La Rai è la Rai
Lunedi 15 Marzo 2010 alle 13:38La Rai è la Rai. Anche se le altre emittenti fossero costrette a tacere, per imposizione o per convenienza la Rai no, è un'altra cosa. E' una Tv speciale la Rai chiamata ad un compito non solo particolare ma anche imparziale e obiettivo. La Rai dovrebbe costituire il punto fermo, un modello insomma nel panorama dell'informazione nazionale. Piegarsi ai venti della politica una sconfitta per una Tv che si autodefinisce servizio pubblico e che proprio per questo si sostiene col contributo dei cittadini. Sorprendente perciò il voto del suo editore, il Parlamento che vieta i programmi di informazione politica proprio quando maggiore è l'esigenza di approfondimento in vista delle scelte elettorali. Un doppio paradosso perché d'un sol colpo si annullano le garanzie della libertà d'espressione simmetrica all'informazione e di squalifica del servizio pubblico degradandolo a puro strumento di propaganda.
Continua a leggereOk ricorso Sky e La7 per talk show. E la Rai?
Sabato 13 Marzo 2010 alle 03:15
L'Agcom annulla norme sui talk show dopo la sentenza Tar che ha accolto il ricorso di Sky e TI-Media (La7 e Mtv)
Dopo la loro bocciatura da parte del Tar, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha annullato le disposizioni sulla par condicio che bloccavano i talk show in periodo elettorale.
Il Tar del Lazio aveva accolto la richiesta di Sky e Telecom Italia Media a favore della sospensione del regolamento, esattamente all'art. 6 comma 2, varato dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che disciplina la par condicio in vista delle Regionali.
Ora è sperabile che anche la Rai ridia video e voce ai suoi talk show azzerati (annozero, Ballarò, Porta a Porta), come si è augurato il Presidente della Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, sen. Sergio Zavoli, che ha dichiarato: "Siamo alle strette e i nodi, a due settimane dalle elezioni, vanno sciolti in fretta. Voglio credere che la Rai, a questo punto, decida di rivedere la scelta di applicare nella versione più restrittiva il Regolamento approvato dalla Commissione di Vigilanza ripristinando i programmi di approfondimento".
Per le informazioni complete cliccare Ansa e Adnkronos
Bettino Craxi, Vittorio Bachelet e la Rai
Sabato 13 Febbraio 2010 alle 22:36
Molti utenti della nostra testata web ci hanno inviato e chiesto di pubblicare il pezzo ripreso dal Blog L'Espresso di oggi e firmato Marco Damilano. Eccolo
A loro immagine
Un mese fa la tv di Stato ha dedicato molte ore di trasmissione ai dieci anni della morte di Bettino Craxi. Lo speciale di Minoli in prima serata su Raidue, la puntata di Porta a Porta con intervista di repertorio di Vespa su Raiuno, il faccia a faccia di Lucia Annunziata con la figlia Stefania su Raitre.
Un ex presidente del Consiglio. Ma anche un latitante condannato per tangenti. Commemorato dalla Rai in prima, seconda, terza serata, di mattina, di pomeriggio. A reti unificate.
Per Vittorio Bachelet, ucciso trent'anni fa dalle Brigate Rosse, un mite eroe della Repubblica, un servitore dello Stato assassinato dai nemici della democrazia sugli scalini dell'università , ricordato ieri dal presidente Napolitano e dal ministro Alfano, la Rai aveva messo in palinsesto una puntata di mezz'ora della rubrica religiosa "A sua immagine", oggi pomeriggio alle 17. Una roba clandestina.
Ore di programmazione in prime time contro pochi minuti in una fascia di basso ascolto. E già questo dà l'idea di quale siano i pesi e le misure in gioco, di come sia possibile manipolare la memoria, di come si fa a dettare l'agenda e imporre i temi e i tempi del dibattito pubblico.
L'incredibile è che questa mattina viale Mazzini ha deciso di annullare perfino quel timido omaggio, il programma già registrato una settimana fa. Motivazione: si sono accorti che c'è un'intervista al figlio di Vittorio, Giovanni Bachelet, che tanti italiani ricordano come il ragazzo che ai funerali del papà chiese perdono per gli assassini e che oggi è un professore universitario di fisica e deputato del Pd.
La sua testimonianza sarebbe una violazione della par condicio pre-elettorale.
Stefania Craxi, deputata del Pdl e sottosegretaria del governo Berlusconi, ha occupato il servizio pubblico in tutte le ore del giorno e della notte presentando il leader del Psi come vittima e martire della giustizia, con totale disprezzo della verità giudiziaria e storica. Giovanni Bachelet, invece, non può avere a disposizione neppure qualche minuto per ricordare il padre, morto in nome di quei valori costituzionali che oggi il governo di cui fa parte Stefania Craxi non perde occasione per calpestare.
Craxi sì, Bachelet no. Questa è l'idea di par condicio dei burocrati della Rai.
A loro immagine.
MARCO DAMILANO - LOST IN POLITICS - blog L'Espresso 13-02-10
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