Nuove piste ciclabili
Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 19:13Comune di Vicenza
Nuove piste ciclabili in viale Crispi e lungo viale Sant'Antonino
Una pista ciclabile su entrambi i lati di viale Crispi grazie al ribasso d'asta risultato dai lavori di asfaltatura della strada. La buona notizia arriva dall'assessore alla mobilità Ennio Tosetto il cui settore mobilità sta elaborando un progetto di manutenzione straordinaria che, ridimensionando la sede stradale del viale, consentirà di recuperare spazio per le due nuove piste ciclabili. Nello stesso intervento sono previsti anche quattro nuovi attraversamenti pedonali. "Con i 20 mila euro risparmiati nell'asfaltatura - commenta l'assessore - daremo più sicurezza ai ciclisti e ai pedoni che percorrono il viale, nell'ottica di accompagnare sempre di più gli interventi stradali con azioni di valorizzazione della mobilità sostenibile".
Conferma questa politica anche l'approvazione, oggi in giunta, del progetto definitivo del terzo stralcio di sistemazione e riqualificazione di strada Sant'Antonino, con la realizzazione di un ultimo tratto di pista ciclabile fino a Ponte Marchese: "Quest'opera del valore complessivo di 428 mila euro - spiega Tosetto - consente di portare a compimento uno dei dieci percorsi di penetrazione dai Comuni contermini ai quartieri di Vicenza che abbiamo indicato anche nel PAT. La pista ciclabile collegherà il territorio di Caldogno a viale Dal Verme. L'anno prossimo ci preoccuperemo anche di questa strada, che non è ancora stata asfaltata perché prima Aim deve occuparsi dei sottoservizi. Dopo quell'intervento la trasformeremo in un vero viale, con alberi, marciapiedi, nuova segnaletica e attraversamenti pedonali sicuri".
Un piano per le piste ciclabili
Mercoledi 21 Ottobre 2009 alle 19:05Provincia di Vicenza
Un piano provinciale delle piste ciclabili per promuovere la mobilità lenta
La mobilità ciclabile come tema strategico per il territorio vicentino. La Provincia ha approvato la realizzazione di un Piano che ha come obiettivo il collegamento di tutte le realtà comunali tramite una rete dedicata alla ciclabilità .
Un piano di programmazione a media e lunga scadenza, che metta in grado le Amministrazioni di pianificare con maggiore efficacia gli interventi e distribuirli in maniera coerente e coordinata sul territorio, tenendo presente sia la necessità di raccordi e completamenti, sia l'esigenza di inserire la rete provinciale in un contesto regionale, nazionale ed europeo per ottimizzarne gli effetti.
Una recente analisi di Arpa Veneto ha messo in luce un Veneto che, quanto a piste ciclabili, è quattro volte sotto il livello della media europea, nonostante in 5 anni le piste a livello regionale siano aumentate del 100 per cento.
La stessa Regione sta cercando da un lato di stendere un piano per il potenziamento della rete ciclabile, dall'altro di finanziare nuovi percorsi. E la Provincia di Vicenza fa la sua parte. Nel programma del corrente mandato amministrativo, iniziato nel 2007, la ciclabilità costituisce un punto in evidenza all'interno dei cosiddetti assi di sviluppi per il quinquennio di governo. E oggi si pensa a un vero e proprio piano di sviluppo strategico. Per valorizzare e potenziare una rete che i cittadini potrebbero utilizzare non solo per gli spostamenti quotidiani, ma anche per riscoprire le bellezze naturalistiche del territorio e visitare i beni culturali attraverso percorsi adatti alle due ruote, attirando nel nostro territorio quel turismo alternativo in espansione in Europa e che prevede tour culturali attraverso le reti ciclabili. Senza dimenticare i benefici per l'ambiente derivanti da un maggiore utilizzo delle ciclabili al posto dei veicoli a motore, con riduzione dell'inquinamento e salvaguardia delle fonti energetiche tradizionali.
" Abbiamo preso atto di un'esigenza del territorio- spiega l'Assessore alla Viabilità Costantino Toniolo- considerando anche che la politica della cosiddetta mobilità lenta ha portato benefici in molti Paesi alle prese con l'inquinamento e il traffico soprattutto all'interno dei complessi urbani. Certo c'è da lavorarci. Le piste ciclabili vanno costruite e potenziate, ma parallelamente va creata una cultura della bicicletta come mezzo di trasporto alternativo. Anche in questo caso quindi ci vogliono azioni integrate e durevoli nel tempo. Penso comunque che soprattutto nella nostra realtà provinciale, fatta di tanti comuni e quindi centri abitati che distano pochi chilometri l'uno dall'altro, non possa che essere interessante realizzare una rete globale di piste ciclabili".
Il Piano Provinciale delle Piste Ciclabili si prefigge di mappare la geografia dell'attuale ciclabilità in modo da programmare i raccordi fra le diverse piste e verificare quali zone sono carenti, agevolando la pianificazione degli interventi per i prossimi anni evitando sprechi di risorse o interventi multipli in un'unica zona.
A proposito, poi, della situazione dei comuni vicentini, è la stessa indagine Arpa a fare numeri e confronti: i maggiori miglioramenti sono stati registrati ad Arzignano, il trend è generalmente in crescita, anche se i margini di miglioramento sono ancora amplissimi. Con un fenomeno interessante: il boom di vendita delle biciclette registrato in occasione degli incentivi per l'acquisto delle due ruote, che stabilivano il 30 per cento di sconto sui prezzi di acquisto. Insomma non sembra che i Vicentini si tirino indietro quando si tratta di pedalare, purchè si creino le condizioni per farlo.
"Mi sento di sostenere l'utilizzo della bicicletta - afferma Toniolo- ma sono consapevole che questo comporti da parte degli Enti l'obbligo di garantire la sicurezza della circolazione con adeguate infrastrutture. E' un processo graduale certo. Dobbiamo fare letteralmente i conti con i bilanci e con la destinazione delle risorse. Credo che un piano, anche in questo senso, possa indicare però un impegno e degli obiettivi concreti da perseguire anche a medio e lungo termine. A questo proposito l'interesse dei Comuni è forte e significativo".
E proprio insieme ai Comuni la Provincia vuole portare avanti la sua idea di un piano strategico, a partire da una serie di accordi e iniziative già in essere, come, ad esempio, l'anello delle risorgive che comprende ben 16 amministrazioni comunali, il tratto vicentino della Treviso-Ostiglia, il percorso lungo il Bacchiglione e quello lungo il Brenta, la pista di collegamento tra Schio e Vicenza, la pista da Recoaro a Montebello e molti altri. Sono solo esempi di un elenco molto lungo, che dimostra l'attenzione dei Comuni vicentini alla mobilità alternativa, in un'ottica di riqualificazione globale del territorio.
Continua a leggereComitato vittime del tram
Domenica 18 Ottobre 2009 alle 14:42ADICO
Un comitato per raccogliere "le vittime della rotaia del tram". Guido Cecchinato è il figlio di Benito, l'uomo di 76 anni che il 23 settembre verso le 11 del mattino, si è incastrato con la ruota della sua bici elettrica all'interno della feritoia della rotaia, in zona Carpenedo, di fronte alla Coop, finendo a terra. Ieri mattina il figlio si è presentato dal legale dell'Adico Patrizia Tagliapietra, che seguirà la sua pratica e sporgerà denuncia al Comune chiedendo risarcimento danni. L'uomo nella caduta, si è completamente rotto il setto nasale, attualmente non riesce a piegare un piede oltre ad essere pieno di escoriazioni non ancora guarite. Per rimettersi ci vorrà ancora del tempo, il decorso non sarà breve. Il figlio è deciso ad andare fino in fondo, per accertare le responsabilità di quanto accaduto. Ieri ha consegnato i primi referti medici all'avvocato. "La mia intenzione - spiega - è quella di creare un comitato che raggruppi chi ha avuto gli stessi problemi a causa della rotaia, per non disperdere le cause. Unendosi, si può certamente avere più forza e voce in capitolo. Anche perché - prosegue - le incongruenze sono molte. Pmv dice di aver distribuito e stampato 60mila volantini, ma non è certo un deterrente sufficiente. Così come non bastano i cartelli che segnalano il pericolo". Prosegue: "Lo spazio tra la rotaia e il marciapiede o la fermata rialzata, in alcuni tratti è davvero minimale e le biciclette lungo il tragitto sono costrette ad attraversare la piattaforma, esponendosi al rischio di cadere e farsi male" Chiarisce:"Il maggior gap inoltre, è la mancanza di pista ciclabile lungo via San Donà e non solo. Come farà la gente che gira in bici? L'intento non è certo quello di contrastare il tram, che oramai è un dato di fatto, ma mettere le persone in sicurezza, questo sì. E solo chi realizza il tram può sapere come fare". A breve sarà aperto un blog e non appena formato ufficialmente, il nuovo comitato andrà in piazza con un banchetto, per far sapere che chi è caduto, ha qualcuno a cui rivolgersi. La struttura logistica sarà fornita dall'Adico. "Stanti i fatti - spiega il presidente Carlo Garofolini - le cadute sono destinate ad aumentare, ecco perché far fronte contro il Comune unendo le forze. La mancanza di piste ciclabili adeguate in alcune strade è una grossa lacuna, senza contare che il problema si presenta anche per i ciclomotori: nonostante le ruote siano più grosse, perdere il controllo del motorino o dello scooter è facilissimo, specialmente con il suolo bagnato". La denuncia al Comune arriverà a breve e si aggiungerà a quelle già esistenti. Le prime cadute, sono avvenute in via Triestina. In via San Donà un ragazzino di 14 anni è rimasto gravemente ferito, qualche giorno fa una signora per scansare un mezzo degli operai che lavoravano al marciapiede, è volata dalla bici.
Continua a leggereMattinata ecologica in Riviera Berica
Giovedi 8 Ottobre 2009 alle 17:44Comune di Vicenza
Riviera Berica, una mattinata ecologica per ripulire la pista ciclabile "Casarotto"
Una mattinata ecologica per ripulire la pista ciclabile "Casarotto" della Riviera Berica. È quanto propongono per sabato mattina 10 ottobre il Comune di Vicenza, il gruppo spontaneo per la valorizzazione della stessa pista e alcune associazioni locali.
Munito di guanti da giardino e borsette di plastica per la raccolta di lattine e rifiuti vari (per il vetro verranno predisposti appositi contenitori), chiunque voglia collaborare a rendere più accogliente e gradevole il percorso ciclabile potrà farsi trovare a partire dalle 9 in uno dei cinque tratti in cui è stata suddivisa la pista: da porta Monte fino a Campedello (banca), da Campedello fino a via Sardegna, da via Sardegna a via Cipro (casa materna), da via Cipro fino ai ponti di Debba e da Debba alla strada per San Pietro Intrigogna, dove ci si concentrerà in particolare nella pulizia dei bordi e dei fossi.
La mattinata ecologica si concluderà verso le 11.30 al centro civico "Fogazzaro" di viale Riviera Berica 631, dove è stata allestita anche una mostra fotografica su temi naturalistici e ambientali.