BPVi e Veneto Banca, i CdA chiedono a Viola e Carrus di verificare disponibilità di Atlante a sottoscrivere un mld di euro di capitale
Sabato 27 Maggio 2017 alle 00:19
Pubblicato il 26 maggio alle 17.17, aggiornato il 7 alle 0.19. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza ha ascoltato la relazione dell'Amministratore Delegato Fabrizio Viola sui recenti incontri con la Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea in merito al processo di autorizzazione della Ricapitalizzazione Precauzionale - funzionale al riassetto della Banca - e con il Ministro dell'Economia e delle Finanze. Il Consiglio ha condiviso la relazione dell'Amministratore Delegato e confermato la validità del piano di ristrutturazione, a suo tempo approvato e sottoposto alle competenti Autorità . L'esecuzione di tale piano è essenziale per il rilancio di due banche funzionali allo sviluppo dell'economia del Nord Est ed il suo successo resta affidato all'avvio nei tempi più rapidi delle azioni previste.
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Cristiano Carrus porta nelle fauci della sdentata BPVi i resti di Veneto Banca: BankItalia dixit. Intanto l'Europa prepara il test "nucleare" del bail-in in Veneto
Martedi 28 Marzo 2017 alle 00:43
Leggiamo e rileggiamo da cronisti, anche se sarebbe pericoloso, ci dicono, le vecchie e le ultime vicende delle due ex Popolari Venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dimenticandoci per un attimo dei loro 206.000 soci, tanto nel passato se ne sono dimenticati in tanti, chi più chi meno, dai gestori ai regolatori fino ai controllori delle due banche. In un passato che oggi sembra lontanissimo, da inizio 2013, gli archivi dei giornali e un po' di auto-immodesta-memoria del nostro, ci ricordano come Banca d'Italia con ogni mezzo proprio e con molti "supporti" esterni (a BankItalia ma non al "sistema" di potere che esprime o che la esprime) spingesse non verso una fusione bilanciata tra i due istituti veneti ma verso la banca unica a trazione Gianni Zonin.
Continua a leggerePubblicizzazione "indennizzo" futuribile a soci "disagiati" BPVi e adesione Fondazione Roi oggetto di un esposto di questo mezzo per possibili pressioni su soci oggetto della Opt: interessate anche magistratura e Consob
Martedi 14 Marzo 2017 alle 10:24
Rendiamo pubblico il contenuto di un esposto inviato via Pec a: presidente del Cda della Banca Popolare di Vicenza; Presidente Quaestio sgr per trasmissione anche a organi Fondo Atlante; Presidente del Governo per trasmissione agli organi di governo e al parlamento; Presidente Consob; Procuratore capo di Vicenza; Associazioni e legali soci BPVi; Sindaco di Vicenza con preghiera di trasmissione alla giunta e al consiglio comunale; Presidente della provincia di Vicenza con preghiera di trasmissione agli organi della Provincia; Presidente della Regione Veneto con preghiera di trasmissione alla giunta; Presidente del consiglio regionale con preghiera di trasmissione al Consiglio regionale; Politici; Soci BPVi; Media. E via stampa a chi non raggiungibile via mail e via fax al presidente Fondazione Roi i cui indirizzi sono ignoti e non forniti dal presidente Ilvo Diamanti.
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BPVi, al sud rimane saldo Paolo Angius. Uomo dell'era Zonin
Martedi 21 Febbraio 2017 alle 09:00
Mentre lo Stato potrebbe essere costretto a un massiccio intervento per capitalizzare le due banche venete (Popolare Vicenza e Veneto Banca) massacrate dalle vecchie gestioni, resta in sella uno dei professionisti scelti da Gianni Zonin per le controllate al Sud. Il presidente di Prestinuova, (100% Popolare Vicenza), è tuttora l’avvocato sardo Paolo Angius, 46 anni. Non è uno dei vecchi «scudieri» dello storico ex presidente della Vicenza. Ma, nell’ultima fase dell'era Zonin, è arrivato fin dentro il consiglio di amministrazione della Popolare, nominato nell’aprile 2013 (in rappresentanza dell’Area Sud).
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Ex Popolari venete, per il Financial Times la ricapitalizzazione vale 5 mld
Mercoledi 15 Febbraio 2017 alle 08:30
Un miliardo al mese. Se fosse vera l’indiscrezione riportata ieri dal Financial Times — e cioè che l’Italia sta negoziando con la Bce una ricapitalizzazione precauzionale da circa 5 miliardi per Veneto Banca e Popolare Vicenza — sarebbe questa la cifra che uscirebbe dal conto, considerando che il fondo Atlante nel giugno scorso ha messo nei due istituti 2,5 miliardi (diventando azionista con quasi il 99%) e ha aggiunto 938 milioni a gennaio «in conto futuro aumento di capitale».
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Ex Popolari venete, BPVi perdite per 1,8 mld, VB 1 mld euro
Lunedi 13 Febbraio 2017 alle 07:46
Lunedì scorso gli uomini della Vigilanza bancaria europea si sono presentati alla sede di via Battaglione Framarin della Banca Popolare di Vicenza per dare inizio a una nuova, inattesa, attività di ispezione. Secondo quanto è trapelato, al centro dell’attività ispettiva ordinata da Francoforte vi sono i finanziamenti correlati, ovvero le cosiddette pratiche «baciate»: finanziamenti erogati in cambio della espressa richiesta di sottoscrizione di quote di capitale della banca.Â
Continua a leggereBond subordinati in calo, Il Sole 24 Ore: BPVi e Veneto Banca ai minimi
Sabato 11 Febbraio 2017 alle 10:22
di Nicola Borzi, da Il Sole 24 Ore
I bond subordinati restano l'indicatore principale per capire cosa pensa il mercato della situazione delle banche in difficoltà . Se si guarda ai valori segnati sui mercati dai titoli quotati, la prognosi resta riservata per Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, i due istituti salvati dal Fondo Atlante che ne è ora proprietario. Anche perché nei giorni scorsi Alessandro Penati, presidente di Quaestio Sgr che gestisce Atlante, azionista unico di Popolare Vicenza e Veneto Banca, non ha escluso in alcune dichiarazioni pubbliche un intervento dello Stato nelle due banche venete. Intervento che potrebbe prendere la forma di una ricapitalizzazione precauzionale di minoranza, coinvolgendo però, come successo a dicembre in Banca Mps, anche i bond subordinati sui quali finirebbe parte dell'onere del "burden sharing". Si tratterebbe in sostanza di una replica, pur con alcune differenze, di quanto avvenuto a fine dicembre con Monte dei Paschi di Siena.
Continua a leggereEx Popolari venete, consuntivo 2016 in forte perdita
Giovedi 9 Febbraio 2017 alle 08:30
Perdita superiore a un miliardo a testa nel consuntivo 2016 delle banche venete alle prese con un piano di fusione legato alla definizione del fabbisogno di capitale in conseguenza delle nuove svalutazioni su crediti: circa 1,5 miliardi in conto ai bilanci passati. Oggi si riunisce il cda della Popolare di Vicenza, domani quello di Veneto Banca per esaminare il consuntivo dell'esercizio passato e lo stato di avanzamento del progetto di integrazione che, come ha detto l'altro giorno Alessandro Penati, presidente di Quaestio, la sgr che gestisce Atlante, può essere eseguito attraverso la ricapitalizzazione precauzionale, sul modello di Mps.
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Quaestio valuta a valore storico il Nav, Net Asset value, del Fondo Atlante al 31 dicembre
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 13:19
Al 31 dicembre 2016 il patrimonio del Fondo Atlante risulta investito in Banca Popolare di Vicenza S.p.A., Veneto Banca S.p.A. e nel fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso denominato "Atlante II". Ai fini della valutazione delle partecipazioni del Fondo, Quaestio Capital Management SGR, non avendo direzione e coordinamento delle banche partecipate, deve basarsi necessariamente su dati oggettivi e di pubblico dominio, deve tener conto delle prospettive di lungo periodo (avendo il Fondo durata quinquennale) e non può fare riferimento a prezzi di mercato in quanto le partecipazioni non sono quotate. Tenuto conto che gli ultimi bilanci disponibili risalgono al 30 giugno 2016, della circostanza che il patrimonio netto delle banche a quella data era significativamente superiore al valore dell'investimento complessivo effettuato, anche considerando l'ultimo versamento in conto futuro aumento di capitale del dicembre 2016, e della breve durata trascorsa dall'effettuazione dell'investimento, la SGR ritiene che non sussistano adeguati elementi per discostarsi da una valutazione al costo storico degli investimenti.
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Transazione e "Situation room" BPVi, Marcello Poli spiega come funziona ai 94.000 soci invitati ad aderire: "la trasparenza è indispensabile a ricostruire la fiducia"
Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 22:00Pubblicato il 20 gennaio alle 17.23. Aggiornato alle 22.00. Bisogna travestirsi da Divino Otelma per azzeccare i numeri delle transazioni andate finora in porto con i 94.000 soci della Banca Popolare di Vicenza chiamati all'appello e alla concreta anche se amara realtà dei 9 euro offerti a fronte, ecco il concreto, dei 10 centesimi di valore, per giunta non ancora liquidizzabile, della azioni BPVi frutto della gestione dell'era Gianni Zonin protrattasi fino a Francesco Iorio, contro i 60 o 62,50 euro spesi per sottoscriverle o acquistarle dal 2007 al 2016. Questo è, infatti, il periodo preso in considerazione da Gianni Mion e Fabrizio Viola (e da Lanza e Carrus per Veneto Banca) col consenso di fatto del fondo Atlante, il nuovo socio di controllo assoluto della banca vicentina e della cugina, ora promessa sposa, montebellunese, ai cui azionisti andrebbe, analogamente a quelli di Vicenza e se lo accetteranno, il 15% del prezzo di acquisto o sottoscrizione delle loro quote, che hanno avuto un range più ampio di variazione a partire da 20 euro fino alla quotazione massima sopra i 40 euro.
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