Conversazioni per Santa Corona
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 17:13Museo Diocesano Vicenza
Conversazioni per Santa Corona
Domenica 20 dicembre alle ore 17.00
"Maria Maddalena e santi" di Bartolomeo Montagna
Raccontato da Maria Elisa Avagnina
Ingresso gratuito
Vicenza, 18 dicembre 2009
Questo nuovo appuntamento con le Conversazioni per Santa Corona riconferma il successo dell'iniziativa seguita da un folto pubblico, per scoprire i capolavori di Santa Corona allestiti al Museo Diocesano e svelati dagli esperti con 45 minuti dedicati alla bellezza con ingresso gratuito.
Visite al cantiere di Santa Corona
Venerdi 18 Dicembre 2009 alle 06:40
Al via le visite al cantiere della chiesa di Santa Corona: dal 19 dicembre, il sabato e la domenica su prenotazione
Sta per aprirsi al pubblico il cantiere della Chiesa di Santa Corona: dal 19 dicembre nelle giornate di sabato e domenica, durante le festività natalizie e poi nei mesi di gennaio, febbraio fino a metà marzo la "Chiesa venuta da Gerusalemme", secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, potrà essere visitata da vicentini e turisti, su prenotazione. Un affascinante "viaggio nel tempo" che, partendo dalla Pinacoteca di Palazzo Chiericati, condurrà all'interno della Chiesa di Santa Corona interessata dai lavori, ed infine al Museo Diocesano, dove sono state trasferite temporaneamente le opere conservate nella chiesa.
L'iniziativa, ideata dall'assessorato alla cultura del Comune ed organizzata dalla direzione dei Musei Civici di Vicenza e dal Museo Diocesano in collaborazione con l'Associazione per la didattica museale Ardea, permetterà di percorrere in tre tappe un itinerario alla scoperta della storia di uno dei monumenti più amati dai vicentini.
La visita didattica comincia in Pinacoteca con la proiezione di un video altamente suggestivo di carattere storico, dal titolo "Santa Corona, la Chiesa venuta da Gerusalemme", durante il quale la voce narrante di un frate domenicano accompagna lo spettatore attraverso i momenti più salienti della storia del tempio e della città di Vicenza nel Medioevo e nel Rinascimento.
La seconda tappa prevede una visita all'interno della Chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne l'architettura e comprenderne la filosofia del restauro. Per esigenze di cantiere la visita potrà essere effettuata durante la sospensione dei lavori, per gruppi composti al massimo da 20 persone. L'intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all'interno del cantiere e del museo; in particolare, si potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere e vedere come stanno procedendo i lavori dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli (il cantiere è gestito da Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova con il contributo della Fondazione Cariverona).
Il viaggio virtuale si conclude al Museo Diocesano, nella sala dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa: oltre al celebre "Battesimo di Cristo" di Giovanni Bellini, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.
Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l'ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo è all'ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39).
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
[email protected] Â
www.museodiocesanovicenza.it Â
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Aperto per restauro: Santa Corona
Sabato 28 Novembre 2009 alle 07:22
"La Chiesa venuta da Gerusalemme"
Dopo l'esito altamente positivo dell'iniziativa "Una sola volta in 450 anni", nell'ambito della riqualificazione della Basilica Palladiana, l'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza, la direzione dei Musei Civici e il Museo Diocesano hanno scelto di riproporre alla cittadinanza e ai turisti la visita, con la stessa formula, al complesso domenicano della Chiesa di Santa Corona, interessata dall'intervento di restauro, in accordo con la direzione dei cantieri di restauro delle imprese Intercantieri Vittadello di Limena (Pd) e AR srl Arte e Restauro di Padova e con il contributo della Fondazione Cariverona.
Questa mattina l'iniziativa è stata presentata al Museo diocesano dall'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto, anche in rappresentanza dell'assessore alla cultura Francesca Lazzari, dal direttore del museo diocesano mons. Fracesco Gasparini e dalla presidente dell'associazione per la didattica museale "Ardea" Miriam Cola.
"Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo bellissimo progetto - commenta l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - che conferisce un valore aggiunto al restauro in corso della chiesa di Santa Corona. In questo caso l'esperienza di apertura del cantiere alle visite, già sperimentata con la Basilica Palladiana, si arricchisce con la visita delle opere d'arte momentaneamente trasferite al museo diocesano. Attualmente stiamo intervenendo per restaurare anche Porta Santa Croce e abbiamo intenzione di proseguire con le mura scaligere e la Rocchetta. Per questo mi auguro che si possa pensare anche a dei percorsi didattici su Vicenza Medievale".
A partire dal 19 dicembre dunque, nelle giornate di sabato e domenica, "La Chiesa venuta da Gerusalemme", secondo la suggestiva espressione di Fernando Bandini, sarà al centro di un "viaggio nel tempo" che vede tra le sue tappe anche palazzo Chiericati e il Museo Diocesano dove le opere sono state temporaneamente trasferite.
Si tratta di un percorso ideato per pubblici diversi, attraverso un approccio didattico per il tipo di informazioni proposte: un'operazione indubbiamente di grande fascino, che coniuga l'aspetto della ricostruzione storica con la possibilità di vedere da vicino la prosecuzione dei lavori del cantiere in uno dei monumenti più amati dai vicentini. La Chiesa di Santa Corona, di proprietà comunale, è uno scrigno che custodisce tesori di grandissimo valore artistico, dalla pala di Giovanni Bellini "Il Battesimo di Cristo" (rientrata dalla mostra alle Scuderie del Quirinale di Roma nel gennaio scorso ed ora ospitata nel suggestivo allestimento al Museo Diocesano) ai capolavori di Veronese e Pittoni.
La visita, particolarmente articolata e dinamica, si snoda attraverso un percorso didattico suddiviso in tre tappe ed elaborato dall'associazione per la didattica museale ARDEA, in collaborazione con i Servizi Educativi del Museo Diocesano.
Si inizierà da Palazzo Chiericati con la proiezione del video "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme" per poi proseguire recandosi in chiesa dove sarà possibile visitare il cantiere. L'ultima tappa sarà al Museo Diocesano dove sono temporaneamente esposte le opere conservate nella chiesa la cui visione sarà affiancata da un viaggio virtuale nell'edificio sacro.
Con questa iniziativa ci si propone dunque di garantire, nonostante i lavori in corso, la continuità della valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dalla Chiesa di Santa Corona.
La prima tappa del percorso didattico consiste nella proiezione di un video nella Pinacoteca Civica, dal titolo "Santa Corona - la Chiesa venuta da Gerusalemme", della durata di trenta minuti circa, che racconta in modo accattivante la storia del Tempio di Santa Corona, dalla sua nascita ai giorni nostri. È un viaggio nel tempo che, attraverso la voce narrante di un frate domenicano, accompagna lo spettatore nei momenti salienti che hanno visto la nascita e l'ampliamento della chiesa. Il racconto, attraverso la parola, la musica, le immagini e le ricostruzioni virtuali in 3D, conduce lo spettatore principalmente nella storia della Vicenza medioevale e rinascimentale, consentendogli di seguire in modo particolarmente attivo la successiva visita.
La seconda tappa prevede una visita all'interno del cantiere della chiesa dove si svolgono i lavori, per ammirarne l'architettura e comprenderne la filosofia del restauro. La visita potrà essere effettuata - per esigenze di cantiere - durante la sospensione dei lavori, nei giorni di sabato e domenica, da gruppi al massimo di venti persone. L'intero percorso didattico, della durata complessiva di circa due ore, sarà gestito da guide esperte che accompagneranno il pubblico all'interno del cantiere e del museo. Il cantiere, in particolare, offre non solo la straordinaria opportunità di immaginare in loco la struttura della chiesa primitiva e di verificarne le trasformazioni successive, ma anche di cogliere, in un'occasione irripetibile, aspetti singolari e dettagli altrimenti poco visibili e conoscibili. Al contempo, i visitatori diverranno direttamente partecipi delle nuove scoperte che via via si verificheranno nel corso del restauro. L'intera operazione è particolarmente indicata per gli alunni delle scuole superiori che potranno osservare da vicino le zone accessibili del cantiere, e intravedere, dietro i ponteggi, le impalcature e i pannelli, il lavoro che viene svolto durante l'operazione di restauro.
La terza tappa ha luogo al Museo Diocesano nella sala relativa al "Tesori di Santa Corona", dove sono esposte temporaneamente le opere pittoriche provenienti dalla Chiesa. Oltre al celebre "Battesimo di Cristo" di Giovanni Bellini, recentemente restaurato, la collezione include tele e tavole di importanti artisti veneti tra cui Paolo Veronese, Giovanbattista Pittoni e Bartolomeo Montagna.
La fruizione diretta dei dipinti sarà preceduta da "un viaggio virtuale" effettuato all'interno dell'edificio sacro, attraverso il quale le opere saranno osservate nella loro collocazione originaria, sopra gli altari o nelle cappelle di provenienza. Seguirà l'osservazione nel dettaglio dei principali dipinti contestualizzati nelle epoche di riferimento.
Le visite didattiche al cantiere aperto della chiesa e alle opere trasferite al museo diocesano potranno essere effettuate a partire dal 19 dicembre, il sabato e la domenica dalle 9 alle 17.30 (ultimo ingresso 15.30), su prenotazione. Il biglietto costa 10 euro per gli adulti e per i ragazzi dai 14 anni; 5 euro per gli studenti delle scuole e per i bambini dagli 8 ai 14 anni; l'ingresso è gratuito per i bambini fino agli 8 anni. Le visite dureranno due ore circa. Saranno ammessi gruppi composti almeno da 10 persone e al massimo da 20. Il punto di ritrovo sarà all'ingresso della Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati (piazza Matteotti 37/39).
Per informazioni e prenotazioni: Segreteria del Museo Diocesano, piazza Duomo 12 0444226400, lunedì e venerdì 10-13, martedì, mercoledì e giovedì 10-13, 14-18.
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Santa Corona, sono iniziati i lavori
Sabato 14 Novembre 2009 alle 04:25
Settecento giorni di lavoro: questi i tempi a disposizione dell'associazione temporanea di imprese fra le ditte Intercantieri Vittadello spa e A.R. srl per restaurare, consolidare e adeguare il tempio di Santa Corona. Il cantiere le è stato consegnato dal Comune il 27 ottobre, con l'impegno contrattuale di restituirlo completato il 26 settembre 2011. Si tratta di un passaggio decisivo del lungo percorso che ha per obiettivo il recupero non solo della chiesa, ma anche dell'ex convento domenicano e del polo tecnologico con la riqualificazione dei musei.
Ieri mattina, a sottolineare l'importanza dell'evento, erano presenti in cantiere il sindaco di Vicenza Achille Variati accompagnato dall'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto e dall'assessore alla cultura e alla progettazione e innovazione del territorio Francesca Lazzari e il vicepresidente della Fondazione Cariverona Ambrogio Dalla Rovere. E' quest'ultima istituzione, infatti, a rendere possibile la realizzazione del primo stralcio dei lavori, con un finanziamento pari a 6 milioni e 800 mila euro a copertura di gran parte degli 8 milioni di euro previsti.
"Finalmente iniziano i lavori - è stato il commento del sindaco Achille Variati - per uno dei gioielli dell'architettura e dell'arte che ha fatto grande la storia di Vicenza. D'altra parte è un preciso indirizzo di questa amministrazione utilizzare senza indugio i finanziamenti che riesce ad ottenere, passando in tempi brevissimi dai progetti ai cantieri".
"Volontà della Fondazione Cariverona - ha detto il vicepresidente Ambrogio Dalla Rovere - è proprio che i fondi che mette a disposizione siano effettivamente impiegati dalle amministrazioni. Mi auguro che questo cantiere, che abbiamo ufficialmente finanziato nel 2007, venga effettivamente concluso nei 700 giorni di lavoro previsti e che poi si passi agli altri stralci di intervento per i quali abbiamo già assicurato il nostro contributo".
"Da quando ci siamo insediati - ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici Ennio Tosetto - abbiamo cercato di non perdere tempo. I ricorsi seguiti all'aggiudicazione dei lavori hanno effettivamente rallentato il via dei lavori, ma sia Tar sia Consiglio di Stato hanno confermato l'esito della gara".
"Secondo la logica del cantiere evento già sperimentato in Basilica - ha aggiunto l'assessore Lazzari, ricordando che molte opere di santa Corona sono provvisoriamente ospitate al Museo Diocesano - nei prossimi mesi organizzeremo visite guidate alla scoperta di aspetti inediti della chiesa".
La storia dei progetti
Il progetto di sistemazione del complesso di S. Corona deriva da un concorso bandito nel 2000 per l'ampliamento del museo e per una piazza nell'area dell'ex complesso conventuale di Santa Corona, sede del museo naturalistico archeologico e in quella oggi destinata a parcheggio.
All'epoca il concorso fu vinto dall'architetto Nicola Di Battista di Roma che propose la ricomposizione architettonica dei chiostri e la ricostruzione filologica dell'antica biblioteca domenicana.
Nel 2004 la chiesa di Santa Corona è stata oggetto di un intervento di consolidamento statico, affidato all'ingegnere Claudio Modena di Verona, per fronteggiare preoccupanti lesioni sulle prime tre campate.
Il recupero completo della chiesa e quello dell'area di Santa Corona sono quindi stati riassunti in un unico progetto definitivo, dell'importo complessivo di 23 milioni e 694 mila euro, diviso in tre stralci funzionali: la sistemazione definitiva della chiesa che è appena stata appaltata; la ricomposizione dell'ex convento con la ricostruzione dell'ala est e della biblioteca domenicana; la costruzione del polo tecnologico e la riqualificazione dei musei.
La sistemazione della chiesa
Gli oltre 8 milioni di euro previsti per realizzare il primo stralcio si suddividono in 4 milioni e 95 mila euro per i lavori e in 3 milioni e 100 mila euro per le somme a disposizione.
L'associazione temporanea di imprese fra le ditte Intercantieri Vittadello spa di Limena e A.R. srl di Padova, si è aggiudicata questo stralcio di lavori per 3 milioni e 441 mila euro, pari a un ribasso del 21,36%, oltre a 578 mila euro per gli oneri della sicurezza.
Il progetto prevede interventi di restauro, adeguamento funzionale, consolidamento statico e miglioramento sismico del tempio e delle pertinenze, compresi l'adeguamento dell'impianto elettrico e di illuminazione ed il completo rifacimento dell'impianto idro-termo-sanitario dell'intero complesso.
Si tratta di interventi che rappresentano la naturale prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza delle prime tre campate della chiesa ultimati nel 2004: nell'ambito di quel cantiere è stato infatti possibile accedere, tramite i ponteggi, a zone dove sono state evidenziate alcune situazioni particolarmente critiche che ora si andrà a risolvere.
La direzione dei lavori è stata affidata all'architetto Cesare De Munari, di Amcps.
La copertura
La situazione che desta le maggiori preoccupazioni è rappresentata dalle condizioni di conservazione del sistema di copertura. Sono stati osservati infiltrazioni d'acqua dal tetto e ristagno dell'umidità che hanno fatto marcire parte delle strutture lignee. Numerose lesioni interessano inoltre le volte e le murature verticali. Lo stesso campanile, in particolare alla base, presenta problemi dovuti ad una eccessiva concentrazione delle tensioni da compressione in corrispondenza dell'apertura ad arco che incornicia la Cappella della Spina.
La ristrutturazione comprende la revisione generale del manto di copertura , con la posa di una guaina impermeabilizzante sopra le pianelle in cotto. Sono inoltre previsti la revisione di tutto il sistema di scolo delle acque meteoriche e la sostituzione di pluviali e grondaie.
Il consolidamento
Sul fronte del consolidamento strutturale si procederà a realizzare interventi di miglioramento sismico attraverso un generale risanamento delle murature e un consolidamento delle strutture lignee, con l'inserimento di cerchiature metalliche e la messa in opera di sistemi di "controventamento" delle strutture di copertura.
Porzioni di capriate lignee o di travi portanti saranno sostituite con legno della stessa essenza; il consolidamento di murature e volte avverrà secondo le tradizionali tecniche di intervento e l'eventuale inserimento di armature in acciaio e fasciature in fibra di carbonio.
Le infiltrazioni d'acqua
La cripta, la Cappella Valmarana, la Cappella del Rosario e la Sala del Capitolo si trovano in cattivo stato di conservazione a causa delle infiltrazioni d'acqua che provocano la disgregazione degli elementi lapidei e il distacco di intonaci dalle pareti. Tali infiltrazioni sono causate da un sistema di smaltimento delle acque piovane inadeguato. Pertanto sarà realizzato un sistema di drenaggio perimetrale, con la posa di un tubo collegato alla fognatura e di ghiaione lungo tutto il perimetro esterno della chiesa.
Intorno alla cripta e alla Cappella Valmarana, dove già esiste per un tratto uno stretto passaggio, sarà costruito un vero e proprio cunicolo di drenaggio dotato di camini di aerazione.
Le pareti e le decorazioni e le opere: un nuovo cantiere evento
Le superfici e gli apparati decorativi, sia interni che esterni, necessitano di interventi di restauro che riguarderanno gli intonaci della chiesa, gli elementi lapidei, gli altari e i gruppi scultorei, il coro ligneo, i dipinti murali e il paramento murario esterno in mattoni.
Per tutta la durata degli interventi di consolidamento, restauro e tinteggiatura delle superfici interne della chiesa è prevista un'adeguata protezione degli altari e di quelle opere pittoriche che non si è potuto trasferire al Museo Diocesano, dove ha trovato ospitalità una quindicina di capolavori del tempio. In particolare, prima di procedere al consolidamento della volta della Cappella del Rosario, verranno rimosse tutte le tele che decorano l'intradosso della volta.
Per quanto riguarda il colore delle superfici interne, dopo alcuni sopralluoghi condotti con la Soprintendenza, visti i risultati dei saggi stratigrafici ed in accordo con la relazione storica stilata dal professor Franco Barbieri nel 2003, si è deciso per il ripristino dell'originaria tinta rosso mattone con rigature bianche, a simulare tessitura a conci in mattoni in corrispondenza delle costolature delle volte, delle cornici degli archi e delle lesene. La tinteggiatura di fondo delle vele delle volte e delle pareti laterali avrà invece tonalità giallo-paglierino, per riprendere i toni caldi della pietra e ripristinare la continuità cromatica con l'abside.
Gli impianti
Saranno adeguati il sistema di illuminazione e quello elettrico della chiesa, della Sala del Capitolo e di tutti i locali di servizio e revisionato il sistema antintrusione.
Un nuovo sistema di riscaldamento a pavimento servirà le navate della chiesa, la cripta, la Sala del Capitolo e la sacrestia vecchia.
La sacrestia e le pertinenze
La sacrestia vecchia oggi versa in uno stato di abbandono ed è utilizzata soltanto come deposito. L'originale scalone in pietra di accesso all'abside è addirittura interrotto da un impalcato in cemento armato. Il restauro mira a restituire a questi locali la loro funzione originaria e a convertire l'ambiente attualmente destinato a sacrestia a spazio filtro tra la chiesa e i nuovi spazi di servizio. In quest'area, per migliorare l'utilizzo della chiesa anche in occasione di concerti e di eventi culturali, saranno ricavati dei servizi igienici.
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Conversazioni per Santa Corona
Venerdi 6 Novembre 2009 alle 13:44Museo diocesano
Il secondo appuntamento
con CONVERSAZIONI PER SANTA CORONA
Domenica 8 novembre alle ore 17.00
L'Adorazione dei Magi di Paolo Veronese
Raccontato da Chiara Rigoni
Vicenza, 6 novembre 2009
L'inaspettato successo del primo appuntamento con questo ciclo di Conversazioni attorno ai capolavori di Santa Corona allestiti al Museo Diocesano, ha visto oltre 100 persone presenti per conoscere il Battesimo di Cristo di Giovanni Bellini raccontato dal prof. Fernando Rigon, per 45 minuti dedicati alla bellezza con la formula disimpegnata "sedia alla mano", dell'incontro aperto al pubblico gratuitamente.
Nella migliore tradizione dei musei di ogni paese, le opere del genio artistico possono diventare protagoniste di un incontro, dove conoscere meglio un singolo capolavoro, in una conversazione informale e gustosa con l'esperto e l'opera d'arte stessa.
Il secondo appuntamento, domenica 8 novembre, sempre alle ore 17.00, è dedicato all'Adorazione dei Magi di Paolo Caliari "il Veronese", certamente uno dei titani della pittura del cinquecento veneto riconoscibile nelle grandi collezioni museali di tutto il mondo. Chiara Rigoni, studiosa di pittura e scultura veneta del XVI e XVII secolo illustrerà la tela di dimensioni generose, raccontandone i particolari più nascosti e le vicende legate alla storia del pittore e della sua committenza nella Vicenza di cinque secoli addietro.
Il Comune di Vicenza, la Soprintendenza BSAE per le Province di Verona Rovigo e Vicenza e la sezione veneta della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (SIPBC), ospitano gli esperti della Storia dell'Arte per guardare con occhi diversi i tesori provenienti della chiesa di Santa Corona.
La Banca Popolare di Vicenza, sostiene questa operazione culturale che nasce proprio da un'esigenza di tutela e di fruibilità , potendo apprezzare sotto una luce diversa testimonianze dell'arte dell'uomo che altrimenti rimarrebbero escluse per i lavori di restauro del grande complesso domenicano di santa Corona.
L'importante esposizione Tesori da Santa Corona. Bellini Veronese Pittoni, inaugurata lo scorso aprile al Museo Diocesano di Vicenza, continua ad essere meta apprezzata dai visitatori e dai turisti di tutto il mondo, con numerose richieste
45 minuti con la propria sedia alla mano (fornita all'ingresso del museo), sarà un modo comodo e agevole di conoscere senza essere esperti, tra un pomeriggio di acquisti e una cena con gli amici o al cinema.
Davide Fiore
Conservatore Museo Diocesano
Chiara Rigoni
Laureata in Materie Letterarie presso l'Università degli Studi di Padova e in possesso del diploma di specializzazione in Storia dell'Arte conseguito presso il medesimo istituto.
Dal 1979 è nei ruoli del Ministero per i Beni e Attività Culturali con qualifica di Storico dell'Arte, ed in servizio presso la Soprintendenza ai Beni Storico Artistici Etnoantropologici di Verona Vicenza e Rovigo.
E' direttore dell'Ufficio Catalogo e funzionario responsabile della tutela per la provincia di Vicenza. In quest'ambito ha diretto numerosi cantieri di restauro e svolto attività di valorizzazione del patrimonio attraverso mostre e pubblicazioni, con particolare riferimento alla scultura, alla pittura del Seicento veneto, alle arti decorative e alle problematiche di restauro
Le grandi mostre a S. Corona
Lunedi 19 Ottobre 2009 alle 18:44Comune di Vicenza
Le grandi mostre autunnali del Nordest: serate di presentazione ai chiostri di Santa Corona
L'assessorato alla cultura del Comune di Vicenza in collaborazione con l'associazione culturale "Rossoprofili.it" e con il patrocinio del dipartimento di Storia di arti visive e della musica dell'università di Padova, organizza un ciclo di conferenze sulle più importanti mostre dell'autunno.
Gli incontri, durante i quali alcuni storici dell'arte illustreranno i temi principali delle mostre scelte e presenteranno alcuni capolavori in esposizione, si terranno nella sala conferenze dei Chiostri di Santa Corona, in contrà Santa Corona, alle 20.30.
Mercoledì 21 ottobre sarà dedicato all'esposizione "Telemaco Signorini e la pittura in Europa" ospitata a Palazzo Zabarella (Padova). Le oltre cento opere raccolte metteranno a confronto uno dei protagonisti della stagione macchiaiola con i grandi pittori contemporanei, da Degas a Tissot, da Sisley a Corot, da Courbet a Tolouse-Lautrec.
"Da Rembrandt a Gauguin a Picasso, l'incanto della pittura. Capolavori del Museum of Fine Arts di Boston" è il titolo della mostra di Castel Sismondo a Rimini di cui si parlerà mercoledì 11 novembre. Tra i sessantacinque capolavori provenienti dagli Stati Uniti si potranno ammirare opere di Tintoretto, Van Dyck, Velazquez, Hals, El Greco, Zurbaran, Tiepolo, Manet, Cézanne, Van Gogh.
L'ultimo appuntamento previsto per mercoledì 18 novembre condurrà il pubblico al MART di Rovereto dove, nell'ambito della mostra "Capolavori della modernità . La collezione del Kunstmuseum Winterthur", verranno esposte duecentoquaranta opere di artisti noti tra cui Delacroix, Monet, Sisley, Cézanne, Van Gogh, Redon, Denis, Brancusi, Ernst, Kandinsky, Klee, Picasso, Mondrian.
Durante le serate, a partecipazione libera, sarà inoltre possibile prenotare le visite guidate alle esposizioni.
Per informazioni consultare il sito www.rossoprofili.it (e-mail [email protected]) o telefonare al numero 3466283083.
Le donne contro la mutilazione femminile
Sabato 17 Ottobre 2009 alle 11:30Cgil, Cisl, Uil    Â
Le donne dei sindacati vicentini intervengono sul tema delle mutilazioni sessuali delle donne
È una tradizione aberrante che va messa al bando.
Il tema è al centro di un convegno dal titolo "I segni sul corpo - Le pratiche di mutilazione sessuale e i diritti umani nelle comunità migranti", previsto per lunedì 19 ottobre alle 20.30 a Vicenza, in sala dei Chiostri di Santa Corona. L'evento è promosso e organizzato da Cgil-Cisl-Uil.
Le donne dei sindacati vicentini intervengono sul tema delle mutilazioni sessuali delle donne. Una pratica mostruosa, che deturpa e violenta il corpo della donna nella sua femminilità più intima e che nulla ha a che vedere con il rispetto delle altre culture. È una tradizione aberrante che va messa al bando, anche in Italia. Il tema è al centro di un convegno dal titolo "I segni sul corpo - Le pratiche di mutilazione sessuale e i diritti umani nelle comunità migranti", previsto per lunedì 19 ottobre, alle 20.30, a Vicenza, in sala dei Chiostri di Santa Corona. L'evento è promosso e organizzato da Cgil-Cisl-Uil. Ad aprire la serata sarà Grazia Chisin, segretaria provinciale della UIL che interverrà per i sindacati. Aseguire Matteo Mascia e Paola Degani dell'Università di Padova e dell'Associazione Diritti Umani Sviluppo Umano, e Maria Cristina Marzola della Commissione Regionale Pari Opportunità del Veneto. Sono previsti inoltre interventi delle Comunità dei migranti del Veneto. In chiusura di serata vi sarà la proiezione del film Vite in cammino di Cristina Mecci.
Tra i tanti fenomeni della violenza di genere la mutilazione sessuale è quella più raccapricciante.
«La tentazione di decifrare le radici di questo fenomeno è quella di considerarlo lontano da noi o che, al massimo, lambisce i nostri codici culturali e i nostri schemi di convivenza - afferma Lorenza Leonardi della segreteria CISL - Ma siamo di fronte ad un fenomeno trasversale alle culture che assume forme disumane reprimendo la libertà delle donne attraverso una violenza al loro corpo».
«Secondo i dati degli osservatori nazionali - continua Leonardi - sono circa 40.000 le donne che hanno subito pratiche di mutilazione sessuale anche nel nostro paese. In Italia si è cercato di dare una risposta con la legge n.7 del 2006, che vieta l' infibulazione, ma dovremo andare oltre l'aspetto repressivo e sanzionatorio, comunque necessario, per costruire azioni di prevenzione e di contrasto alla pratica anche da un punto di vista culturale e sociale».
Il diritto all'integrità fisica e morale delle persone e nella fattispecie delle donne di culture diverse , prosegue Leonardi, «costituisce un valore assoluto e passa per un processo di crescita verso questa consapevolezza da parte delle donne stesse e delle loro comunità . A Vicenza ci impegneremo affinché le donne immigrate che lavorano qui, e che arrivano dal Corno d'Africa, dal maestoso Nilo, dal Sud del Sahara, trovino luoghi e linguaggi di confronto per avviare un cammino di emancipazione assieme a noi, partendo dalla tutela del loro corpo e da una vita più dignitosa».
«Nel rispetto delle culture dei popoli - aggiunge Grazia Chisin della UIL - che è necessario far conoscere agli immigrati i rischi per la salute e le complicazioni che insorgono nelle donne che hanno subito mutilazioni genitali. Purtroppo sappiano che a volte vi sono casi di setticemia e problemi di emorragie. Complicazioni urinarie e infezioni e durante il parto non mancano le complicazioni».
A livello legislativo, prosegue, «oltre alla legge 9/2006 al codice penale è stato aggiunto l'articolo 538 bis che punisce con la reclusione da 4 a 12 anni chi senza esigenze terapeutiche cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili! E' una violenza che si fa verso le donne ed una violenza che le donne di queste culture subiscono. Perciò bisogna aiutarle ad uscire da questa situazione con tutte le cautele possibili».
C'è la consapevolezza, conclude la sindacalista, «che le popolazioni che più eseguono queste pratiche sono di origine africana, provengono inoltre dalla Penisola araba e dal Sud Est asiatico. Queste popolazioni le abbiamo qui in provincia e il messaggio che volgiamo lanciare è quello di rallentare, e possibilmente, arrestare queste pratiche che purtroppo subiscono bambine dai 7 ai 12 anni a seconda della cultura e dell'etnia di appartenenza.
Le considero azioni davvero di una violenza inaudita, aggravata dal fatto che a subirle sono delle minori indifese!».
Marina Bergamin, Segretaria generale Cgil Vicenza, fornisce la dimensione di questo fenomeno. «Si calcola che a livello mondiale siano tra i 100 e i 132 milioni le ragazze e le donne che hanno finora subito mutilazioni genitali e che ogni anno se ne aggiungano ulteriori 2 milioni. Si tratta di un fenomeno antico, praticato in molti paesi africani e asiatici, ma in cui sono coinvolte alcune comunità di immigrati anche in Europa».
L'UNICEF, ricorda la Bergamin, «considera le mutilazioni genitali femminili, in qualunque forma, una palese violazione dei diritti della donna e io sono d'accordo».
E' fondamentale per le donne occidentali, continua «essere rispettose delle culture e delle tradizioni delle comunità e delle donne che hanno scelto di vivere in Italia. Ma con le mutilazioni sessuali si va assolutamente oltre e i diritti non c'entrano più. Anzi, ci si trova di fronte ad una negazione dei diritti delle donne, spesso bambine. Le ragazze che subiscono queste mutilazioni, infatti, non scelgono quasi mai autonomamente e le conseguenze sono traumatiche, da un punto di vista fisico e psicologico.
«Noi donne del sindacato proponiamo una riflessione, la diffusione di informazioni, affinché queste pratiche siano condannate ed abbandonate proprio dalle comunità migranti, ad iniziare dalle donne delle comunità che, sappiamo essere già al lavoro su questo.
E' un'alleanza che vogliamo proporre alle donne straniere, basata sul rispetto reciproco, sulla conoscenza reciproca, ma su un valore imprescindibile: l'inviolabilità del corpo femminile».
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Cinema sotto le stelle
Lunedi 3 Agosto 2009 alle 20:53
Chiostri di Santa Corona
MARTEDì 4 AGOSTO ore 21.00
LEZIONI D'AMORE
di Isabel Coixet, USA, 2008
con Ben Kingsley, Penélope Cruz, Dennis Hopper
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Cinema Vicenza, Esterno Notte
Lunedi 13 Luglio 2009 alle 11:19
Martedì 14 luglio 2008 Ore 21.30
Chiostri di Santa Corona
The Wrestler
di Darren Aronofsky
USA/Fr. 2008
con Mickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood