Tra fine 2013 e ottobre 2014 a una direzione territoriale lombarda della Banca Popolare di Vicenza arrivarono 65 ordini di vendere un totale di 43.543 azioni BpVi. L'ufficio avrebbe dovuto trasmettere subito le domande degli azionisti alla direzione generale, deputata ad attivare le procedure di riacquisto attraverso il Fondo azioni proprie della banca o a incrociare gli ordini di vendita con altre richieste di acquisto. Ma in 34 casi i documenti furono inviati dalla Lombardia al Veneto con un ritardo medio di 60 giorni lavorativi dalla data di ricezione e, in sette casi, oltre 100 giorni dopo.
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Per rendere disponibile e illustrare il testo del DPCM giacente presso il Consiglio dei Ministri e in via di emanazione per il ristoro per le vittime di reati finanziari per BPVi, Veneto Banca e le quattro banche risolte, come direttore di VicenzaPiù ho tenuto regolarmente la conferenza stampa nella Sala Chiesa di Palazzo Trissino messa a disposizione per tutti dal sindaco Francesco Ruccononostante i messaggi dai toni minaccciosi ricevuti dal Coordinamento di don Enrico Torta e le nuove bugie dette oggi da Luigi Ugone agli associati presenti di Noi che credevamo nella BPVi.
I componenti del consiglio di amministrazione rispondono della condotta illecita degli altri membri unicamente in caso di negligenza - scrive Antonino Porracciolo su Il Sole 24 Ore per un argomento di interesse anche per la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca con i suoi cda a guida Gianni Zonin e successivi non tutti coinvolti ad oggi dalle vicende giudiziarie-; solo, cioè, se colpevolmente hanno ignorato l'azione illegale o non si sono attivati per evitare l'evento dannoso. Lo afferma il Tribunale di Roma, Sezione specializzata in materia d'impresa (presidente Cardinali, relatore Romano), nella sentenza 8808 dello scorso 3 maggio. La controversia è stata promossa dal curatore fallimentare di una Srl per ottenere la condanna dei tre ex componenti del Cda al risarcimento del danno causato alla stessa società dalla violazione dei loro obblighi.
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"Fondazione Roi e Azione di responsabilità : le responsabilità del Comune. Rucco, c'era o no la volontà di dare il via all'azione di responsabilita'? Perche' il Dirigente comunale alla Cultura e ai Musei non ha partecipato al CdA decisivo della Fondazione Roi? La trasparenza e i fervorini del giorno dopo": con questo lungo ma esplicativo titolo Raffaele Colombara, eletto nel 2013 nella lista Variati Sindaco e tra i pochi reduci di quella amministrazione come unico eletto di Quartieri al Centro, lista di appoggio ad Otello Dalla Rosa, rompe il mutismo che lo aveva colpito sulla Roi nei casi migliori.
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L'attività del Cda della Fondazione Roi, presieduto dal prof. Ilvo Diamanti, si è conclusa la scorsa settimana con l'abbandono, momentaneo, dei lavori da parte di tre suoi componenti i quali, facendo mancare il numero legale, hanno chiaramente manifestato l'intenzione di boicottare la decisione di avviare un'azione di responsabilità nei confronti del precedente presidente Gianni Zonin per i gravissimi danni causati a quella istituzione culturale benefica fondata dal marchese Giuseppe Roi (foto). Tra l'altro il presidente Diamanti ci aveva provato, dice lui, anche in precedenza ma sempre invano.
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Vice presidentessa del Fai di Vicenza è una certa signora Silvana Zuffellato, moglie di Gianni Zonin, che, da presidente di entrambe le entità , ha trascinato sul fondo la Banca Popolare di Vicenza e la Fondazione Roi, nel primo caso mettendo sul lastrico i soci e impoverendo il territorio che con quei risparmiatori aveva dato fiducia all'ex banca cittadina e nel secondo caso riducendo di almeno il 30% il patrimonio di 100 milioni di euro che il marchese Giuseppe Roi aveva destinato al Museo Civico di Palazzo Chiericati.
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Il consiglio di amministrazione della Fondazione Roi - affermano in una nota congiunta tutti i parlamentari veneti, i consiglieri regionali e i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle- "salva" l’ex presidente Gianni Zonin: al momento di votare l’azione di responsabilità nei suoi confronti tre consiglieri hanno fatto mancare il numero legale. Si tratta dei tre consiglieri che erano nell’ultimo cda presieduto proprio da Zonin, ovvero Giovanna Vigili Rossi, Emilio Alberti e monsignor Francesco Gasperini.Â