Archivio per tag: Mauro Bini
Categorie: Economia&Aziende
Il professor Mauro Bini al convegno della Bocconi, FQ: è stato il valutatore dei titoli di BpVi e del patrimonio, fatuo, del Sole 24 Ore
Giovedi 4 Ottobre 2018 alle 10:43
Si è celebrato lunedì scorso a Milano presso l'aula Magna dell'Università Bocconi di Milano il convegno nazionale dell'Organismo Italiano di Valutazione (Oiv), il think tank dei valutatori aziendali italiani. Tema della giornata di studio il ruolo dei consiglieri indipendenti e degli organi di controllo con interventi della Consob e dei grandi sacerdoti italiani della materia: dal notaio Piergaetano Marchetti (il notaio manager che ha predisposto il contratto "riservato e confidenziale" poi firmato per la cessione a un euro delle due banche venete a Intesa Sanpaolo, ndr) a Mauro Bini, il gran visir dell'Oiv che ha concluso i lavori.
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Categorie: Economia&Aziende
BPVi, Gianni Zonin in bancarotta con tutta la classe dirigente. Renzo Mazzaro su Mattino di Padova, Tribuna di Treviso...: "VicenzaPiù", una delle poche voci fuori dal coro a Vicenza
Giovedi 27 Luglio 2017 alle 13:56
di Renzo Mazzaro, da Il Mattino di Padova , La Tribuna di Treviso e quotidiani Finegil
Banca Popolare di Vicenza come Veneto Banca, anzi peggio. Storie incrociate di gente facoltosa e di clienti normali, illusi da gestioni acrobatiche e tenuti buoni con versioni di comodo. Prigionieri di un patto leonino che li voleva spolpati e contenti, mentre il loro denaro faceva correre la locomotiva veneta finanziando speculazioni immobiliari, operazioni sui cambi, avventure imprenditoriali coperte dall'amicizia e non da adeguate garanzie. Soldi facili, attinti dalla propensione al risparmio dei veneti. Serviti tra l'altro a pagare stipendi da nababbi a questi sedicenti banchieri, che la decenza prima che la giustizia dovrebbe obbligare oggi a restituire. Finte banche di territorio. Continua a leggere
Banca Popolare di Vicenza come Veneto Banca, anzi peggio. Storie incrociate di gente facoltosa e di clienti normali, illusi da gestioni acrobatiche e tenuti buoni con versioni di comodo. Prigionieri di un patto leonino che li voleva spolpati e contenti, mentre il loro denaro faceva correre la locomotiva veneta finanziando speculazioni immobiliari, operazioni sui cambi, avventure imprenditoriali coperte dall'amicizia e non da adeguate garanzie. Soldi facili, attinti dalla propensione al risparmio dei veneti. Serviti tra l'altro a pagare stipendi da nababbi a questi sedicenti banchieri, che la decenza prima che la giustizia dovrebbe obbligare oggi a restituire. Finte banche di territorio. Continua a leggere
Categorie: Banche, Economia&Aziende
Bocconiano Mauro Bini supervaluta tutto: azioni BPVi e attivi Gruppo 24 Ore. Suo rettore fu Mario Monti che certificò: banche italiane in salute! Chiudiamo la Bocconi?
Domenica 12 Marzo 2017 alle 15:34
Di certo è noto a tutti, o quasi, quello che sta succedendo a Il Sole 24 Ore, il quotidiano di Confindustria, ovviamente nazionale a cui si ispira quella vicentina a cui fa capo il quotidiano locale, e il cui enorme buco sta interessando la magitratura, ha portato a una serrata dei giornalisti contro il direttore e sta costringendo i vertici confindustriali non solo a varare un mega aumento di capitale per il Gruppo 24 Ore ma anche a provare mettere una toppa alla perdita di immagine propria e dell'associazione. La Repubblica a firma di Franco Vanni, da cui sta arrivando un libro sui flop delle banche che a breve recensiremo, sintetizzava così il 10 marzo scorso: «L'ultima semestrale del Gruppo si è chiusa con un buco di 50 milioni. E il valore delle azioni è crollato a poco più di 30 centesimi, portando in sette anni a una perdita del 95 per cento del valore. Il sospetto - sollevato da più esposti, presentati dall'associazione di consumatori Adusbef e da alcuni giornalisti del Sole24Ore - è che almeno a partire dal 2012 i dati di diffusione del quotidiano siano stati gonfiati, di modo da falsare il mercato pubblicitario...».
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Gianfranco Pavan nel 2015 vende azioni della Banca Popolare di Vicenza a 62,50 €: è cognato di Zonin, ex membro del Cda e presidente Immobiliare Stampa, della BPVi
Sabato 7 Maggio 2016 alle 13:45
di Claudio Gatti, da Il Sole 24 Ore
Quella della Popolare di Vicenza è una grande tragedia. Soprattutto lo è per i quasi 120mila soci rimasti oggi con un pugno di mosche. Ma c'è anche a chi è andata alla grande. Ci riferiamo alle sette persone fisiche e due giuridiche che nel 2015 detenevano pacchetti azionari della Banca Popolare di Vicenza superiori agli 8mila titoli e che sono riuscite a venderli quando l'azione valeva ancora 62,50 euro. Tra loro spicca un nome. Quello di Gianfranco Pavan, ex consigliere della banca vicentina e cognato del suo patron storico, Gianni Zonin. Continua a leggere
Quella della Popolare di Vicenza è una grande tragedia. Soprattutto lo è per i quasi 120mila soci rimasti oggi con un pugno di mosche. Ma c'è anche a chi è andata alla grande. Ci riferiamo alle sette persone fisiche e due giuridiche che nel 2015 detenevano pacchetti azionari della Banca Popolare di Vicenza superiori agli 8mila titoli e che sono riuscite a venderli quando l'azione valeva ancora 62,50 euro. Tra loro spicca un nome. Quello di Gianfranco Pavan, ex consigliere della banca vicentina e cognato del suo patron storico, Gianni Zonin. Continua a leggere
Categorie: Banche
BPVi, se le azioni valessero 0,1 euro la banca avrebbe un capitale inferiore agli stipendi dei consiglieri
Mercoledi 20 Aprile 2016 alle 09:33
Alla fine tutti i nodi arrivano «alla forchetta». I nodi di un recentissimo passato che pompava il valore delle azioni e il patrimonio. La «forchetta» che oggi invece mette i 119mila azionisti della Banca Popolare di Vicenza di fronte alla desolante realtà di un’azienda che rischia di valere meno degli stipendi del suo vertice. Dieci centesimi o tre euro (l’amplissimo range per l’aumento di capitale da 1,5 miliardi) cambia poco per chi è già dentro. Ma dieci centesimi vuol dire attribuire alla banca un valore simbolico di dieci milioni. Cioè meno degli stipendi a consiglieri e sindaci nel 2015.
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Perizia valore azioni Popolare di Vicenza, Variati: è crollata una certezza
Lunedi 28 Settembre 2015 alle 14:12
«Io ho fatto le valutazioni delle azioni Banca Popolare di Vicenza sulla base dei dati che mi hanno fornito, non spettava a me verificarne la veridicità ». Mauro Bini è l’esperto indipendente che negli ultimi cinque anni ha firmato, su incarico del consiglio di amministrazione, la perizia sui titoli della banca vicentina, un documento, per altro, mai reso noto. E lui non ha mai parlato.
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