Immigrazione, Zaia: il multiculturalismo ha fallito
Martedi 26 Ottobre 2010 alle 18:52Luca Zaia, Regione Veneto - "Come sempre le parole del Papa sono parole sagge e lungimiranti. Chi decide di vivere sul nostro territorio deve anche conoscerne le leggi, i valori, la cultura, la lingua, la fede e rispettarli. Nascondere o mettere da parte la propria identità e la propria storia - come qualcuno vorrebbe - per dialogare con le comunità di immigrati nel nostro Paese servirebbe soltanto ad alimentare le ingiustizie e ad allontanare ogni possibilità di confronto".
Così il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta le parole di Papa Benedetto XVI sull'immigrazione.
Protezione civile vicentina dal papa
Sabato 6 Marzo 2010 alle 09:15
La Protezione Civile vicentina in Udienza Speciale da Papa Benedetto XVI
La Provincia ha chiamato a raccolta la Protezione Civile per oggi, 6 marzo. Niente emergenze però, stavolta, ma un incontro con il Santo Padre Benedetto XVI, che ha fissato una Udienza speciale con i volontari di protezione civile che si sono impegnati per far fronte al sisma in Abruzzo.
L'invito è arrivato direttamente da Guido Bertolaso, Capo Dipartimento della Protezione Civile, che ha chiesto e ottenuto un incontro del Pontefice con una rappresentanza del Servizio Nazionale di Protezione Civile. All'appuntamento nella Sala Paolo VI durante il mattino di sabato seguirà nel pomeriggio la Santa Messa che verrà celebrata nella Basilica di S. Pietro da Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri.
Su indicazioni della Regione Veneto, Vicenza è presente con 40 volontari accompagnati del responsabile del Servizio Protezione Civile della Provincia Graziano Salvadore.
"Una piccola rappresentanza - ha sottolineato l'Assessore Provinciale alla Protezione Civile Marcello Spigolon - se pensiamo che i volontari vicentini impegnati in Abruzzo sono stati oltre un migliaio, ma un significativo riconoscimento da parte del Pontefice all'impegno e alla solidarietà di tante persone che senza tanto pensarci su hanno lasciato famiglia e lavoro per dedicarsi a chi aveva bisogno di sostegno immediato. La gestione del dopo-terremoto in Abruzzo è stata un esempio di efficienza e concretezza, tanto che da tutto il mondo ci hanno osservati e apprezzati. Ma mai si sarebbe raggiunto un simile risultato senza l'apporto fondamentale dei volontari di Protezione Civile. E in questo, lo dico con orgoglio, Vicenza è sempre in prima fila."
La presenza in Abruzzo di volontari vicentini è fatta, in effetti, di numeri importanti. Un migliaio, si è detto, le persone coinvolte, tra gli alpini che si sono organizzati a livello nazionale e i 670 volontari coordinati dalla Provincia di Vicenza. Questi ultimi, in particolare, sono stati suddivisi in gruppi in modo da garantire l'attività per 36 settimane consecutive ed un totale di 1.300 presenze, per cui più di qualcuno è tornato più volte a l'Aquila a portare il suo aiuto. A costoro va aggiunto il Coordinamento delle Associazioni Volontarie che, affiancato da un altro centinaio di volontari, da Vicenza ha gestito la logistica, le partenze delle 36 colonne settimanali, le raccolte di beni di prima necessità , il supporto ai volontari "sul campo". "In più di qualche occasione -sottolinea Spigolon- il Coordinamento ha anche anticipato risorse finanziarie indispensabili per garantire la celerità degli interventi. Possiamo di certo dire che sia stato la vera spina dorsale delle operazioni in Abruzzo."
Il personale del Servizio Protezione Civile della Provincia, dal canto suo, dopo un primo impegno in prima persona in Abruzzo per verificare le esigenze e valutare il "terreno di lavoro", ha svolto un'attività di coordinamento delle 66 organizzazioni di volontariato coinvolte nell'operazione, con costanti verifiche sulle disponibilità per le partenze e la selezione delle risorse umane e strumentali da inviare. A emergenza conclusa, si è anche occupato della chiusura dei campi.
"Il Santo Padre ci è stato vicino da subito -conclude Graziano Salvadore- il 6 aprile dello scorso anno era in Abruzzo in mezzo a noi, nei campi di accoglienza, a portare conforto agli abruzzesi e sostegno ai volontari. In quell'occasione abbiamo preferito che fossero le persone colpite dal sisma ad avvicinarlo, di certo più bisognose di noi di sentire la Sua presenza. Sabato invece sarà il nostro momento e non nego che tra i volontari c'è tanta emozione, oltre che la gioia di vedere riconosciuto il proprio impegno".
Del. Protezione e Assessore domani dal Papa
Venerdi 5 Marzo 2010 alle 20:42Regione Veneto  Â
Protezione civile: domani Assessore con delegazione di volontari dal Papa a Roma
L'assessore regionale alla Protezione Civile e una delegazione di volontari del Veneto saranno ricevuti domani dal Papa nella Sala "Paolo VI" del Vaticano.
L'incontro, che avverrà a mezzogiorno, prevede i saluti del Capo del dipartimento nazionale della Protezione Civile, del Santo Padre e dei rappresentanti delle organizzazioni di volontariato che hanno prestato la loro opera di assistenza durante l'emergenza del sisma che ha colpito l'Abruzzo.
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Appello del Papa: deponete tutte le armi
Venerdi 1 Gennaio 2010 alle 17:22Redazione di VicenzaPiù Â
''La Pace comincia dal rispetto''
Papa Benedetto XVI nell'omelia della messa, che ha celebrato stamattina a San Pietro per la solennità di Maria Madre di Dio e per la 43/ma Giornata mondiale della pace e a cui hanno partecipato, fra gli altri, gli ambasciatori di tutti i Paesi rappresentati presso la Santa Sede, ha detto che la pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalità , la sua lingua, la sua religione".
Benedetto XVI ha sottolineato lo stretto nesso tra la fede in Dio e il rispetto per l'altro, specie se "segnato dalla durezza della vita", e per l'ambiente. "Solo se abbiamo Dio nel cuore - ha detto Benedetto XVI - siamo in grado di cogliere nel volto dell'altro un fratello in umanità , non un mezzo ma un fine, non un rivale o un nemico, ma un altro me stesso, una sfaccettatura dell'infinito mistero dell'essere umano. ... "La nostra percezione di Dio, e in particolare dei nostri simili - ha continuato -, dipende essenzialmente dalla presenza in noi dello spirito di Dio". "Il volto di Dio'' - ha detto il Papa - ... puo' rendere sensibile un 'cuore vuoto' e 'svelare' anche il volto degli uomini" ... "benché a volte proprio il volto umano, segnato dalla durezza della vita e dal male, possa risultare difficile da apprezzare e da accogliere come Epifania di Dio ... Per riconoscerci e rispettarci quali realmente siamo, cioè fratelli, abbiamo bisogno di riferirci al volto di un Padre comune, che tutti ci ama, malgrado i nostri limiti e i nostri errori".
Il pontefice ha indicato come esempio da seguire quello dei bambini a contatto con coetanei di altre nazionalità e che "suscitano in noi la tenerezza e la gioia per un'innocenza e una fratellanza che ci appaiono evidenti: malgrado le loro differenze, piangono e ridono nello stesso modo, hanno gli stessi bisogni, comunicano spontaneamente, giocano insieme... E' grande perciò - ha concluso il pontefice - la responsabilità di quanti, con false giustificazioni della guerra e della violenza" attentano ai loro sorrisi e avvelenano i loro cuori.
Appello a i gruppi armati per fermare ogni violenza
Benedetto XVI, nel primo giorno dell'anno, ha rivolto all'Angelus del primo dell'anno in piazza San Pietro un accorato appello, affidato alla "intercessione della Santissima Madre di Dio" e interrotto spesso da lunghi applausi, "a quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo... A tutti e ciascuno dico, fermatevi, riflettete e abbandonate la via della violenza! Sul momento questo passo potrà sembrarvi impossibile ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà , e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata''.
Augurio speciale a presidente Napolitano
Dopo l'Angelus, rivolto al presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, papa Benedetto XVI ha detto: "'A lui, alle altre autorità dello Stato e all'intero popolo italiano formulo ogni miglior auspicio per l'anno appena iniziato".
E' degrado dell'uomo distruggere l'ambiente
''Se l'uomo si degrada, si degrada l' ambiente in cui vive'', ha anche ammonito papa Benedetto XVI che così ha continuato: "C'e' un nesso strettissimo tra il rispetto dell'uomo e la salvaguardia del creato... Se la cultura tende verso un nichilismo, se non teorico, pratico la natura non potrà non pagarne le conseguenze''.
Napolitano ha condiviso l'approccio etico del Papa sul clima nel messaggio inviato al Pontefice: "Il suo costante appello alla dimensione etica delle decisioni umane, già posto con forza nell'Enciclica 'Caritas in Veritate', ci esorta ad un approccio morale, che non posso che condividere, verso le questioni che riguardano l'ambiente e lo sviluppo, affinché prevalgano atteggiamenti lungimiranti, ma soprattutto responsabili, nell'interesse delle generazioni future ... E' di allarmante attualità il legame fra la difesa della pace e il rispetto dell'ecosistema".
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