Archivio per tag: sindaco

Categorie: Politica

Via Napoli, Tar dà ragione al Comune

Domenica 6 Dicembre 2009 alle 10:58

Comune di Vicenza   

Respinto il ricorso contro l'ordinanza del sindaco

 

Il Tar ha respinto il ricorso presentato dalla titolare nigeriana del negozio di generi alimentari di via Napoli 68 contro l'ordinanza del sindaco che dallo scorso luglio fino al 31 marzo prossimo le vieta di vendere bevande alcoliche dopo le 13 e le impone di chiudere tassativamente le serrande dalle 18 di sera fino alle 7 del giorno successivo.

La linea dura era stata dettata da quanto avveniva dentro e fuori il negozio (oltre ad un bar al civico 60, anch'esso raggiunto dall'ordinanza del sindaco) e dalle proteste dei residenti, organizzati in comitato, per segnalare il disturbo provocato a tutte le ore dai clienti, più volte inutilmente multati per schiamazzi, consumo e detenzione di alcol e ubriachezza molesta.


"Ciò dimostra che le motivazioni addotte nell'ordinanza sono valide e fondate - commenta l'assessore agli affari legali, Antonio Marco Dalla Pozza, particolarmente soddisfatto per la seconda notizia positiva arrivata in questi giorni all'avvocatura comunale dopo quella sull'area ex Q8 giunta dal Consiglio di Stato -. Il ricorso respinto dal Tar ci aiuta a mantenere intatta la situazione di quiete che si è creata in via Napoli dopo l'emanazione dell'ordinanza e rafforza la nostra convinzione che simili provvedimenti potranno essere adottati in tutte le occasioni in cui le esigenze di ripristino dell'ordine pubblico e delle condizioni minime di convivenza pacifica coi cittadini lo richiedano".

 

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Il sindaco traccia la strada sui campi nomadi

Lunedi 12 Ottobre 2009 alle 19:13

Comune di Vicenza

Campi nomadi, il sindaco traccia la strada: "In futuro l'integrazione passerà dal lavoro e da micro-aree ordinate al posto degli attuali mega-campi, ormai insostenibili. Ma niente fughe in avanti: non è il Pat lo strumento con cui realizzare questo complesso percorso"

Dopo le discussioni dei giorni scorsi sui campi nomadi, con l'ipotesi - emersa sulla stampa - della creazione prevista nel Pat di cinque nuove micro-arre al posto dei grandi campi attuali, il sindaco Achille Variati - che solo oggi ha ascoltato la relazione dettagliata degli uffici sulle linee guida del progetto, interviene per offrire alcune precisazioni e tracciare la strada per il futuro. "Così come sono tradizionalmente intesi, e cioè con mega-aree disordinate, degradate e in cui i bambini vivono in condizioni che appaiono ingiuste a chiunque le osservi, i campi nomadi non sono più sostenibili - ha sottolineato oggi Variati -. Il problema è attuale e urgente, e interroga le coscienze e la sensibilità di tutti i vicentini. E naturalmente, è un problema complesso e di non facile soluzione, come testimonia una situazione rimasta invariata per troppi anni. A livello di ipotesi generale di soluzione, pertanto, era giusto inquadrarlo nel Pat. Anzi - ha aggiunto -, sono convinto che lo strumento delle micro-zone composte da famiglie tra loro omogenee sia quello più adatto per tentare di recuperare la situazione di marginalità ed esclusione in cui vivono oltre 240 nomadi, che fra l'altro sono nostri concittadini, nati in Italia e residenti a Vicenza. Minoranze, insomma, di cui come sindaco non posso e non voglio non occuparmi".
"Tuttavia, se nella parte normativa del Pat è doveroso affrontare il problema, individuando un'ipotesi di soluzione che possa in futuro migliorare l'integrazione delle etnie sinti e rom nella nostra comunità, sarebbe invece sbagliato cercare controproducenti fughe in avanti che non affrontino il problema in tutta la sua complessità - ha spiegato -. Voglio quindi chiarire che il Pat non individua aree perimetrale precise, cioè non disegna già ora una collocazione chiara di future micro-aree per i nomadi. Si limita a segnalare alcune zone della città come più compatibili ad ospitare, al termine di un percorso di approfondimento e integrazione, le eventuali aree attrezzate in cui ospitare un numero limitato di nuclei familiari, in condizioni più ordinate, umane, controllabili e maggiormente capaci di favorire un'effettiva integrazione. Queste aree, lo voglio dire per chiarezza, sono genericamente quelle a ridosso del casello di Vicenza Est, accanto al carcere, nei pressi di Ospedaletto, in zona Carpaneda. Sempre per chiarezza, penso di poter dire che sia stato un errore individuare nel Pat le zone, pur se non ancora perimetrate e quindi solo a livello di ipotesi: non è una questione di segretezza, ma semplicemente ritengo si tratti di questioni che vanno affrontate seguendo un percorso di condivisione e di concertazione e che le zone dovranno essere individuate sul territorio solo in fase di piano di interventi. Dico queste cose anche per spegnere sul nascere allarmi e preoccupazioni, magari anche strumentalizzati da qualcuno. Non abbiamo certo intenzione di fare colpi di mano e di disegnare insediamenti dalla sera alla mattina. Ci vuole saggezza, pazienza e buon senso per risolvere problemi complessi".
Il sindaco ha quindi illustrato il progetto elaborato nei mesi scorsi dall'assessorato alla famiglia e alla pace per favorire l'integrazione sociale dei nomadi in città, sottolineando in particolare la condizione che lui stesso ha posto, quella relativa all'integrazione progressiva nel mondo del lavoro: "I nomadi del prossimo futuro, nel modello di integrazione che abbiamo in mente a Vicenza, dovranno anzitutto entrare nell'ottica del lavoro: perché il diritto allo spazio o a una casetta prefabbricata in una delle micro-aree che abbiamo in mente va pagato, possibilmente anche riscattato, dato che l'investimento del Comune dovrebbe essere solo quello di avvio, e a fronte di una certezza nel rientro economico tramite rate o canoni d'affitto. Soprattutto - ha tenuto a precisare Variati -, i bambini dovranno iniziare a frequentare attivamente la scuola, perché è per me intollerabile che ci siano sacche drammatiche di analfabetismo tra i miei concittadini: un fenomeno che affossa qualsiasi ipotesi di vera integrazione. È evidente allora che ai nuclei serve un reddito, onesto e dichiarato, quindi un lavoro. Solo i nuclei che attestano di avere un lavoro e un reddito potranno quindi accedere alle fasi successive in questo percorso verso l'integrazione anche residenziale. Ci vuole certamente rispetto per le minoranze - ha quindi chiosato il sindaco -, ma ci vuole altrettanto rispetto delle regole della nostra comunità da parte dei nostri concittadini nomadi".
"L'allarmismo che si è scatenato in merito alle micro-aree è dunque del tutto ingiustificato - ha tenuto a precisare Variati -. Tanto che, qualora lo ritenessi necessario, sono pronto a togliere dal Pat l'individuazione seppure ipotetica delle zone in cui realizzarle. Mentre non toglierò dalla normativa la parte che disegna la nostra ipotesi di soluzione a questa complessa questione, perché sono certo che questo strumento sia quello più adatto".

 

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Categorie: Politica

Equizi: Incontro con sindaco Variati

Mercoledi 30 Settembre 2009 alle 19:27
Comitato Salviamo l'Aeroporto    

 

Il nostro gruppo ritiene non esista alcuna compensazione in grado di ripagare gli incalcolabili danni, ambientali e relativi al peggioramento della qualità della vita dei vicentini, causati dalla costruzione della nuova base USA. Dal punto di vista della sicurezza la città diventerà, di fatto, lo scudo umano degli USA. In passato all'interno del Dal Molin erano di stanza ben 5 mila militari e la viabilità, da allora rimasta inalterata, era ampiamente sufficiente a soddisfare le necessità dei militari, pertanto, a parità di soldati, la tangenziale nord e la Ponte Alto Ederle 2 sono superflue. Temiamo, dato l'incremento esponenziale della cubatura rispetto a quella preesistente e l'incremento della viabilità prettamente al servizio della nuova caserma, un uso della base ben diverso da quello presentato finora alla città.
A nostro parere il sindaco:
. poteva intervenire a suo tempo per bloccare i lavori abusivi da noi tempestivamente e ripetutamente segnalati con esposti;
. grave è stata la sua rinuncia alla giurisdizione su parte della città permettendo, in tal modo, a degli stranieri di decidere chi poteva o no transitare in Viale Dal Verme e vie limitrofe;
. inconcepibile da parte sua delegare ad altri la difesa della nostra città sia nei sopraluoghi sia alle riunioni del Comipar.
A nostro parere il sindaco ha traghettato la città ad accettare la nuova base USA spegnendo alla radice, con varie promesse, il dissenso locale come suggeritoli dal suo compagno di partito l'ex onorevole Paolo Costa.
A questo punto chiediamo al sindaco di buttare nel cesso la famosa spilletta italo-statunitense e speriamo abbia almeno i necessari attributi per portare a casa tutti i seguenti


CONTRIBUTI RISARCITORI:


1. immediata cessione, a titolo gratuito, da parte del demanio a comune e provincia di tutta la parte est dell'area Dal Molin (per chiarezza quella attualmente non interessata dai lavori);
2. versamenti straordinari, da parte dello Stato al comune di Vicenza, di almeno un miliardo di euro ogni anno, per tutta la durata della permanenza della base Usa al Dal Molin, a titolo di contributo per il peggioramento della qualità della vita dei vicentini causata dalla nuova caserma;
3. ripristino immediato della pista di volo (lunghezza almeno km. 1.3), necessaria alla città in particolare in caso di calamità, come previsto dall'ordine del giorno del 26/10/2006 e promesso da Prodi, Berlusconi, Costa e company;
4. realizzazione nella parte est delle nuove caserme dei carabinieri e dei vigili del fuoco e anche della sede della protezione civile.

 

Franca Equizi per il Comitato Salviamo l'Aeroporto

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Categorie: Politica, Dal settimanale

2013, la Dal Lago sindaco

Sabato 26 Settembre 2009 alle 08:00

Manuela Dal Lago in compagnia del ministro Roberto Maroni Potete leggere questo articolo nel numero 164 di VicenzaPiù, oggi in edicola e da domani in distribuzione gratuita in diversi locali della città o scaricabile in pdf da questo sito.

 

Il disegno in sonno sta già cominciando a tessere la sua tela: una lista trasversale per candidare la leghista Manuela. Le contromosse di Variati


Parlarvi di Manuela Dal Lago potrebbe richiedere poche righe: consigliere comunale col Partito Liberale Italiano nel 1990, tre anni dopo convertita alla Lega Nord, dal '95 al '98 assessore provinciale alla cultura, presidente della Provincia dal '98 al 2007, ex presidente dell'autostrada Serenissima Brescia-Padova, oggi capogruppo leghista in Sala Bernarda a Vicenza e vicecapogruppo del Carroccio alla Camera dei Deputati. Ma, naturalmente, sarebbe farle un torto. Manuelona nostra è molto di più. E', con Stefano Stefani, una delle due teste della diarchia che regge il movimento padano nel Vicentino. Ed è una bella testa politica: fine, machiavellica, scaltra. Sa muoversi bene fra interessi ed emendamenti, restando sempre una spanna sopra ai suoi colleghi di partito. E soprattutto, è ambiziosa. A 64 anni non teme l'invecchiamento e mira ad sogno antico: la poltrona di sindaco della città del Palladio.

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Categorie: Politica

Strage di Kabul, la lettera del sindaco

Lunedi 21 Settembre 2009 alle 19:42

Comune di Vicenza

Strage di Kabul, il sindaco Variati invia una lettera ai sindaci dei Comuni di residenza dei sei parà uccisi a Kabul

Dopo il minuto di raccoglimento osservato questa mattina a Palazzo Trissino per ricordare i sei soldati morti nell'attentato di Kabul, il sindaco di Vicenza Achille Variati ha mandato una lettera di cordoglio ai sindaci dei rispettivi Comuni di residenza delle vittime: Bruno Valentini, sindaco di Monteriggioni (Siena), per Matteo Mureddu e Antonio Fortunato; Antonio Ippazio Morciano, sindaco di Tiggiano (Lecce), per Davide Ricchiuto; Valentino Gasparri, sindaco di Lubriano (Viterbo), per Giandomenico Pistonami; Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, per Roberto Valente; Gianni Gianassi, sindaco di Sesto Fiorentino (Firenze), per Massimiliano Randino.

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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