Ok Consiglio ministri a Decreto legge che sospende rimborso bond Veneto Banca. Anche per BPVi trattative in corso per salvataggio
Venerdi 16 Giugno 2017 alle 22:02
Che sia grave la situazione, anche di cassa, di Veneto Banca, non dissimile da quella della Banca Popolare di Vicenza, lo dimostra la decisione del Consiglio dei ministri che ha approvato un Decreto legge che sospende il pagamento di un bond subordinato emesso da Veneto Banca e in scadenza il prossimo 21 giugno. Il provvedimento è uno dei passaggi fondamentali nel tentativo di salvataggio delle due banche venete che dovrebbe comprendere anche un intervento di privati, le altre banche italiane, per oltre 1 miliardo prima di poter accedere alla ricapitalizzazione precauzionale chiesta a Bruxelles. I negoziati tra l'Italia e la Commissione Ue sono ancora in corso e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan alla conferenza stampa al termine della riunione Ecofin ha dichiarato: "Sono fiducioso per una soluzione positiva a breve sulle banche venete. Stiamo lavorando proficuamente, il governo e le istituzioni italiane stanno lavorando su tutti i requisiti giuridici e normative per facilitare la soluzione concreta dei problemi".Â
Continua a leggereBPVi e Veneto Banca: un'analisi fredda di un salvataggio inutile, se non dannoso. Consob e Bankitalia dove e con chi erano?
Sabato 10 Giugno 2017 alle 23:52
Sarebbe in corso da parte di Intesa e di Unicredit, su sollecitazioni del governo, un tentativo per "raccogliere" insieme alle altre banche di riferimento il miliardo e passa di euro da parte di investitori "privati", la cifra preventiva che Margrethe Vestager vuole sul tavolo come condizione per poi consentire il, presunto, "salvataggio" della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca con la loro "ricapitalizzazione precauzionale" per altri 4 miliardi e "spiccioli" a carico dello Stato. L'operazione appare difficile da attuare, soprattutto per Unicredit, reduce da un mega aumento di capitale da 13 miliardi per impostare la soluzione dei suoi problemi.
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Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca: il governo preme per il loro salvataggio e tra Intesa e Unicredit qualcosa "eppur si muove"
Giovedi 8 Giugno 2017 alle 19:34
Per il salvataggio delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, riferisce Radiocor Il Sole 24 Ore, e per evitare una risoluzione che peserebbe sul sistema italiano per 11 miliardi, questo l'ammontare della 'massa protetta' dei depositi dei due istituti assicurata dal Fondo interbancario di tutela, le maggiori banche italiane, piu' che il sistema nel suo complesso, si stanno facendo parte attiva per trovare una soluzione. Lo ha chiarito il direttore generale di UniCredit Franco Papa. Tra le varie opzioni allo studio la piu' difficle al momento appare quella della soluzione spagnola, con la risoluzione del Banco Popular e l'intervento del Banco Santander che ha pero' azzerato azionisti e bondholder subordinati della sesta banca spagnola. Il reperimento di un 'cavaliere bianco' sia per la Popolare di Vicenza che per Veneto Banca appare improbabile anche considerando le taglie robuste dei due big nazionali: Intesa Sanpaolo e UniCredit.
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Mentre la BCE "benedice" Banco Santander che acquista e "salva" Banco Popular per BPVi e Veneto Banca soltanto parole... fra noi
Mercoledi 7 Giugno 2017 alle 22:38
L'interesse dei fondi di private equity per le due banche venete non si e' ancora manifestato in modo formale. E' l'indicazione raccolta da Radiocor da fonti finanziarie che seguono da vicino il dossier. L'ipotesi di un intervento dei fondi e' circolata a fine maggio dopo la formale rinuncia del Fondo Atlante, azionista di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca, a un nuovo intervento da un miliardo secondo le richieste formulate dalla Dg Comp di Bruxelles come precondizione per dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale. I 'cavalieri bianchi' dei fondi di private equity "fanno sapere di essere interessati ma non si muovono" notano le fonti interpellate.
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BPVi e Veneto Banca: spunta ipotesi fondi di private equity, riduzione pretese di Bruxelles agevolerebbe soluzione. Viola: fare presto! I commenti di Messina, Patuelli e Gros-Pietro
Mercoledi 31 Maggio 2017 alle 20:27
I fondi di private equity potrebbero essere la soluzione per sciogliere il nodo del salvataggio delle due banche venete, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie citate da Radiocor. La trattativa tra le Autorita' italiane e la Commissione di Bruxelles per la ricapitalizzazione precauzionale dei due istituti si e' arenata sulla richiesta di un intervento preventivo e aggiuntivo di risorse private per oltre un miliardo per poter dare poi il via libera all'intervento pubblico. L'emergere di nuovi attori privati per sostenere le due banche, dopo che l'azionista di maggioranza, il Fondo Atlante, ha dato forfait, potrebbe concretizzarsi se emergesse una soluzione di compromesso, con una richiesta dimezzata rispetto a quella del miliardo
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Penati di Quaestio sgr: per BpVi e Veneto Banca la Bce chiede un nuovo aumento a condizioni non specificate e allo stato non sono pensabili ulteriori investimenti
Martedi 30 Maggio 2017 alle 23:13
"Non si riscontrano allo stato le condizioni per qualsiasi ulteriore investimento nelle vostre banche (Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, ndr) da parte dei fondi da noi gestiti". Questa la conclusione di una missiva (clicca qui per l'originale, ndr) inviata dal presidente di Questio, Alessandro Penati, ai vertici dei due istituti veneti sull'impegno sondato per sottoscrivere un ulteriore aumento di capitale di circa un milardo richiesto dalla Commissione per la Concorrenza della UE per sbloccare la "ricapitalizzazione precauzionale" per 4.7 miliardi almeno a carico dello Stato.
Continua a leggereLunedì in Borsa in evidenza le operazioni societarie della Aedes degli Amenduni e gli effetti negativi dell'agonia di BPVi e Veneto Banca: too big to fall, too big to save?
Lunedi 29 Maggio 2017 alle 23:19
Il cda della società immobiliare Aedes Siiq, in cui tramite il veicolo Augusto spa convivono la famiglia Amenduni (con la Tiepolo srl), la Sator di Matteo Arpe, la famiglia Roveda e anche i Gavio, ha deliberato le fusioni per incorporazione in Aedes Siiq delle controllate Cascina Praga Siinq e Redwood, interamente possedute dal gruppo per attuare il "programma di semplificazione della struttura del gruppo Aedes con l'obiettivo di realizzare una maggiore funzionalità sotto il profilo economico, gestionale e finanziario". Questa è una delle notizie più rilevanti di oggi in Borsa con società vicentine tra i protagonisti. Ma quella che più preoccupa non solo Vicenza ma anche tutta l'Italia della finanza e non solo è l'effetto negativo delle due banche venete, sia pure non quotate, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto banca, sul sistema bancario italiano.
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Per salvare BPVi e Veneto Banca un miliardo da privati? Bruno Zago pronto a cercarlo di nuovo: se il sistema e le due banche lo vogliono sul serio e con "manager all'altezza"
Domenica 28 Maggio 2017 alle 22:36
Giorgio Barbieri sul Il Mattino di Padova e su altri quotidiani locali del gruppo Finegil Repubblica propone un'interessante intervista all'imprenditore trevigiano Bruno Zago, patron del gruppo ProGest, che nel 2016 era a capo a capo dell'associazione dei grandi soci di Veneto Banca e aveva lanciato la sfida per l'aumento di capitale da un miliardo, il cui flop aveva poi portato Atlante a impadronirsi della banca a 10 centesimi ad azione, prima di essere "scoraggiato", diciamo così, a portarla a termine insieme ai componenti della sua cordata da quell'Europa che oggi pretende che siano proprio i "privati" a immettere una cifra simile nelle due ex Popolari venete per consentirne poi la "ricapitalizzazione precauzionale" da parte dello Stato.
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BpVi e Veneto Banca con Viola e Carrus a Bruxelles: dissiperanno i dubbi di Vestager su "ricapitalizzazione precauzionale"?
Martedi 23 Maggio 2017 alle 21:38
Come scrive NordEst Economia è in programma per domani, 24 maggio, a Bruxelles un incontro fra la direzione generale della concorrenza dell'Ue, capeggiata da Margrethe Vestager, il Tesoro, guidata da Pier Carlo Padoan, e i vertici delle banche venete, con gli a.d. della Banca Popolare di Vicenza, Fabrizio Viola, e di Veneto Banca, Cristiano Carrus. Scopo del vertice è fare il punto della situazione sulla richiesta di ricapitalizzazione precauzionale avanzata dai due istituti veneti. Le banche hanno già presentato all'Ue i loro piani di ristrutturazione, che prevedono la fusione fra i due istituti, con una fabbisogno di capitale complessivo stimato in 6,4 miliardi e lo smaltimento di 9,6 miliardi di sofferenze lorde. L'iter per la ricapitalizzazione delle venete, che determinerebbe il controllo dello Stato sulle due banche, è analogo a quello di Mps.
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Fabrizio Viola su BPVi, Veneto Banca e Atlante in attesa dello Stato: apprezzate che io sia solo... l'amministratore "pro tempore"
Martedi 11 Aprile 2017 alle 23:29
Durante la conferenza stampa odierna di ufficializzazione del buon esito della transazione le domande sono state fatte essenzialmente a Fabrizio Viola, Ad della Banca Popolare di Vicenza e presidente del Comitato strategico di Veneto Banca, quindi il vero traghettatore per conto del Fondo Atlante delle due ex Popolari Venete verso un futuro ancora incerto, con Gianni Mion a fare il padre putativo veneto e Lanza e Carrus di sfondo. Tra tutte le domande una riguardava le voci che lo vorrebbero sulla via dell'addio al progetto visto che, provocava la collega che aveva posto questo quesito, l'ex MPS sembrava avesse fatto un bilancio dei suoi primi quattro mesi come se fosse quello di un lavoro considearo finito.
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