Le scadenze fiscali del 1° febbraio
Sabato 30 Gennaio 2010 alle 07:45
"Milioni di italiani entro il primo febbraio dovranno mettere mano al portafoglio per pagare numerose scadenze fiscali" si legge nella nota diffusa oggi dalla segreteria dell'ADICO.
Si comincia dal canone della Rai di importo annuale 109 euro, (quello della rata semestrale è di 55,63 euro, quella trimestrale di 28,97 euro), al bollo auto per i proprietari di autoveicoli con oltre 35 Kw con bollo scadente a dicembre 2009, e di ciclomotori residenti in Regioni che non hanno stabilito termini diversi che devono provvedere al pagamento delle tasse automobilistiche, per finire con i titolari di contratti di locazione i quali devono versare l'imposta di registro relativa a contratti nuovi o rinnovati tacitamente dal 1° gennaio 2010.
Per evitare code alle poste, "vale la pena effettuare i pagamenti tramite Internet Banking o bancomat abilitato; nel caso del bollo auto ricordarsi che dal tabaccaio l'adempimento ha un costo maggiore" ricorda il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini.
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Coni e Ascom: Fisco e Associazioni sportive
Martedi 8 Dicembre 2009 alle 16:09Coni Vicenza  Â
Adempimenti amministrativi ed obblighi fiscali per le Associazioni Sportive
La società di calcio giovanile Orsiana di Santorso è stata sanzionata con una multa di 200 mila euro
Saletta stipata all'inverosimile la scorsa settimana nella sede del CONI provinciale di viale Trento a Vicenza. Presidenti, segretari, amministratori, referenti e persino assessori allo sport (Romano Mendo di Piovene Rocchette) tutti ansiosi di conoscere quali nuove diavolerie abbia messo in atto l'amministrazione finanziaria dello stato per rendere la vita impossibile alle società sportive no-profit. Subito accontentati i quasi 300 convenuti per capire cosa significhi modello EAS tassativamente da compilare e trasmettere al CONI entro il 15 dicembre. Fatti gli onori di casa, il presidente del CONI Umberto Nicolai ha ammonito le società sportive le quali debbono comportarsi come gli enti con fine di lucro ossia con tanto di statuto, libri contabili, riunioni e via dicendo. Il fatto di essere dei volontari non è un pass-partout.
Al tavolo dei relatori con il dott. Andrea Menato, consulente fiscale del CONI, il dott. Paolo Maran ed il rag. Davide Ferrarin, referenti dell'Ufficio Fiscale dell'Ascom di Vicenza nel ruolo di paladini delle società sportive vicentine quindi il personaggio, fulcro della serata, il dott. Francesco Lanzafame, dirigente dell'Ufficio Accertamento della DR dell'Ufficio Imposte del Veneto che dal ruolo di "nemico" a fine serata è passato nell'altra fazione, quello di difensore delle società ASD (acronimo di Associazioni Sportive Dilettantistiche) vicentine ed il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza.
Oggetto del contendere il modello EAS, un prospetto di facile compilazione per il censimento delle società sportive e non comunque non commerciali e la ragione, come ha spiegato il dr. Lanzafame, è ovvia: "In regione abbiamo armadi pieni di documentazione relativa a società no-profit che dietro questo paravento svolgono attività lucrative aggirando gli obblighi fiscali - spiega chiaramente il dirigente dell'Ufficio Entrate - e mi viene da ridere ogni qualvolta ci passo davanti perché sono quasi tutti dei falsi. Ora con questo censimento dette società o si mettono in regola oppure vengono smascherate ed il censimento con il mod. EAS è la strada obbligata".
Qui nascono i problemi perché il modello è soltanto l'atto finale di una serie di incombenze obbligatorie per le società quali l'iscrizione al CONI, la redazione di uno statuto da depositare presso l'ufficio del registro, l'assemblea societaria ed il rendiconto finanziario a cadenza annuale.
Alcune società , poche stando a quanto emerso nella serata, e quelle come le società satelliti del Centro Sportive Italiano che si è mosso per tempo, possono dormire sonni tranquilli ma per le altre c'è veramente di che essere preoccupati. Ed a riprova che l'Amministrazione dello Stato non fa distinzioni, la testimonianza del presidente Pierluigi Faccin della società di calcio giovanile Orsiana di Santorso. La Guardia di Finanza di Schio dalla verifica dell'attività svolta ha comminato una sanzione pecuniaria di 200 mila euro, un mezzo infarto per il povero presidente: "Noi sul piano sostanziale ci siamo sempre comportati correttamente - ha spiegato Faccin - ma non c'è stato verso di far valere le nostre ragioni ed oltretutto abbiamo bussato alla nostra federazione trovandoci di fronte ad un muro. Ci sono stati vicini solo il sindaco di Santorso ed il CONI. Abbiamo preparato una memoria difensiva ed attendiamo con non poca apprensione il verdetto finale dell'Ufficio delle Entrate".
Colpo di scena. Il "nemico" dr. Lanzafame esce allo scoperto assicurando in prima personale di volersi interessare della delicata questione per trovare una soluzione tra gli applausi dell'assemblea.
Dai relatori l'invito di regolarizzare le rispettive posizioni che non comportano assolutamente alcuna nuova gabella ma è l'unica via percorribile per ripulire un settore, quello delle società non commerciali, dietro la cui facciata si cela una giungla di false attività di volontariato. "Andiamo a colpo sicuro - ha detto il capitano Tommaso Commissione della GDF di Vicenza - basta seguire la pubblicità su internet e sui giornali per scoprire che società no-profit gestiscono piscine, ristoranti o addirittura corsi di lingue come è emerso in una falsa società non commerciale di Cornedo".
Altro motivo di forte preoccupazione nelle società sportive dilettantistiche della provincia è il fatto che il termine ultimo di presentazione del modello, semplificato per quelle sportive, è irrevocabilmente stabilita per il 15 dicembre e che a tutt'oggi meno del 10% è in regola con la presentazione del modello EAS.
"Auspichiamo una deroga - ha detto il dr. Maran dell'Ascom che si è detta disponibile ad assistere le società che ne fanno richiesta". "Lo sapremo alle 23,45 del 14 dicembre ha ironizzato il dr. Lanzafame".
Poi il fuoco di fila delle domande da parte dei responsabili delle società con una sola certezza: "le società che si auto sostengono esclusivamente con i soli soldi degli associati possono dormire sonni tranquilli".
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Rapporto su Salari, Pensioni e Fisco
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 15:14CISL Vicenza
CHI PAGA, QUANTO SI PAGA.
Rapporto della CISL di Vicenza su Salari, Pensioni e Fisco.
AIUTARE LA FAMIGLIA: MENO TASSE PER LAVORATORI E PENSIONATI
La CISL di Vicenza, in collaborazione con il CAAF, ha elaborato un rapporto sui redditi dei lavoratori e pensionati vicentini. L'analisi si concentra in particolare sulle spese sanitarie e socio assistenziali pagate in proprio dai cittadini, confronta le addizionale IRPEF dei singoli comuni e il Fiscal-drag (il drenaggio fiscale) non corrisposto. L'indagine della CISL fornisce, in pratica, una mappa aggiornata sui dati delle dichiarazione dei redditi dei cittadini per capire CHI VERAMENTE PAGA E QUANTO PAGA, in provincia di Vicenza. I dati verranno suddivisi per classi di reddito ed età .
In allegato tabelle di sintesi del rapporto presentato questa mattina.
Per ogni ulteriore informazione e approfondimento:
Maurizio Dei Zotti, Segreteria Cisl di Vicenza
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Rapporto Cisl il 25: Chi paga, quanto si paga
Lunedi 23 Novembre 2009 alle 19:30Cisl Vicenza  Â
Rapporto della CISL di Vicenza su Salari, Pensioni e Fisco.
Mercoledi 25 novembre 2009 - ore 11.30, Sede Cisl - Contrà Piancoli 5, Vicenza
Aiutare la famiglia: meno tasse per lavoratori e pensionati
La CISL di Vicenza, in collaborazione con il CAAF, ha elaborato un rapporto sui redditi dei lavoratori e pensionati vicentini.
L'analisi si concentra in particolare sulle spese sanitarie e socio assistenziali pagate in proprio dai cittadini, confronta le addizionale IRPEF dei singoli comuni e il Fiscal-drag (il drenaggio fiscale) non corrisposto. L'indagine della CISL fornire, in pratica, una mappa aggiornata sui dati delle dichiarazione dei redditi dei cittadini per capire CHI VERAMENTE PAGA E QUANTO PAGA, in provincia di Vicenza. I dati verranno suddivisi per classi di reddito ed età .
Saranno illustrate, inoltre, alcune proposte CISL per rendere concreto l'aiuto alle famiglie, quale ad esempio il NAF (nuovo assegno famigliare).
L'iniziativa si inserisce nel più ampio dibattito aperto dalla CISL Nazionale, che ha proclamato per il 27 Novembre 2009, una giornata di confronto pubblico sui problemi riguardanti SALARI PENSIONI FISCO.
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Gli italiani e l'evasione fiscale
Martedi 8 Settembre 2009 alle 14:59ADICO, 8 settembre 2009
Nel 2008 ogni italiano ha denunciato 12.900 euro, ma ne ha spesi 15.400 euro, ciò sta a significare che ogi anno al fisco sfuggono 2.500 euro a testa, circa 150 miliardi di euro l'anno.
"Il solito vizio degli italiani di evadere le tasse", spiega il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini se pensiamo "che la forbice cresce fino al 50%, calcolando gli importi dichiarati al netto delle tasse".
La strana fotografia fiscale, che emerge da un'inchiesta condotta dal Sole 24 Ore, mostra anche un altro dato: e' al Sud che questo divario raggiunge valori record.
Il primato, in particolare, tocca alla Calabria che registra la distanza maggiore fra le uscite e i guadagni che tradotto in soldini equivale a dire che un calabrese spende in media 12.095 euro, pur avendo un reddito annuo ufficiale di 8.154 euro. In Sicilia la forbice e' al 38,6% e si mantiene sopra quota 30% anche in Campania e Puglia.
Valori meno sgranati, invece, al Centro-Nord. In Lombardia si spende solo il 5,8% in più di quello che si dichiara, in Piemonte il 13,3% e in Emilia Romagna il 14,6%. Il Lazio con il 19,5% e le Marche con il 18,8% sono in linea con la media nazionale del 19%.
Discorso a parte - sottolinea il Sole 24 Ore - per Trentino Alto Adige e Valle d'Aosta, dove la forbice fra consumi e redditi ufficiali e' aperta come nei territori del Mezzogiorno, ma il fenomeno si spiega anche con altri fattori. Occorre considerare, infatti, che queste Regioni autonome offrono ai residenti contributi e incentivi per l'acquisto di beni di valore importante per cui in realtà l'entità dei consumi e' da riferire non solo a redditi prodotti dalle famiglie ma anche agli aiuti ricevuti dagli enti.
Un confronto impietoso quello tra consumi e reddito dichiarato che sta tornando a essere un pilastro centrale nel contrasto all'evasione fiscale, inserendosi certamente nella nuova strategia adottata dall'amministrazione finanziaria nel contrasto all'evasione fiscale e caratterizzata da un piu' intenso ricorso al redditometro.
E' la circolare n. 49/E dell'8 agosto 2007 dell'Agenzia delle Entrate che ha rivitalizzato e riabilitato questo strumento che tanto semplice, quanto efficace. In sostanza, dice il Fisco, non si può spendere più di ciò che si e' guadagnato. Salvo, naturalmente, che non si sia ricorso a forme di indebitamento, all'utilizzo del risparmio o a somme comunque già tassate o esenti da imposizione.