei pm vicentini Gianni Pipeschi e Luigi Salvadori che nei giorni scorsi hanno chiesto al Tribunale berico di dichiarare l'insolvenza della Banca Popolare di Vicenza, in liquidazione coatta amministrativa dal 25 giugno 2017. Un'iniziativa forte, che ha spiazzato molti osservatori, a cominciare dai legali che su più fronti stanno seguendo la vicenda. Si dava unanimemente per scontato, infatti, che gli inquirenti avessero abbandonato definitivamente l'ipotesi di perseguire Gianni Zonin e soci per reati fallimentari.			
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					Categorie: Banche, Economia&Aziende				
			
			
			
							
				 La parola d'ordine era una sola, categorica e impegnativa per tutti: vendere. Nella fattispecie, azioni proprie. Dalla direzione generale di Veneto Banca e dal suo ad Vincenzo Consoli, alle direzioni territoriali, sino alle propaggini dell'impero bancario della ex popolare di Asolo e Montebelluna, non c'era rimasto nessuno (o quasi) a pensare in termini di solvibilità della clientela affidata. L'unica preoccupazione era aumentare il capitale sociale piazzando titoli. A ogni costo. Qualche esempio? Eccone alcuni.			
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			La parola d'ordine era una sola, categorica e impegnativa per tutti: vendere. Nella fattispecie, azioni proprie. Dalla direzione generale di Veneto Banca e dal suo ad Vincenzo Consoli, alle direzioni territoriali, sino alle propaggini dell'impero bancario della ex popolare di Asolo e Montebelluna, non c'era rimasto nessuno (o quasi) a pensare in termini di solvibilità della clientela affidata. L'unica preoccupazione era aumentare il capitale sociale piazzando titoli. A ogni costo. Qualche esempio? Eccone alcuni.			
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		Il Sole 24 Ore: ecco come Consoli lavorava con i suoi... proconsoli
Sabato 6 Agosto 2016 alle 10:17 La parola d'ordine era una sola, categorica e impegnativa per tutti: vendere. Nella fattispecie, azioni proprie. Dalla direzione generale di Veneto Banca e dal suo ad Vincenzo Consoli, alle direzioni territoriali, sino alle propaggini dell'impero bancario della ex popolare di Asolo e Montebelluna, non c'era rimasto nessuno (o quasi) a pensare in termini di solvibilità della clientela affidata. L'unica preoccupazione era aumentare il capitale sociale piazzando titoli. A ogni costo. Qualche esempio? Eccone alcuni.			
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			La parola d'ordine era una sola, categorica e impegnativa per tutti: vendere. Nella fattispecie, azioni proprie. Dalla direzione generale di Veneto Banca e dal suo ad Vincenzo Consoli, alle direzioni territoriali, sino alle propaggini dell'impero bancario della ex popolare di Asolo e Montebelluna, non c'era rimasto nessuno (o quasi) a pensare in termini di solvibilità della clientela affidata. L'unica preoccupazione era aumentare il capitale sociale piazzando titoli. A ogni costo. Qualche esempio? Eccone alcuni.			
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					Categorie: Banche				
			
			
			
							
				 «Non mi piace. Ma sono convinto che dobbiamo andare». Con queste parole "Ike" Eisenhower ordinò lo sbarco in Normandia. Il tempo era pessimo e la Manica in burrasca (arrivò la vittoria, ma a quale prezzo di morti?, ndr). Oggi in burrasca ci sono i mercati. Ed è in queste condizioni che la Popolare di Vicenza e la "cugina" Veneto Banca, si apprestano ad affrontare la prova più dura: quella della Borsa. Fortunatamente le scadenze per le due Ipo non sono così ravvicinate e si auspica che per quel momento il trend ribassista che investe oggi il settore bancario possa invertirsi.			
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			«Non mi piace. Ma sono convinto che dobbiamo andare». Con queste parole "Ike" Eisenhower ordinò lo sbarco in Normandia. Il tempo era pessimo e la Manica in burrasca (arrivò la vittoria, ma a quale prezzo di morti?, ndr). Oggi in burrasca ci sono i mercati. Ed è in queste condizioni che la Popolare di Vicenza e la "cugina" Veneto Banca, si apprestano ad affrontare la prova più dura: quella della Borsa. Fortunatamente le scadenze per le due Ipo non sono così ravvicinate e si auspica che per quel momento il trend ribassista che investe oggi il settore bancario possa invertirsi.			
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Eisenhower: tempo pessimo ma dobbiamo andare. BpVi: Borsa giù, ma dobbiamo andarci
Sabato 23 Gennaio 2016 alle 10:24 «Non mi piace. Ma sono convinto che dobbiamo andare». Con queste parole "Ike" Eisenhower ordinò lo sbarco in Normandia. Il tempo era pessimo e la Manica in burrasca (arrivò la vittoria, ma a quale prezzo di morti?, ndr). Oggi in burrasca ci sono i mercati. Ed è in queste condizioni che la Popolare di Vicenza e la "cugina" Veneto Banca, si apprestano ad affrontare la prova più dura: quella della Borsa. Fortunatamente le scadenze per le due Ipo non sono così ravvicinate e si auspica che per quel momento il trend ribassista che investe oggi il settore bancario possa invertirsi.			
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			«Non mi piace. Ma sono convinto che dobbiamo andare». Con queste parole "Ike" Eisenhower ordinò lo sbarco in Normandia. Il tempo era pessimo e la Manica in burrasca (arrivò la vittoria, ma a quale prezzo di morti?, ndr). Oggi in burrasca ci sono i mercati. Ed è in queste condizioni che la Popolare di Vicenza e la "cugina" Veneto Banca, si apprestano ad affrontare la prova più dura: quella della Borsa. Fortunatamente le scadenze per le due Ipo non sono così ravvicinate e si auspica che per quel momento il trend ribassista che investe oggi il settore bancario possa invertirsi.			
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