Banca Alto Vicentino stanzia cinque milioni per le imprese di Sviluppo Artigiano per rilanciare l'economia locale
Martedi 28 Novembre 2017 alle 21:47 Banca Alto Vicentino sottoscrive un accordo che prevede lo stanziamento di 5 milioni di Euro, a tassi particolarmente vantaggiosi, per sostenere le piccole imprese e rilanciare l'economia locale. L'iniziativa rientra nelle azioni del protocollo di intesa tra Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana e Sviluppo Artigiano, la Società Consortile Cooperativa di Garanzia Collettiva Fidi che principalmente si occupa di prestare garanzie a favore dei propri associati. L'accordo "Plafond Sviluppo Artigiano" è stato meso a punto proprio per agevolare l'accesso al credito delle imprese locali e sostenerle nella loro azione di rilancio e di sviluppo.			
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			Banca Alto Vicentino sottoscrive un accordo che prevede lo stanziamento di 5 milioni di Euro, a tassi particolarmente vantaggiosi, per sostenere le piccole imprese e rilanciare l'economia locale. L'iniziativa rientra nelle azioni del protocollo di intesa tra Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana e Sviluppo Artigiano, la Società Consortile Cooperativa di Garanzia Collettiva Fidi che principalmente si occupa di prestare garanzie a favore dei propri associati. L'accordo "Plafond Sviluppo Artigiano" è stato meso a punto proprio per agevolare l'accesso al credito delle imprese locali e sostenerle nella loro azione di rilancio e di sviluppo.			
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			Banca Alto Vicentino evidenzia una semestrale post fusione molto soddisfacente
Venerdi 11 Agosto 2017 alle 17:04 Il direttore generale Roberto Rigato di Banca Alto Vicentino in una nota ufficiale di accompagnamento alla prima semestrale 2017 post fusione esordisce: " Raccolta complessiva stabile a 900 milioni di euro con un deciso incremento della raccolta indiretta (+3,5%). Ma il dato più interessante si rivela quello degli impieghi alla clientela, che registra un buon incremento. Gli impieghi vivi ammontano a circa 450 milioni di euro, mentre le nuove erogazioni a fine luglio superano i 46 milioni di euro. Un segnale di ripresa dell'economia del territorio, colto da Banca Alto Vicentino come l'occasione favorevole per rilanciare la fiducia e la voglia di investire su progetti futuri- continua il dg Rigato. La copertura delle sofferenze è al 70,3%. 			
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			Il direttore generale Roberto Rigato di Banca Alto Vicentino in una nota ufficiale di accompagnamento alla prima semestrale 2017 post fusione esordisce: " Raccolta complessiva stabile a 900 milioni di euro con un deciso incremento della raccolta indiretta (+3,5%). Ma il dato più interessante si rivela quello degli impieghi alla clientela, che registra un buon incremento. Gli impieghi vivi ammontano a circa 450 milioni di euro, mentre le nuove erogazioni a fine luglio superano i 46 milioni di euro. Un segnale di ripresa dell'economia del territorio, colto da Banca Alto Vicentino come l'occasione favorevole per rilanciare la fiducia e la voglia di investire su progetti futuri- continua il dg Rigato. La copertura delle sofferenze è al 70,3%. 			
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			CorVeneto: Roana e Alto Vicentino, c’è la firma sulla fusione
Martedi 13 Dicembre 2016 alle 09:37 Due istituti di credito, ora un’unica realtà. Firmata ieri la fusione  tra la Banca Alto Vicentino-Credito Cooperativo di Schio e Pedemonte con  la Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. «Dal primo gennaio 2017 saremo  un soggetto bancario forte e compatto: la banca di riferimento per tutto  l’Alto Vicentino» hanno detto i presidenti Domenico Drago e Maurizio  Zovi dopo la firma dell’accordo. La nuova realtà si chiamerà Banca Alto  Vicentino- Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana ed opererà in  63 comuni.
				
			
			
			Due istituti di credito, ora un’unica realtà. Firmata ieri la fusione  tra la Banca Alto Vicentino-Credito Cooperativo di Schio e Pedemonte con  la Cassa Rurale ed Artigiana di Roana. «Dal primo gennaio 2017 saremo  un soggetto bancario forte e compatto: la banca di riferimento per tutto  l’Alto Vicentino» hanno detto i presidenti Domenico Drago e Maurizio  Zovi dopo la firma dell’accordo. La nuova realtà si chiamerà Banca Alto  Vicentino- Credito Cooperativo di Schio, Pedemonte e Roana ed opererà in  63 comuni.Di Benedetta Centin, da Corriere del Veneto
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Comune Schio, Banca Alto Vicentino e Pmi
Venerdi 26 Febbraio 2010 alle 16:06Comune di Schio    Â
Comune di Schio e Banca Alto Vicentino insieme per le Pmi
Nasce il fondo di rotazione 
Il fondo sarà di 2 milioni e mezzo per finanziamenti agevolati per la ricapitalizzazione delle PMI
Stimate in un centinaio le operazioni che potranno essere sostenute 
 Combattere la crisi ma anche restituire fiducia alle aziende. Diventa realtà il progetto del Comune di Schio di costituire un fondo di rotazione di 2 milioni 500 mila euro per le imprese scledensi.
Combattere la crisi ma anche restituire fiducia alle aziende. Diventa realtà il progetto del Comune di Schio di costituire un fondo di rotazione di 2 milioni 500 mila euro per le imprese scledensi. 
Diventa realtà grazie alla Banca Alto Vicentino- Credito Cooperativo di Schio che ha deciso di partecipare alla creazione del fondo che aiuterà le imprese nella ricapitalizzazione attraverso la concessione di finanziamenti agevolati. Il fondo, di durata quinquennale, sarà costituito da una somma messa a disposizione dal Comune, pari a 500 mila euro, e da una somma stanziata dall'istituto di credito di 2 milioni di euro. 
«Contro la crisi servono azioni concrete e noi stiamo facendo la nostra parte - sottolinea il sindaco Luigi Dalla Via - Questo accordo con BAV, che ringraziamo per la disponibilità e l'impegno, rappresenta un sostegno importante per le aziende scledensi e, con loro, per i lavoratori e le famiglie scledensi»
Con il fondo si stima infatti la possibilità di finanziare un centinaio di ricapitalizzazioni. Del fondo di rotazione potranno beneficiare le imprese industriali, artigiane, del commercio, dei servizi, del turismo e dell'agricoltura con sede operativa nel territorio del Comune di Schio e potranno essere finanziate le spese sostenute per la ricapitalizzazione dell'impresa, da un minimo di 10 mila a un massimo di 50 mila euro per una sola volta nel quinquennio. Il fondo consentirà quindi l'erogazione di finanziamenti nelle forme di mutui o prestiti e sarà in partenza costituito dalle somme messe dal Comune e dall'istituto di credito ma potrà essere incrementato da ulteriori quote oltre che dalle rendite e dagli interessi maturati dalla gestione della temporanea liquidità pertinente al fondo. Il fondo di rotazione avrà una durata quinquennale, ma sarà sottoposto a verifica annuale degli obiettivi.
"Il nostro Istituto- commenta il Presidente di Banca Alto Vicentino, Domenico Drago, in quanto banca di credito cooperativo ha scelto da tempo di intensificare la sua funzione di sostegno all'economia del territorio, pur colpito nel 2009 dai pesanti riflessi della crisi economica generale. E in controtendenza con il restante sistema bancario, ha scelto anche di rinunciare ad utili di esercizio per essere maggiormente vicina in modo concreto a famiglie e imprese in un momento di difficoltà".
Il territorio chiede alle banche delle risposte e una disponibilità non soltanto a parole, ma con fatti concreti. "Attraverso questo accordo- spiega il direttore generale di BAV Roberto Rigato - e attraverso altri accordi che andremo a firmare nei prossimi giorni in altri Comuni, noi stiamo dimostrando che la nostra Banca è in prima linea per dare una mano alle imprese che stanno reagendo alla crisi. Siamo certi che, una volta passato il momento più difficile, il territorio saprà riconoscere l'impegno delle banche locali, magari più piccole, ma certamente anche più attente a dare linfa vitale alla propria gente".
«Questo progetto - spiega l'assessore allo sviluppo economico Daniela Rader - si inserisce nell'impegno che l'amministrazione sta mettendo in campo per contrastare le difficoltà di oggi ma anche per porre le basi per dare certezze al domani. In questo senso si muovono ad esempio gli accordi con le banche promossi dal Comune per lo smobilizzo dei crediti e per fornire linee di credito agevolate per interventi del piano casa».
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