Tangenziale nord e Valdastico sud
Domenica 21 Marzo 2010 alle 16:02Federazione della Sinistra, Prc, PdCi     Â
Apprendiamo dai massmedia che "la Brescia-Padova" per poter proseguire con la Valdastico Sud, non avendo risorse, ha pensato di cancellare insieme ad altre opere, il prolungamento di Via Aldo Moro.
Premettiamo che siamo sempre stati contrari alla Costruzione della Ederle 2 e conseguentemente ad una tangenziale che collegasse le due caserme USA e che i favorevoli contavano su questa compensazione per togliere il traffico dalla città .
Ciò nonostante, ci chiediamo quale soluzione sarà prospettata per il collegamento delle due basi una volta che la nuova base USA sarà ultimata, se i cittadini di Vicenza dovranno vedersi intasare le loro vie cittadine con i mezzi militari USA o se non fosse stato meglio riflettere prima di dare e assecondare, la concessione alla Ederle 2, nel centro cittadino.
Ci sembra proprio che allo scorrere dei giorni e al crescere del cemento nel Dal Molin, le problematiche denunciate dal movimento "No Dal Molin" saltano fuori e a farne le spese sono sempre i cittadini, non certo i notabili che stanno nei palazzi e che dovrebbero rappresentare i cittadini italiani e vicentini, ma sembra tutelino i diritti degli USA.
Irene Rui e Guido Zentile
Federazione della Sinistra
coordinamento prov. di Vicenza PRC-PdCI
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Niente compensazioni a Montecchio
Giovedi 21 Gennaio 2010 alle 18:07Comune di Montecchio Maggiore
Pedemontana Veneta: rinviata ad un altro tavolo la discussione sulle compensazioni richieste da Montecchio
Il Sindaco Milena Cecchetto "Ci hanno trattato a pesci in faccia". Nuovo incontro tra dieci giorni nella sede di Veneto Strade
Pressoché nessuna delle compensazioni chieste per la città a fronte della realizzazione della Strada Pedemontana Veneta è stata inclusa nel progetto presentato oggi al Sindaco di Montecchio Maggiore da Veneto Strade.
Il primo cittadino castellano esprime rabbia e delusione dopo l'incontro di stamattina "dove- dichiara - siamo stati trattati letteralmente a pesci in faccia. Ci siamo trovati di fronte ad un progetto che non includeva le compensazioni da noi richieste per la città a fronte della costruzione della nuova Pedemontana Veneta. In particolare, è rimasta del tutto inascoltata la richiesta di realizzare le complanari a doppio senso di marcia, condizione indispensabile per evitare il rischio che il traffico torni a riversarsi interamente all'interno del centro urbano di Montecchio".
Oltre alle corsie a doppio senso di marcia per le complanari, che nel progetto illustrato stamattina sarebbero previste solo da Alte fino all'altezza dello svincolo sulla Strada Montorsina anziché fino al termine della Variante alla SS246, il Sindaco Cecchetto aveva chiesto per la città l'inserimento nel progetto di una rotatoria ad Alte Ceccato e il potenziamento della futura strada di collegamento con la nuova stazione ferroviaria; l'allungamento della galleria prima dell'ingresso in località Ghisa; e una serie di barriere di mitigazione ambientale (previste per ora solo in corrispondenza del nuovo Ospedale Unico).
"Le compensazioni richieste per Montecchio Maggiore costituivano una condizione fondamentale alla realizzazione della nuova Superstrada- conclude Milena Cecchetto - e invece siamo tornati senza alcuna garanzia. A queste condizioni, è impensabile poter procedere nelle trattative."
Un nuovo incontro a Mestre è previsto entro i prossimi dieci giorni.
Continua a leggerePiù Democrazia contro le compensazioni
Giovedi 24 Settembre 2009 alle 18:25Comitato Più Democrazia
Compensazioni; la terribile operazione che Variati si appresta a compiere sul terreno della base Dal Molin ci trova totalmente contrari.
Compensazione, compensare, compenso significa -secondo la lingua italiana- equivalenza, equilibrio, corrispondenza fra ciò che si dà e ciò che si riceve, cioè fra la realizzazione della base e ciò che il Governo, la Regione, il commissario Costa vorrebbero darci. Ma sono compensabili la realizzazione e funzionamento della base militare al Dal Molin?
La 173° brigata é una unità d'attacco. "Strike" la definiscono i comandi miliari USA in Europa nelle loro relazione al Senato statunitense. Strike é il primo colpo con cui al bowling si abbattono tutti i birilli. L'uso del nostro territorio per far guerra al Sud povero del Mondo é compensabile?
La distruzione di 56 ettari di verde, l'occupazione dell'area sovrastante una della maggiori falde acquifere a livello europeo sono compensabili? No, non c'é compensazione possibile.
E non si dica che se il sindaco Variati non si siederà al tavolo delle compensazioni qualcuno lo farà al suo posto. Sbagliato perché le competenze comunali in questo terreno di totale discrezionalità politica ed amministrativa non sono surrogabili né giuridicamente né politicamente. Noi riteniamo che l'assenza del sindaco finirà per dare una dimensione di oggettiva inconcludenza all'eventuale tavolo nazionale delle compensazioni.
Per questo motivo non si sarebbe dovuto partecipare all'incontro con il sindaco; un incontro contraddittorio perché dedicato invece ad individuare le compensazioni.
Siamo contro questi mercanteggiamenti perché cerchiamo di portare la Pace ed il pacifismo dalle nuvole sulla terra. Non pensiamo di possedere la verità né di avere qualcosa da insegnare agli altri. Ma abbiamo idee ed ideali e vogliamo proporli a tutti, anche a chi é favorevole alla base.
Il pacifismo oggi é  l'unico atto realistico e positivo possibile. La guerra nel Viet-Nam, in Somalia, le due guerre contro l'Iraq ove attentati ed anarchia sono ampiamente presenti, la guerra contro la Jugoslavia in Kosovo che richiede tuttora il presidio di migliaia di militari ONU -prevalentemente occidentali- per evitare che gli albanesi massacrino la minoranza serba, la guerra in Afghanistan (solo il 3% dela territorio controllato dal governo centrale) che, per quanto si legge e si vede ma soprattutto per le dichiarazioni dei vertici militari USA ed inglesi, è avviata alla sconfitta dell'Occidente sono una prova purtroppo sanguinosa, soprattutto per i civili, che -come disse padre Balducci- la guerra é oggi un "ferro vecchio". Le guerre attuali contro il Sud del Mondo seminano morti innocenti, creano confusione e distruggono quel poco di ordine che c'è ma non si vincono più. Oggi le guerre non si possono più vincere. Serve invece sostituire la guerra con una politica di promozione dello sviluppo del Sud povero del Mondo secondo le vocazioni locali che non sono necessariamnte industriali o finanziarie. La scelta della Pace, come presupposto necessario di questa politica, è dunque l'unico atto di realismo oggi possibile. Una concreteza totale anche se avversata da buona parte della classe politica e dell'apparato politico-militare che vede la guerra non più come mezzo, qual'era nel recente passato, ma come fine, per distribuire gli utili e le rendite da morte. L'impiego della 173° brigata che dovrebbe occpuare l'area Dal Molin si colloca in questa concezione, della guerra come fine e senza fine. Di fronte a questo quadro, altro è opporsi alla base decisamente e senza tentennamenti ed altro supportare dal fronte del NO le compensazioni con atti incoerenti qual'è quello di sedersi al tavolo con Variati. Altro é il realismo mercantile delle compensazioni scambiato con alcuni vantaggi che sono il prezzo della inazione, se non del silenzio ed altro è il realismo della Pace. Il realismo pacifista comporta poi che il sindaco compia finalmente le scelte che finora ha scansato.1) applicare l'ordinanza del 17/1/1991 (prot. 318/91) che limita il passaggio in via Ferrarin ai veicoli autorizzati, non permettere l'accesso ai mezzi delle imprese costruttrici e quindi inibire il transito verso la base. Le esimenti addotte, anche dal Prefetto, prive del necessario supporto di provvedimenti formali, non sono invalide;
2) emanare una ordinanza di blocco dei lavori per abuso edilizio come gli chiedono da mesi tutti i gruppi NO DAL MOLIN con esposti ampiamente documentati e a mani del sindaco;
3) disporre la Valutazione di Impatto Ambientale che, come noto, riguarda sia l'esterno che l'interno del Dal Molin e si può legittimamente fare anche senza accertamenti sul terreno dell'aeroporto. Le norme in materia di VIA (Dir. CEE 85/337 e L.R. Veneto 10/1999) riguardano gli effetti diretti e indiretti di un progetto sull'uomo, sulla fauna e la flora; sul suolo e sottosuolo, sulle acque di superficie e sotterranee, sull'aria, il clima ed il paesaggio; sui beni materiali e sul patrimonio culturale; le interazioni tra i precedenti fattori; le possibili alternative al progetto, compresa la sua non realizzazione; le eventuali misure per eliminare o mitigare gli impatti negativi previsti; il monitoraggio continuo della compatibilità ambientale dei progetti, lo scambio di informazioni e la consultazione in ogni fase della procedura; la promozione dell'informazione e della partecipazione dei cittadini. Su questa valutazione erano disponibili docenti universitari esperti in materia, come Variati ben sa. Ma hanno atteso invano la chiamata. Non ci sono i soldi? E' risibile perché il bilancio e l'impiego dei quattrini lo decide proprio l'amministrazione Variati
Prima di chiamare in causa Regione, Governo, CEE il sindaco faccia l'autocritica e cerchi di rimediare, come ora proposto.
COMITATO PIU' DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONEÂ Â
Continua a leggereIl Comune: richieste di compensazione
Venerdi 18 Settembre 2009 alle 16:47Comune di Vicenza
Dal Molin, al via lunedì prossimo le consultazioni del sindaco Variati per l'elaborazione delle richieste da presentare al Governo
Inizieranno lunedì prossimo 21 settembre le consultazioni del sindaco Achille Variati propedeutiche all'elaborazione delle richieste che il Comune di Vicenza avanzerà al Governo per la costruzione sul territorio di Vicenza della nuova base militare americana.
Preannunciate nei giorni scorsi dopo aver constatato che non esistono altre strade percorribili per opporsi all'installazione della base al Dal Molin, nel corso della mattina e del pomeriggio di lunedì le consultazioni daranno spazio ai gruppi consiliari (Pd, Variati Sindaco, Vicenza Capoluogo, Pdl, Lega Nord, Lista Cicero, Udc) e ai movimenti che finora si sono occupati della questione (Tavolo della Pace, Sì Dal Molin, Patto per Vicenza e comitato "Salviamo l'aeroporto").
Nello specifico saranno i rispettivi capigruppo e rappresentanti, accompagnati da una ristretta delegazione, che verranno ricevuti separatamente dal sindaco, il quale sarà a sua volta affiancato dal direttore generale del Comune, Simone Maurizio Vetrano, e dal direttore del dipartimento territorio, Antonio Bortoli, oltre che dal capo di gabinetto e portavoce del sindaco, Jacopo Bulgarini d'Elci.
Alle consultazioni di lunedì - alle quali non hanno aderito il gruppo consiliare "Vicenza Libera - No Dal Molin" e il movimento "No Dal Molin" - il sindaco intende aggiungere altri incontri e precisamente con il mondo economico e sindacale della città , con la Camera di Commercio e la Provincia, nonché con i gruppi politici che si sono presentati alle ultime elezioni comunali, ma che non hanno rappresentanza in Consiglio comunale.
"Solo a conclusione di queste consultazioni - ha aggiunto Variati - esprimerò delle prime valutazioni che mi serviranno per elaborare un pacchetto di richieste da presentare al Governo. Siamo quindi molto lontani dall'alzare bandiera bianca: si tratta invece di un nuovo capitolo sulla questione Dal Molin".
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Variati e le compensazioni sul Dal Molin
Lunedi 14 Settembre 2009 alle 17:20Comune di Vicenza
Dal Molin, il sindaco Variati: "La base si farà . Ma grazie al movimento dei cittadini, la città potrà pretendere dallo Stato le compensazioni"
"Non vedo altre strade da percorrere per bloccare la realizzazione della base americana. È quindi giunto il momento di aprire un nuovo capitolo, quello delle opere di compensazione". Le parole, sofferte, sono quelle del sindaco di Vicenza Achille Variati, già anticipate, di persona, sabato sera al Festival del presidio "No Dal Molin", perché "se mi appresterò a sedere ad un tavolo con lo Stato per verificare prima, e concordare poi, la disponibilità a delle opere compensative per la ferita che è stata inferta e imposta alla città , lo devo al fatto che alle spalle non ho una città silenziosa e rassegnata. Non andrò quindi dal Governo ad elemosinare, ma avrò la forza per pretendere, a testa alta. L'incontro di sabato sera mi è costato molto emotivamente - confessa Variati -, ma non avevo scelta: dovevo comunicare l'amara realtà guardando negli occhi quei concittadini che in tutti questi anni hanno coraggiosamente tenuto alta la faccia della dignità di Vicenza".
Il sindaco precisa inoltre di non aver mai cambiato idea: "Anzi - ricorda -, ho sempre ritenuto che fosse un grave errore realizzare una base lì, in quel sito particolare, al Dal Molin. Tuttavia io non sono un qualsiasi cittadino: sono un amministratore, che può e deve percorrere solo le strade amministrative per opporsi. E le ho percorse tutte: quella giuridica e giurisdizionale, ricorrendo al Tar e al Consiglio di Stato, quella dei rapporti politici nazionali, quella europea e anche quella internazionale. È dunque con sofferenza che oggi dico che non abbiamo alcuna altra strada da percorrere per bloccare la base. Non è stato un anno perso - ribatte Variati -. Potrei, anzi, dire che altri avendo avuto a disposizione diversi anni, non mi hanno consegnato nulla tranne un assenso dato per il luogo sbagliato, e nulla nemmeno sul tavolo delle compensazioni, visto che il documento votato dal consiglio comunale del 2006 è molto generico e non detta precisi impegni. Basta ricordare che una delle condizioni dettate da quell'ordine del giorno era che l'aeroporto civile non avesse danni, e oggi è completamente smantellato per far posto al cantiere".
Variati spiega quindi come ora intende muoversi: "Avvierò a breve una serie di incontri per sentire l'opinione della città , e quindi delle istituzioni a partire dalla Provincia, delle forze politiche di maggioranza e di opposizione, nonché delle forze imprenditoriali, economiche e sindacali, e dei movimenti. Vedrò quindi di interpretare una sintesi delle richieste che emergono per portarle ad un tavolo Comune-Stato, senza nulla togliere al ruolo di coordinamento tecnico della Provincia su tutte le opere che dovessero coinvolgere altri Comuni".
Il sindaco infine scende più nel dettaglio sul tema delle compensazioni: "Lasciando da parte gli aspetti ideologici su cui ognuno può pensarla come vuole, il punto di partenza è che il Dal Molin è innanzitutto una ferita urbanistico-ambientale. Mi aspetto quindi che lo Stato dimostri una particolare attenzione per le compensazioni di carattere ambientale, visto che la città già vive una situazione critica sul fronte dell'inquinamento".