Archivio per tag: Legambiente Veneto

Alluvione: perchè? Venerdì 10, Legambiente Vicenza

Giovedi 2 Dicembre 2010 alle 19:51
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Legambiente Vicenza  -  Il circolo di Legambiente Vicenza indice un incontro pubblico dal titolo

Alluvione: perchè?
relativo alle cause dell'alluvione che si terrà venerdì 10 dicembre al Teatro S. Marco alle ore 20.30. Al dibattito, moderato da Gaetano Callegaro, parteciperanno: Prof. Luigi D'Alpaos della Facoltà di Ingegneria Idraulica dell'Università di Padova, geologo Prof. Roberto Rech, Assessore all'Ambiente del Comune di Vicenza Antonio Dalla Pozza, Assessore Provinciale all'Ambiente Paolo Pellizzari, Ciro Asproso di Sinistra, Ecologia e Libertà
Qui il report sull'alluvione in Veneto realizzato da Legambiente Veneto.

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Legambiente: alluvioni in Veneto, eterno allarme

Giovedi 2 Dicembre 2010 alle 19:42
ArticleImage Legambiente Veneto - Sono 161 i comuni della nostra regione a rischio idrogeologico. I numeri e le proposte di legambiente veneto

"L'ennesima gravissima tragedia legata al maltempo e al dissesto idrogeologico ci impone di ragionare concretamente e rapidamente sugli effettivi interventi necessari a mettere in sicurezza la nostra regione e la popolazione che purtroppo, sempre più spesso, a causa dei fenomeni alluvionali e franosi, saranno esposti al rischio", dichiara il presidente regionale di Legambiente Veneto Michele Bertucco.

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Legambiente, parte civile per decessi da cromo

Lunedi 19 Aprile 2010 alle 23:08
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Legambiente Veneto - Ci siamo costituiti parte civile - spiega Michele Bertucco presidente regionale di Legambiente - nel procedimento penale per omicidio colposo e lesioni gravi per cancro polmonare da cromo esavalente, che riprende domani presso il Tribunale di Bassano del Grappa. Ci muove la solidarietà nei confronti dei familiari delle vittime, il rispetto per il lavoro di denuncia e ricerca della legalità svolto in questi lunghi anni dai comitati di cittadini, ma anche la consapevolezza che questo modello di sviluppo industriale ha lasciato dietro di sé una catena di morti e dolore.

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Emergenza in Veneto per Lambro inquinato

Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 00:40
Legambiente    

 

Legambiente: "Regione Veneto chieda stato di emergenza ambientale nazionale"
 

Fiume Lambro inquinato, uccello morto (foto radiolombardia.it)Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, e Michele Bertucco, presidente di Legambiente Veneto, dopo che una grande quantità (5.000 litri dalle prime stime) di idrocarburi sono stati versati dolosamente nel fiume Lambro (e provenienti dalla Lombarda Petroli), hanno rivolto un appello alla Regione Veneto perché "chieda al Governo la dichiarazione di stato di emergenza ambientale nazionale. Siamo di fronte a un disastro ambientale vero e proprio - hanno aggiunto - il problema non riguarda solo il fiume Lambro ma tutto il corso del Po fino al delta. Per arginare i danni che può causare la macchia d'olio, urge un coordinamento nazionale degli interventi delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ma soprattutto Legambiente chiede alla Regione Veneto di iniziare a pensare seriamente ad una formazione specializzata della protezione civile su questi temi''.
E paradossalmente si terrà da venerdì 26 a domenica 28 febbraio, presso il Palaplip di Mestre in via S.Donà, il primo corso di preparazione organizzativa, logistica ed operativa nella gestione della marine pollution.
Il corso, voluto da tempo da Legambiente, qualifica i partecipanti come volontari di protezione civile specializzati nella pulizia di coste e spiagge da sversamento di idrocarburi.
Il corso sarà ripetuto a Rovigo i giorni 5-6-7 marzo presso il CSV di Rovigo.

 

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Categorie: Politica

Legambiente impegna candidati su Dal Molin

Giovedi 18 Febbraio 2010 alle 06:07
Legambiente Veneto    

 

Legambiente chiede ai candidati Presidenti della Regione Veneto una serie di impegni sul Dal Molin
Quali conseguenze sulle falde idriche a seguito dei lavori nell'area dell'ex aeroporto?


"Perché non si eseguono le opportune verifiche ambientali ed i lavori proseguono ininterrottamente anche quando emergono dei problemi nell'area dell'ex aeroporto Dal Molin? - chiede Michele Bertucco, presidente regionale di Legambiente - ciò che si è verificato in queste ultime settimane, dal ritrovamento di alcuni reperti archeologici alle dinamiche della falda acquifera, dal taglio di innumerevoli piante di grosse dimensioni al dissesto degli argini, suggerirebbe a chiunque una attenta valutazione delle conseguenze sul ciclo delle acque superficiali e profonde dell'alta pianura vicentina e delle eventuali ripercussioni negative sul territorio e sulla città". Inoltre, - prosegue Bertucco - la Valutazione di Incidenza Ambientale, redatta alla fine del 2007, prevedeva obbligatoriamente la posa di piezometri per il controllo della falda, il monitoraggio dei principali parametri ambientali e la comunicazione dei dati alle istituzioni ed alla cittadinanza, anche durante tutta la fase di cantiere. Come mai tale obbligo non è stato rispettato?

"Come associazione impegnata nella tutela di interessi diffusi - prosegue Valentina Dovigo del circolo di Vicenza - ribadiamo che gli enti locali interessati ed i cittadini, già privati della Valutazione di Impatto Ambientale, hanno tutto il diritto di conoscere la reale portata e le cause dei problemi che si stanno manifestando, hanno diritto alla salvaguardia del patrimonio naturale ed artistico di pregio presente nel loro territorio, ma ancor di più hanno diritto all'attivazione di tutte le misure concrete disponibili per prevenire il degrado ambientale e qualsiasi danno di qualsiasi entità".

Per questo, conclude Legambiente Veneto, chiediamo ai candidati alla presidenza della Regione Veneto di assumersi degli impegni precisi sulla vicenda Dal Molin e in particolare:

di coordinare, assieme agli enti locali competenti, un'analisi puntuale degli impatti generati dalla realizzazione della base sul tessuto urbanistico e sulla qualità ambientale della città, compresi la stima di tutte le emissioni inquinanti ed il conteggio dei consumi di risorse previsti;

di garantire l'osservanza delle prescrizioni e l'attivazione di tutti i controlli e monitoraggi previsti dalla Valutazione di Incidenza Ambientale;

di istituire, di concerto con il Commissario di Governo, un Osservatorio, costituito da rappresentanti degli enti titolari di specifiche competenze e da esponenti delle associazioni cittadine, che sia sede di confronto tecnico ed approfondimento delle problematiche ambientali e sanitarie di più alta conflittualità.


Legambiente Veneto


Per comunicazioni: Legambiente Veneto Corso del Popolo 276 45100 Rovigo tel. 042527520 fax 042528072 e-mail [email protected]

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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