Vicesindaco Moretti da don Bizzotto
Mercoledi 26 Agosto 2009 alle 23:55
Il vicesindaco Alessandra Moretti ha portato questa mattina il saluto dell'amministrazione comunale a don Albino Bizzotto, che da mercoledì scorso si è installato in una roulotte all'incrocio tra viale Dal Verme e viale Ferrarin. Il fondatore dei Beati costruttori di pace è infatti all'ottavo giorno dello sciopero della fame contro la costruenda base militare americana al Dal Molin.
"Sono venuta innanzitutto per sincerarmi di persona delle condizioni di salute di don Bizzotto - ha spiegato Moretti, che ha trovato il sacerdote in buone condizioni -, ma anche per esprimergli la gratitudine per i valori della pace, della solidarietà e dell'accoglienza che sta promuovendo con strumenti assolutamente pacifici e civili. Anche se i lavori sono già iniziati - ha aggiunto - continueremo a professare la nostra contrarietà alla realizzazione di una base militare in quel sito così delicato, ma anche per il metodo con cui è stata portata avanti questa scelta. La nostra competenza si ferma davanti a quella del Governo, ma è nostro compito difendere e tutelare il nostro territorio".
Attorniato da numerosi cittadini che ogni giorno gli fanno visita registrando i propri messaggi di solidarietà in un quaderno, don Albino Bizzotto ha sottolineato: "La costruzione della base americana è una scelta di politica internazionale e in quanto tale riguarda tutti, non solo i vicentini. Non a caso arrivano notizie di adesioni al digiuno e di iniziative intraprese anche in città italiane come Rovigo, Trieste e Mortara. Il Dal Molin, alla fine, è il simbolo di tutte le situazioni in cui vengono ignorati i diritti dei cittadini e, in particolare, di quelli più deboli".
"Occorre risvegliare le coscienze - gli ha fatto eco il vicesindaco Moretti - e anche le istituzioni devono fare la loro parte. Purtroppo l'esempio che ci viene offerto dai nostri governanti non aiuta e anzi trasmette al mondo un'immagine pessima dell'Italia, tra politiche dei respingimenti e campagne d'odio e intolleranza nei confronti di chi fugge da situazioni di dolore, fame e guerra. Proprio il nostro è stato un popolo che nella storia ha dimostrato, ma anche ricevuto, soprattutto qui in Veneto, i valori della solidarietà e dell'accoglienza. Oggi invece è come se la nostra società fosse anestetizzata, indifferente nei confronti di chi sta peggio. Il rispetto invece per la dignità della persona deve andare oltre qualsiasi logica e per questo l'iniziativa di don Bizzotto per Vicenza aiuta a portare la riflessione su un piano più generale, in cui al centro si colloca la persona".
In risposta ad un'interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Valerio Sorrentino, il vicesindaco Moretti ha spiegato infine che l'occupazione del suolo pubblico a don Albino Bizzotto è stata regolarmente concessa dal settore comunale delle Politiche dello sviluppo dal 18 al 27 agosto, e ha aggiunto: "Inizialmente il Comune aveva individuato un'altra zona per l'occupazione, ma è stata la Digos a indicare lo spostamento qui a ridosso della rotatoria. Ad ogni modo la polemica di Sorrentino non merita neanche considerazione e importanza: i valori che don Albino sta promuovendo con il suo digiuno sono molto più alti. Invito anzi il consigliere a venire a trovare don Albino e a scambiare quattro chiacchiere con lui affinché possa capire la generosità e l'amore che lo muove a professare il valore della pace, che è peraltro fissato anche dalla nostra Carta costituzionale e dallo Statuto comunale".
Solidarietà Cgil a don Albino Bizzotto
Mercoledi 26 Agosto 2009 alle 23:53
Una delegazione della Camera del Lavoro CGIL di Vicenza si è recata stamattina in viale Ferrarin per portare solidarietà e sostegno a don Albino Bizzotto.
Il suo digiuno sta richiamando l'attenzione dei cittadini e dei mezzi di informazione sulla costruzione della nuova base al Dal Molin, sulle pesanti e irreversibili conseguenze per la città e sui disagi che già oggi sta provocando agli abitanti delle zone adiacenti.
Egli conferma così il suo impegno per un mondo di pace, fratellanza, condivisione che ci ha visti insieme in molte occasioni e appuntamenti nel corso degli anni. Nell'ultimo periodo insieme ci siamo battuti e mobilitati contro la nuova base militare a Vicenza.
A qualche smemorato che provocatoriamente, non conoscendo don Albino, gli chiede dov'era in altri momenti di guerra e oppressione dei popoli ricordiamo che il digiuno di questi giorni continua l'impegno di una vita vissuta per organizzare o partecipare a iniziative di pace e solidarietà . Quando i caccia italiani sganciavano bombe sull'ex Jugoslavia egli era appena tornato da Pristina, dove si era recato, insieme a "Beati i costruttori di pace" e molte e molti volontari, italiani e vicentini, per tentare di impedire i bombardamenti. Nei giorni dei bombardamenti, poi, faceva la spola tra Aviano, Padova e Vicenza, per informare e sensibilizzare gli amanti della pace e i cittadini tutti sulla pericolosità della guerra alla quale il nostro Paese partecipava, non lesinando critiche al Governo allora in carica.
Anche per questo gli rinnoviamo il nostro sostegno e gli rivolgiamo il nostro grazie, impegnandoci, con le altre associazioni, movimenti, forze politiche e sociali, a continuare la mobilitazione fin dai prossimi giorni.
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A nessuno piace digiunare: pace senza sosta
Mercoledi 19 Agosto 2009 alle 10:08Riprendiamo da Grillo News www.grillonews.it le dichiarazioni di Don Albino Bizzotto*, alla cui iniziativa di sciopero della fame, che inizia oggi contro la costruzione del Dal Molin come base militare, abbiamo dato evidenza già ieri dal questo sito (versione on line del settimanale VicenzaPiù), ancora di più incoraggiato dall'azione non violenta di Don Bizzotto a raccogliere adesioni all'Appello per la Dignità di Vicenza (in basso a destra o via mail a [email protected])
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di don Albino Bizzotto
A nessuno piace digiunare, neanche a me. Quando ci troviamo davanti a situazioni particolarmente gravi, dobbiamo accettare anche comportamenti più impegnativi. Quanto sta avvenendo al Dal Molin è molto grave. In pieno Ferragosto, senza le normali interruzioni per ferie, nella nuova base al Dal Molin continuano a ritmo accelerato i lavori delle imprese che si sono aggiudicate gli appalti con lo scopo di produrre irreversibili fatti compiuti già prima del prossimo autunno.
Finora i cittadini di Vicenza con creatività , determinazione e continuità hanno messo in piedi una ininterrotta serie di iniziative per opporsi alla costruzione della nuova base statunitense. Ma il problema non riguarda solo Vicenza, riguarda tutti noi come italiani. Questo digiuno a sola acqua, a tempo indeterminato, desidera attirare attenzione sulla nostra responsabilità comune. Non possiamo solo rispondere ai vicentini quando ci invitano a partecipare alle loro iniziative; dobbiamo attivarci là dove ci troviamo perché il nostro impegno per la pace non si riduca a semplici parole, abbandonando gli obiettivi concreti che ci siamo dati.
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