1) Situazione dei processi in sede penale. A Roma (Veneto Banca) venerdì 8 u.s. sono state sollevate eccezioni sulla competenza. Inoltre verrà riformulato il capo di imputazione verso Flavio Trinca. La prossima udienza sarà il 27 marzo, dove sapremo se verrà riconfermata la responsabilità civile di Banca Intesa Sanpaolo. A Vicenza (BPVi) si attende l'udienza del 21 aprile p.v. per l'unificazione del filone sollevato da Banca d'talia sulle irregolarità dell'aumento di capitale del 2013/2014 con il filone relativo ai capi di imputazione: ostacolo all'attività di vigilanza, aggiotaggio e falso in prospetto.
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La presente comunicazione è inviata alla dirigenza di Banca Intesa - San Paolo ed ai Commissari Liquidatori di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. E' anche inviata per conoscenza al Governatore della Regione Veneto Luca Zaia, al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti, al sottosegretario all'economia Pier Paolo Baretta. Già da mesi abbiamo fatto presente la difficile condizione in cui si trovano migliaia di risparmiatori che sono, loro malgrado, diventati clienti di Banca Intesa San Paolo e di tanti altri che invece sono transitati alla gestione della Liquidazione Coatta Amministrativa di Banca Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.
Mentre l'opertivita del Fondo per le vittime dei reati finanziari è prevista entro il primo semestre le sia pur contraddittorie recenti decisioni dei GIP di Vicenza e Roma aprono prospettive sulla responsabilità delle due popolari in LCA e, in parte, anche su BancaIntesa Sanpaolo chiamata almeno a Roma a rispondere dei danni procurati da Veneto Banca. Banca Intesa Sanpaolo procede ignorando le esigenze del territorio ed il contesto criminale nel quale si sono bruciati i risparmi di generazione di veneti.
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Ritenendo che il passaggio dei crediti deteriorati delle ex popolari venete alla SGA, debba prevedere la messa in sicurezza anche e sopratutto delle micro imprese o medie imprese al di sotto dei 10 milioni di euro di ricavi, rimaste vittime della colossale truffa delle ex Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, ci siamo attivati con delle proposte atte a evitare un rischio progressivo e incontrollato di un disastro economico irreversibile. In allegato pubblichiamo la mail appena inviatada Patrizio Miatello per l'associazione Ezzelino III da Onara al sottogretrario all'Economia Pier Paolo Baretta, al presidente della Commissione Parlamentare Banche Pier Ferdinando Casini e al presidente Regione Veneto Luca Zaia.
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"Non c'è nessuna ipotesi di licenziamento". Questa la linea del Governo e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, ribadita dal sottosegretario Pier Paolo Baretta nel corso dell'incontro con i delegati sindacali delle ex-banche popolari venete, che si è svolto nel pomeriggio di ieri nella sede di via XX Settembre a Roma. A chiedere di avviare un tavolo di confronto sulla questione occupazionale sono state le sigle dei maggiori sindacati confederali (Fisac Cgil, First Cisl, Uilca) e di alcuni sindacati autonomi (Fabi e Unisin), preoccupate per il futuro di circa 800 lavoratori.
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Oggi, come previsto, si è tenuto un incontro presso il MEF tra le associazioni consumatori Associazioni e relativi Rappresentanti presenti per accredito e il Sottosegretario Pier Paolo Baretta per una prima valutazione sui criteri da adottare per dare corpo alla norma stabilità nella legge di bilancio approvata per ristorare i risparmiatori delle ex banche popolari Venete e le altre banche che sono state oggetto della crisi ormai nota. I temi trattati riguardano i criteri di accesso e priorità al fondo previsto, criteri di erogazione e l'entità delle somme.
Criteri di accesso, modalità di erogazione ed entità dei rimborsi del Fondo di ristoro per le vittime dei reati bancari. Sono stati questi i temi al centro dell'incontro, che si è svolto nel pomeriggio di oggi 17 gennaio presso la sede del Ministero dell'Economia e delle Finanze, tra il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta e i rappresentanti delle associazioni "Unite per il Fondo", un coordinamento al quale aderiscono Adiconsum, Adusbef, Adoc, Casa del Consumatore, Codacons, Ezzelino da Onara, Federconsumatori Veneto, Lega Consumatori e Unione Nazionale Consumatori.
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Passa da 50 a 100 milioni la dotazione del fondo di ristoro per i risparmiatori delle ex-banche popolari venete (Veneto Banca e Banca Popolare Vicenza) e delle quattro banche poste in liquidazione (CariChieti, BancaEtruria, CariFerrara e Banca Marche) che sono stati vittime di un danno "ingiusto". Il riconoscimento del danno potrà arrivare anche attraverso il ricorso alla Camera arbitrale dell'Anac, l'Autorità anticorruzione. È quanto prevede un emendamento approvato nella notte dalla V Commissione della Camera dei Deputati, sul quale forte è stato l'impegno del sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta.
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"Il sottosegretario Pier Paolo Baretta si dice stupito dai giudizi negativi sulla soluzione adottata da governo e maggioranza per risarcire i risparmiatori delle banche venete; l'istituzione di un micro-fondo di appena 25 milioni di euro per due anni sarebbe infatti per Baretta solo un punto di partenza, visto che "potrà essere rifinanziato in qualsiasi momento". Ma quando e per quale valore nessuno lo sa. Il Governo insomma si limita a concedere la scarpa sinistra.... promettendo la destra, dopo le elezioni. Ma è certo che finchè non cambierà la maggioranza politica che governa questo paese, le speranze che il fondo venga integrato e reso accessibile sono pari a zero", afferma il Senatore Enrico Cappelletti del Movimento 5 Stelle.
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