Nelle religioni non cambiano i contenuti fondamentali: in quella cattolica c'è però l'arroccamento dei lefebrviani. Che a Vicenza non ci sono ma... anche sì
Venerdi 7 Ottobre 2016 alle 09:24 
				
			
			
			Da una lato c'è un'evoluzione della religione, specialmente quella cattolica, verso nuovi approcci allo spirito, mi si passi la parola, moderno, dall'altro c'è un ritorno, anche a Vicenza, a un "integralismo" della fede che partirebbe dalla ricerca della fede "integra" ma che talvolta sconfina in un estremismo tradizionalistico e " formalistico" vicino a quello che si chiama "lefebvrismo". In questo quadro, in cui tante e variegate possono essere le posizioni soprattutto oggi che vi è la presenza notevole anche di altre religioni pura Vicenza, quale riflessione s'impone? Ce lo siamo chiesti e ora lo chiediamo ora pubblicamente accogliendo la prima risposta, quella di Italo Francesco Baldo, a cui la domanda l'abbiamo rivolta di persona, e attendone altre, se ci saranno. Il direttore
Continua a leggereI respingimenti, la vera minaccia alla sicurezza dell'occidente: "là dove tramonta il sole"
Sabato 16 Aprile 2011 alle 01:10 Il nostro governo, sempre più fuori gioco nelle concertazioni internazionali, si mostra preoccupato (in questo caso insieme alla Francia, una volta "legalité, egalité, fraternité") per "il problema sicurezza", legato agli arrivi prolungati di profughi, clandestini o rifugiati politici che siano, ma di sicuro vittime di guerre subite e di democrazia negata nei loro paesi d'origine. E per risolvere il problema della sicurezza l'Italia respinge libici, tunisini e nordafricani verso le coste di partenza o verso la ... Francia. Che ce li restituisce nonostante Carla Bruni in Sarkozy (figlio di un profugo magiaro ...), la "leaderessa" umanitaria che dalla Libia aveva ottenuto la liberazione di 5 infermiere bulgare, sia pure in cambio di armi, quelle che oggi usa Gheddafi contro gli insorti . Un dettaglio questo per madame Carlà Brunì, mezza italiana e mezza francese, la crasi e la testimonial perfetta di B.&S.			
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			Il nostro governo, sempre più fuori gioco nelle concertazioni internazionali, si mostra preoccupato (in questo caso insieme alla Francia, una volta "legalité, egalité, fraternité") per "il problema sicurezza", legato agli arrivi prolungati di profughi, clandestini o rifugiati politici che siano, ma di sicuro vittime di guerre subite e di democrazia negata nei loro paesi d'origine. E per risolvere il problema della sicurezza l'Italia respinge libici, tunisini e nordafricani verso le coste di partenza o verso la ... Francia. Che ce li restituisce nonostante Carla Bruni in Sarkozy (figlio di un profugo magiaro ...), la "leaderessa" umanitaria che dalla Libia aveva ottenuto la liberazione di 5 infermiere bulgare, sia pure in cambio di armi, quelle che oggi usa Gheddafi contro gli insorti . Un dettaglio questo per madame Carlà Brunì, mezza italiana e mezza francese, la crasi e la testimonial perfetta di B.&S.			
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