Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 26 Ottobre 2017 alle 10:40
L'inchiesta - in procura a Roma altro esposto del banchiere D'Aguì, siluro sulla riconferma del governatore. Renzi vuole SaccomanniUn nuovo esposto al procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone contro gli uomini della Banca d'Italia. E le voci sull'ipotesi di candidatura a sorpresa di Fabrizio Saccomanni, nata, a quanto si dice in ambito renziano, come alternativa alla conferma di Ignazio Visco. Alla vigilia del voto del Consiglio dei ministri sul nome da portare alla firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il clima si infiamma. L'interrogativo è sempre lo stesso: il premier Paolo Gentiloni ha la forza di dire no a Matteo Renzi, che chiede "discontinuità " e seguire il Quirinale che vuole il nuovo mandato?
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Venerdi 20 Ottobre 2017 alle 09:03
Il dilemma del presidente
Sergio Mattarella sul governatore
Ignazio Visco è stato così captato dalle esperte orecchie del quirinalista del Corriere della Sera
Marzio Breda: "Non si può non nominarlo, a maggior ragione dopo quel che è successo; tuttavia riconfermarlo potrebbe spalancare le porte a un non augurabile inferno...". Di quale inferno si parla? Non certo quello politico: un
Matteo Renzi molto indebolito non sembra in grado di scatenarlo. Il vero inferno temuto dal presidente della Repubblica è quello della commissione parlamentare d'inchiesta sulle banche.
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 3 Settembre 2017 alle 00:17
Dopo la rivelazione dell'esposto presentato, tramile il suo legale Michele Gentiloni Silveri, cugino del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dal banchiere
Pietro D'Aguì, fondatore e amministratore delegato fino al 2013 di
Banca Intermobiliare (
Bim), ancora oggi controllata da Veneto Banca in LCA dopo molti tentativi di cessione bloccati per vari motivi nel passato,
Giorgio Meletti prosegue oggi su
Il Fatto Quotidiano nel suo "racconto" delle
indagini in corso, "finalmente!" diremmo e non da soli,
da parte della Procura di Roma su Banca d'Italia, guidata dal governatore
Ignazio Visco e dal capo della vigilanza
Carmelo Barbagallo, storici sponsor di
Banca Popolare di Vicenza e
Gianni Zonin e mai troppo amici di
Veneto Banca di
Vincenzo Consoli, lo si legge sempre più spesso e non solo qui da noi, con gli effetti che conosciamo.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Mercoledi 9 Agosto 2017 alle 10:26
La
Consob e la
Banca d'Italia hanno vigilato sulle banche con la stessa micidiale efficacia del palo della banda dell'Ortica, che "
vederci non vedeva un autobotte, però sentirci ghe sentiva un acident". L'autoritratto, dipinto dalla sentenza con cui la Consob sanziona amministratori e manager di Banca Etruria per aver ingannato il mercato quattro (sic) anni fa, costringe a stropicciarsi gli occhi. Nella primavera 2013
Banca Etruria chiede ai risparmiatori 220 milioni (100 di capitale e 120 di obbligazioni subordinate) per rimettere a posto un patrimonio bucherellato, ma non mette nel prospetto informativo tutte le informazioni sulla sua situazione economica, "circostanza questa", accusa la Consob, "che non ha consentito agli investitori di pervenire a un fondato giudizio".
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Categorie: Politica, Banche, Economia&Aziende
Domenica 6 Agosto 2017 alle 13:18
Se il presidente
Sergio Mattarella e il premier
Paolo Gentiloni ci tengono tanto, come pare, a rinnovare il mandato del governatore della
Banca d'Italia Ignazio Visco che scade a novembre, dovrebbero almeno chiedergli qualche spiegazione. E farcela conoscere, qualora la ottenessero. I
l "Fatto" sta documentando la distrazione degli ispettori di Bankitalia. Hanno stazionato per mesi, a più riprese dal 2010 al 2015, negli uffici della
Banca Popolare di Vicenza senza accorgersi che il padre-padrone
Gianni Zonin la stava sfasciando. Non si sono accorti che
BPVi ha finanziato l'acquisto di proprie azioni da parte dei clienti per oltre un miliardo di euro.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 6 Agosto 2017 alle 01:23
"Reticenza dei controllori - via Nazionale sapeva tutto dei trucchi di Zonin sui conti ma per 21 mesi il capo della vigilanza Barbagallo ha taciuto informazioni ai pm": ecco come il sommario dell'articolo scritto su Il Fatto Quotidiano odierno da due firme eccellenti, quelle di Carlo Di Foggia e Giorgio Meletti, mette in ordine e sintetizza quanto la molto più modesta mia firma scrive e sostiene da tempo su VicenzaPiù col supporto di documenti che abbiamo (...letto) anche noi, a parte le missive esplicative citate dai due maxi colleghi. Buona lettura col nostro modestissimo avallo...
Il direttore
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Categorie: Economia&Aziende
Domenica 9 Luglio 2017 alle 17:55
Il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan e il governatore della
Banca d'Italia Ignazio Visco sono molto contenti. Il crac della
Banca Popolare di Vicenza e di
Veneto Banca, lasciate marcire per anni da una
Vigilanza bancaria distratta se non complice, è stato risolto impegnando 17 miliardi dei contribuenti, ma era "l'unica soluzione, comunque la migliore". E adesso, soprattutto, ci assicurano che la crisi bancaria è finita, che è tutto a posto, non ci sono altre minacce in vista. È vero, lo avevano già detto il 22 novembre 2015, dopo il come sempre frettoloso e sgarruppato bail-in all'italiana di Banca Marche, Etruria, Cassa Ferrara e Carichieti.
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Categorie: Fatti, Economia&Aziende
Mercoledi 28 Giugno 2017 alle 09:43
Chi non riuscisse a capire bene che cosane è stato di Popolare di Vicenza e a Veneto Banca finite nel triangolo delle Bermude costituito da Commissione europea, Banca centrale europea e governo italiano - può leggere questa antologia delle rare parole di chi tratta il denaro pubblico come fosse un suo affare privato. Ne trarrà l'amara consolazione che forse neppure i protagonisti hanno capito cosa stavano combinando
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Categorie: Fatti
Martedi 27 Giugno 2017 alle 09:36
"
Tutto è stato fatto secondo le regole", ha scandito ieri il ministro dell'Economia
Pier Carlo Padoan. Ma si riferiva alle regole europee, le uniche che gli interessano. Per non irritare le autorità di Bruxelles e di Francoforte il governo italiano ha fatto però ricorso a una mossa che potremmo definire di "costituzionalismo creativo": ha sospeso la validità di ogni legge italiana che potesse risultare di ostacolo alla cessione a Intesa Sanpaolo delle parti sane di
Popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Il presidente del Consiglio
Paolo Gentiloni ha applicato il principio del marchese del Grillo: io so' il governo e le leggi non sono un cazzo.
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Categorie: Fatti
Lunedi 5 Giugno 2017 alle 09:19
Il governatore della
Banca d'Italia Ignazio Visco e, in scala minore, il presidente della Confindustria
Vincenzo Boccia, rappresentano loro malgrado i tratti peculiari del declino italiano. Il più scoraggiante è l'incapacità di autocritica. Decenni di selezione al contrario - meritocrazia per gli outsider, cooptazione per gli yesmen - hanno portato al vertice dell'economia uomini incapaci di riconoscere gli errori e di spiegare a milioni di disoccupati come è potuto accadere questo disastro. Visco e Boccia ripropongono il copione malinconico del cantante spompato che sollecita l'antico affetto del pubblico con i suoi vecchi cavalli di battaglia.
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