Archivio per tag: Microcredito

Una storia esemplare

Sabato 10 Aprile 2010 alle 02:38
Caritas Diocesana Vicentina, Microcredito    

 

Ci aveva impiegato poco O., che veneto non è, a farsi contagiare dall'aspirazione di "mettersi in proprio". O. era salito al Nord da ragazzo, per studiare a Milano. Trasferitosi in Veneto nel 1994 aveva fatto il salto: da dipendente a imprenditore artigiano. «Ho affittato un capannone fuori Vicenza, acquistato i macchinari necessari e ho iniziato a fare quello che avevo appreso da operaio», racconta. «Per sei anni le cose sono andate bene. Le commesse erano tali da dover costituire una società con altre persone e siamo arrivati ad avere anche 12 dipendenti. Tirando la cinghia e lavorando sodo anche i sabati, io e mia moglie ci siamo comperati il primo appartamento».
Poi sono iniziati i problemi: le due aziende più importanti, per cui la ditta di cui era socio lavorava da terzista, fra il 2000 e il 2004 delocalizzano le produzioni nell'Europa dell'Est e un paio d'anni un altro committente fallisce, comportando il mancato pagamento di lavori correttamente onorati. Le ripercussioni sull'azienda sono pesanti: la drastica riduzione delle commesse costringe prima la piccola società a dimezzare il personale e successivamente i soci a inventarsi nuove strade per reperire la fonte di reddito.
O. riprende l'attività come artigiano, riadattando l'impresa a misura familiare, e coadiuvato dai lavoratori "in casa" recupera un sufficiente giro d'affari tale da consentire una dotazione adeguata per la sua piccola ditta e soprattutto il sostentamento della vita familiare. Dalle banche ha bisogno solo di anticipare l'importo delle fatture per la gestione finanziaria ordinaria. Ma per un debito non onorato della vecchia azienda, di cui lui non era più socio ma ancora garante presso le banche fa precipitare la situazione, la banca revoca gli affidamenti. Questo gli crea grosse difficoltà e l'impresa, ora diventata a misura familiare, non è più in condizioni di operare.
È proprio in questo momento, non vedendo via d'uscita e non avendo competenze di tipo amministrativo-gestionale ma unicamente capacità tecniche, che O. manifesta la sua difficoltà familiare ad una persona che opera all'interno della parrocchia dove anche lui svolge da tempo attività di volontario. Il suggerimento quindi di rivolgersi alla Caritas Diocesana. Grazie al competente lavoro svolto da alcuni volontari del servizio Microcredito è stata possibile un'articolata attività di ascolto, accompagnamento e orientamento, che, a partire dall'analisi della situazione e attraverso un'azione di rete con i soggetti ed enti coinvolti a vario titolo, ha permesso di costruire un percorso di uscita e quindi di riprendere l'attività.
Il colpo di grazia lo dà successivamente la crisi economica: «Dopo aver ripreso avevo tre dipendenti, più mia moglie ancora in ditta e si riusciva comunque a tirare avanti. Ma a giugno del 2009 l'azienda per la quale lavoravo ha iniziato a ridurre la produzione e le commesse».
Per la piccola azienda dell'artigiano è il tracollo: deve concordare con l'Ente bilaterale dell'artigianato veneto la cassa integrazione per i tre dipendenti rimasti. «Ho svenduto i macchinari per recuperare qualche denaro. Ho rischiato di farmi prendere dal panico. Non dormivo più la notte: che ne sarebbe stata della mia vita e di quella dei miei cari?».
Per sbarcare il lunario O. ha fatto per qualche mese lavori saltuari. «Prendevo 800 euro al mese dai quali dovevo togliere le spese per la benzina», confessa. Poche settimane fa, O. ha dovuto sottoporsi a un delicato intervento chirurgico.
Ora, a 60 anni e permanendo l'incertezza sul futuro familiare, abitativo e lavorativo, O. è cosciente del fatto che il percorso della famiglia-impresa ha bisogno di ulteriori passaggi. «Oggi, se non altro, dormo più serenamente, perché so che posso contare su un adeguato e competente accompagnamento per un opportuno confronto prima di effettuare le scelte che si porranno necessariamente nel prossimo futuro», dice O. ringraziando la Caritas e i volontari che si sono presi cura di lui.

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Sportello microimprese, una risposta Caritas

Mercoledi 7 Aprile 2010 alle 19:10

Caritas diocesana vicentina   

 

MicrocreditoSportello microimprese per Imprese familiari in difficoltà
Dalla Caritas uno spazio di prossimità specifico
Lo Sportello Microimprese nasce dall'emergere di un bisogno che da tempo interpella la Caritas diocesana. Realizzato in collaborazione con gli Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Vicenza e di Bassano del Grappa, vedrà volontari preparati e professionalmente esperti a disposizione per attività di informazione ed accompagnamento alle microimprese a conduzione familiare in difficoltà.

Tutti i giovedì dalle 19,00 alle 20,00 presso la sede Caritas in contrà Torretti 38 a Vicenza.

Apre i battenti giovedì 8 aprile a Vicenza un nuovo servizio della Caritas Vicentina, lo Sportello Microimprese, destinato a dare informazioni e accompagnamento alle piccole imprese familiari in difficoltà economica.
Un servizio che parte da molto lontano: era infatti il gennaio 2006 quando la Caritas Vicentina avviò una serie di sportelli di "Microcredito Etico-Sociale a favore delle famiglie in difficoltà economica temporanea".

E già nei primi due anni di attività gli operatori volontari segnalavano spesso l'evidenziarsi di difficoltà economiche in famiglie dove il reddito proveniva da piccole attività imprenditoriali "domestiche".

In altre parole, l'unica medaglia "famiglia" si caratterizzava nelle due facce: la microimpresa familiare e il nucleo parentale. Fu allora spontaneo chiedersi se fosse possibile aiutare la famiglia in difficoltà economica senza entrare nelle problematiche della piccola impresa.

Don Antonio SandonàLasciandosi interpellare da questo bisogno, peraltro tipico del nostro territorio, a fine 2007 in Caritas si è costituito un gruppo di lavoro, nel quale esperti ne tentavano una lettura anzitutto ascoltando associazioni di categoria e professionisti dedicati, giungendo dopo due anni alla conclusione che vi era la necessità di attivare un servizio di prossimità per queste famiglie-imprese.

"Infatti spesso di fronte alle difficoltà la famiglia-impresa non riesce a trovare la via d'uscita. Se mancano ovviamente le risorse per affidarsi al professionista competente si aggiunge l'effetto vergogna, patito come famiglia, giungendo così a scelte che aggravano ulteriormente la situazione, anziché risolverla" spiega il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà, che aggiunge: "Peraltro anche il triste e recente fenomeno dell'estrema disperazione di imprenditori del Nordest è ulteriore e drammatico sintomo della solitudine di tanti uomini e donne, solitudine che arriva ad implodere in drammatiche crisi esistenziali, dove l'aspetto economico è solo una delle componenti distruttive".

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di VicenzaCaritas, mossa dall'urgenza di non lasciar sole queste famiglie e grazie alla positiva sinergia con l'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza e di Bassano del Grappa - avviata nel 2009 - ha costituito così un gruppo di coordinamento che ha elaborato lo Sportello Microimprese, il suo Regolamento interno e l'avvio del Corso di formazione specifico al servizio.
 

E' con queste premesse che giovedì 8 aprile apre la sua attività di accompagnamento e informazione lo Sportello Microimprese, dove i 25 professionisti volontari, che hanno partecipato al Corso di Formazione, saranno a disposizione per fornire informazioni e consulenza a persone titolari di piccole e piccolissime realtà imprenditoriali in difficoltà, il cui stato di dissesto coinvolge la persona stessa e/o la sua famiglia e che, per motivi culturali, sociali ed economici, non accedono ai normali servizi di consulenza.

 

Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bassano del GrappaLo Sportello sarà aperto a giovedì alterni dalle ore 19,00 alle ore 20,00 presso la sede della Caritas Diocesana in contrà Torretti 38 a Vicenza (per informazioni e appuntamento: 0444 304986, 349 6561391).
Queste le iniziali date di apertura (1° e 3° giovedì di ogni mese): 8 e 22 aprile; 6 e 20 maggio; 3 e 17 giugno; dopo un periodo iniziale di monitoraggio si valituterà se passare alla cadenza settimanale delle aperture.
"Dal nostro osservatorio, temiamo che il bisogno sarà notevole. Riteniamo molto importante questa attività di volontariato che accompagni i piccoli imprenditori in difficoltà a superare l'isolamento e che li guidi alla conoscenza e delle ferree regole dell'economia, conoscerle significa infatti evitare di finire nella spirale del disagio" sottolinea Athos Santolin, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Vicenza.
Aggiunge Amedeo Busnardo, presidente dell'Ordine Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Bassano del Grappa: "Siamo orgogliosi di aver potuto contribuire all'avvio dello Sportello: i nostri colleghi hanno saputo dimostrare spirito di volontariato e disponibilità, diventando parti attive nei confronti di soggetti deboli che altrimenti sarebbero stati abbandonati a loro stessi. Ci auguriamo che nel futuro lo Sportello possa essere aperto anche con una sede in Bassano del Grappa".
"Credo che, come avvenuto per gli sportelli rivolti alle famiglie che alle spalle avevano un lavoro dipendente o per altri Sportelli Specifici, lo Sportello Microimprese- spiega ancora il direttore della Caritas diocesana don Giovanni Sandonà - possa essere uno spazio di ascolto e di prossimità competente e capace di alleviare la sofferenza di alcune persone e famiglie. Ovviamente l'auspicio è che il bisogno non sia così diffuso, come invece l'analisi e i recenti accadimenti sembrano manifestare"

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Categorie: Famiglia

Alla Caritas anche ex manager e madri sole

Domenica 15 Novembre 2009 alle 15:22
Redazione VicenzaPiù   

 

Crescono i vicentini che chiedono aiuto per bollette, affitti e piccoli prestiti.
Don Sandonà: "La crisi non è passata"

 

Don Giovanni SandonàUn rapporto fatto per conto della Caritas vicentina sulle circa 1000 persone che dal 2006 al 2008 hanno bussato ai 13 sportelli del Microcredito della Caritas in cerca di un prestito evidenzia che sono in maggioranza italiani, sposati e con figli, con un impiego ma con una grande fatica a pagare bollette e affitto.
Per il 2010 sarà peggio. Gli stranieri sono il 41,7%, contro il 58,4% degli italiani, vicentini, cioè, in prevalenza tra i 40 e i 49 anni, anche se cresce la percentuale di giovani sotto i 40.

Per metà (48,7% ) hanno un impiego fisso, ma, per tante cause, si trovano in una situazione critica, come anche laureati passati in poco tempo da redditi di migliaia di euro (con tutta la possibilità di pagare mutui e spese) a retribuzioni sotto i 1000 euro con la minaccia continua di perdere anche quelli vista la quantità di persone senza lavoro.

E da lì la via crucis che passa dall'assistente sociale a una vita da povero in locali a dir poco fatiscenti fino allo sbocco alla Caritas.
Per non parlare di madri abbandonate dal compagno e di stranieri arrivati con speranze e certezze di lavoro e ora messi per strada da licenziamenti a raffica, che ne acuiscono i problemi della già precaria integrazione sociale.

La Caritas vicentina, tramite il suo direttore don Giovanni Sandonà, lancia un appello alle istituzioni (che noi rilanciamo insieme a, speriamo, tanti media prendendo spunto da www.corrieredelveneto.it nella sua edizione di Vicenza): "C'è molto che si può ancora fare per aiutare le famiglie in ginocchio e quelle che lo saranno nei prossimi mesi, perché la crisi è tutt'altro che passata. Comuni, istituti di credito e aziende erogatrici di utenze energetiche devono fare loro parte, e possono fare di più. Per gli affitti Comuni, Provincia o Regione potrebbero costituire un fondo di garanzia per i proprietari dei case, in modo che questi congelino o spalmino il debito".

 

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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