La Minetti rinnova con il nutrizionista Casadio
Mercoledi 2 Settembre 2009 alle 17:38Ufficio Stampa Minetti, 2 settembre 2009
Sarà ancora il dr. Carlo Casadio a seguire l'alimentazione delle giocatrici della Minetti Vicenza e del suo settore giovanile. Per il quarto anno consecutivo la società biancorossa si affida al medico nutrizionista ravennate, già consulente alimentare in ambito sportivo di squadre di calcio tra le quali Benfica e Lokomotiv Mosca, di diversi club pallavolistici maschili e femminili e anche di singoli atleti come la beacher italiana Daniela Gattelli.
Il dr. Casadio, membro dell'Associazione Medici Italiani Volley e delle principali associazioni nazionali di dietologia, ha concluso oggi il primo giro di visite con le giocatrici biancorosse e nei prossimi giorni consegnerà a ciascuna atleta una scheda con un regime alimentare personalizzato.
"Mi fa piacere proseguire questa collaborazione, in particolare per l'attenzione che la Minetti ha sempre dedicato alle giovani, un aspetto che mi sta molto a cuore - spiega il dr. Casadio -. Quest'anno oltre a restare costantemente in contatto con le giocatrici ho intenzione di programmare degli incontri con i genitori delle ragazze del settore giovanile per parlare di educazione alimentare a 360 gradi. Nella pallavolo negli ultimi anni la figura del nutrizionista è un po' passata di moda, ma non per questo la sua funzione è oggi meno importante. Come dico alle giocatrici, l'alimentazione deve essere un piacere collegato alla salute e spero che anche le nuove arrivate acquisiscano subito questa mentalità , magari con l'aiuto delle atlete con cui ho già lavorato negli anni scorsi e che mi hanno dato grandi soddisfazioni. Le visite di questi giorni? Sono andate bene, le ragazze ormai sono educate e sanno gestirsi al meglio anche durante l'estate".
Continua a leggere
La crisi, mannaia sullo sport vicentino
Mercoledi 26 Agosto 2009 alle 12:23E' notoria, infatti, la storicamente scarsa attenzione delle aziende vicentine a promuovere il proprio marchio con azioni basate sul marketing e sulla comunicazione, abituate come erano, le più grandi e note a parte (Marzotto, Diesel, Arc Linea, Dainese, per citarne alcune) a promuoversi con la il basso costo dei propri prodotti, spesso senza una specifica identità in quanto nati da lavorazioni effettuate per conto terzi, i detentori dei marchi e del relativo maggiore valore aggiunto.
Anni fa, a cominciare del mondo orafo locale (noto per il catename), di fronte al mercato globale e alla concorrenza di paesi (asiatici, arabi e indiani) che nel prezzo erano imbattibili, il mondo produttivo locale ha spesso risposto con la famigerata delocalizzazione a caccia di costi del lavoro bassi e poche volte con un approccio al marketing qualificando i suoi prodotti con la qualità e il marchio. Continua a leggere