L'ultimo saluto a Santo Megna, il poliziotto vicentino morto ad Ascoli
Giovedi 16 Febbraio 2017 alle 22:12La tromba suona "il Silenzio" dentro la chiesa della Stanga, mentre amici, parenti e colleghi porgono l'ultimo saluto al poliziotto Santo Megna, morto lo scorso 12 febbraio per un malore mentre si trovava ad Ascoli Piceno. In servizio alla questura di Vicenza, il 59enne aveva richiesto di essere assegnato nel capoluogo marchigiano come supporto ai colleghi occupati a garantire la sicurezza della popolazione, dopo le scosse di terremoto che hanno fatto tremare il Centro Italia. In chiesa anche le autorità , presenti tra gli altri l'assessore alla sicurezza Dario Rotondi, il questore di Vicenza Giuseppe Petronzi, e quello di Ascoli Mario Della Cioppa. "Era un punto di riferimento per tutti una persona che portava sempre gioia" ha ricordato Claudio Spinato dell'Associazione nazionale Polizia di Stato dal pulpito. Poco dopo la tragedia avevano espresso il loro cordoglio anche il ministro dell'interno, Marco Minniti, e il Capo della Polizia, Franco Gabrielli.
Continua a leggereImmigrazione, Luca Zaia: "Lo stesso ministero ammette che siamo al collasso. Minniti passi dalle parole ai fatti"
Martedi 31 Gennaio 2017 alle 17:31Il Presidente veneto Luca Zaia, come si legge in una nota, raccoglie e rilancia l'allarme lanciato oggi dal prefetto Angelo Trovato, presidente della Commissione nazionale per il diritto di asilo, nel corso dell'audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sui migranti.
Continua a leggereConfronto sull’immigrazione tra Luca Zaia e ministro Minniti: "segnale di un cambio di rotta"
Mercoledi 25 Gennaio 2017 alle 21:51Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si esprime in una nota della Regione Veneto dopo che si è rivolto al Ministro dell’Interno Marco Minniti, oggi 25 gennaio a Roma, nel corso del confronto sui problemi dell’immigrazione tenutosi presso la sede della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome. “La sua presenza qui può essere il segnale di un cambio di rotta, perché con il suo predecessore ricevevamo solo ordini dal Prefetto Morcone, ma ancora non si vede un vero processo organizzato, con modalità chiare per il rimpatrio dei richiedenti asilo non aventi diritto, che sono due terzi dei 180 mila che arrivano ogni anno, per la tipologia dei Cie dei quali tanto si parla, che non possono essere un parcheggio per migliaia di immigrati irregolari, per il grave problema del rilascio delle carte d’identità prima del riconoscimento dello status di rifugiato. Per questi motivi il mio è un ‘no’ fermo, non preconcetto ma realistico. Senza polemica, con la speranza che qualcosa possa cambiare davveroâ€.
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