"Carcere e Scuola" del Csi ad Arzignano
Martedi 9 Febbraio 2010 alle 23:05Csi Vicenza  Â
Carcere e Scuola del CSI approda ad Arzignano! L'anno prossimo partite in carcere anche per il Da Vinci!
Due mattinate di assemblee, lunedì per il biennio e oggi (martedì) per il triennio del Liceo Da Vinci di Arzignano (Vicenza) dedicate all'illustrazione con tanto di testimonianze del mondo carcerario e in particolare della situazione vicentina.
Un carcere quello di Vicenza che è sovraffollato: nelle stanze in cui dovrebbero stare singolarmente i detenuti vi sono invece due o tre persone. E' uno dei dati negativi del carcere di Vicenza, ma nella realtà della casa circondariale berica vi sono anche aspetti positivi: c'è la possibilità di andare a scuola e quella di lavorare e una buona presenza di volontari e associazioni e un buon lavoro fatto tra polizia penitenziaria, educatori, cappellano del carcere e assistenti sociali. Una situazione buona per recuperare rieducare e reinserire nella società le persone che hanno commesso dei reati.
Sono alcune situazioni raccontate da Andrea Nicolin, ispettore della polizia penitenziaria del San Pio X che è intervenuto oggi (martedì) nel teatro Mattarello in cui si è svolta l'assemblea di istituto del triennio del Da Vinci dedicata a "Il carcere e il fine della pena!" L'incontro è stato condotto dal presidente dell'associazione Progetto Carcere 663-Acta Non Verba, prof. Maurizio Ruzzenenti, e dal presidente del CSI di Vicenza, Enrico Mastella promotori del progetto Carcere e Scuola ormai in atto da diversi anni a Vicenza e da decenni a Verona e nella provincia scaligera.
All'incontro oltre a Nicolin è intervenuto anche il comandante della compagnia di Valdagno dell'Arma dei Carabinieri, capitano Giacomo Gandolfi, che ha dedicato il suo intervento alla prevenzione dei reati, spiegando ai ragazzi presenti che a volte sono delle piccole "disattenzioni" che rischiano di metterci nei guai: a partire dal mancato utilizzo del casco in motorino, al bere alcolici prima di mettersi alla guida. Situazioni a rischio per sé stessi e per gli altri. Presente sul palco anche il comandante della stazione di Arzignano il luogotenente Caiello Chierchia.
Toccante l'intervento di don Agostino Zenere, il cappellano del carcere, che ha saputo rispondere con sapienza alle domande a volte impertinenti di alcuni studenti: "perché dobbiamo reinserire un pedofilo che ha non solo abusato ma anche ucciso la sua vittima, un bambino?" ha chiesto una ragazza del triennio. Don Agostino ha voluto sottolineare che la Costituzione italiana e quindi la legislazione prevedono il recupero del detenuto. Che colui che ha sbagliato è comunque e sempre una persona, anche se ha commesso un gesto abominevole. Il problema secondo don Agostino è che il reato di fatto è uno strappo, una ferita, che colpisce la società e le persone coinvolte, vittima e carnefice, e che è quella ferita che deve essere curata, e non la si cura certamente con la pena di morte, né con la tortura.
La preside del Da Vinci, Maria Bertoldi, e l'insegnante Franco Meggiolaro (coordinatore per l'istituto scolastico delle attività degli studenti) hanno ringraziato gli ospiti e il CSI e l'associazione aderente Progetto Carcere 663, acta non verba, per l'interessante proposta. Il capo di istituto ha anche raccolto l'invito del presidente Mastella: l'anno prossimo inviterà i ragazzi e le ragazze maggiorenni alle partite in carcere. Con il calcio a 11 per i maschi nell'ora d'aria di Vicenza, e con la pallavolo per le femmine al carcere femminile di Verona.
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Domani assemblea scolastica su carcere
Lunedi 8 Febbraio 2010 alle 19:16CSI VicenzaÂ
Domani, martedì 9 febbraio, ore 12.15 conf stampa al Da Vinci di Arzignano
CARCERE E SCUOLA - ASSEMBLEA SU "IL CARCERE E IL FINE DELLA PENA!"
Si svolge domani martedì 9 febbraio l'ultimo incontro del corso di educazione alla legalità per il triennio del Liceo Da Vinci di Arzignano (VI). I ragazzi con gli insegnanti seguiranno in mattinata la proiezione di un film sulla realtà carceraria al teatro Mattarello. Dalle 10,45 sempre al Cinema Teatro si svolge una conferenza sulla realtà del carcere vicentino condotta dal presidente dell'associazione Progetto Carcere 663-Acta Non Verba, prof Maurizio Ruzzenenti, e dal presidente del CSI di Vicenza, Enrico Mastella, che vede come ospiti esponenti delle forze dell'ordine (comandante dei Carabinieri e ispettore della Polizia penitenziaria) il cappellano del carcere di Vicenza, don Agostino Zenere. All'incontro è stato invitato anche un esponente della Magistratura vicentina.
Dalle ore 12,15 gli intervenuti sono a disposizione per una conferenza stampa e per eventuali interviste.
Arriva un garante per i diritti dei detenuti
Mercoledi 25 Novembre 2009 alle 16:45Comune di Vicenza
Pronta per il consiglio comunale la delibera sul garante dei diritti dei detenuti
"L'istituzione del garante dei diritti dei detenuti a breve in consiglio comunale". Lo annuncia il sindaco Achille Variati che questa mattina ha presentato alla giunta la proposta di deliberazione elaborata sulla scorta della proposta avanzata dal consigliere comunale del Pdl Francesco Rucco e di un appello ricevuto dalla Camera penale vicentina.
Il garante è un organo di garanzia che in ambito penitenziario ha funzione di tutela delle persone limitate o private della libertà personale. Riceve segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e dei diritti fondamentali dell'uomo, e si rivolge all'autorità competente per chiedere spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie. È una figura che nasce in Svezia nel 1809 e si diffonde poi molto lentamente fino ad esser presente in quasi tutti i Paesi europei. In Italia manca la figura del garante nazionale, ma esistono i garanti regionali, provinciali e comunali.
"Reputo questo provvedimento - ha commentato Variati - doveroso perché è inerente ai diritti della cittadinanza che il Comune di Vicenza, come previsto nel suo statuto, promuove".
Il garante sarà nominato dal sindaco attraverso una valutazione dei curricula presentanti in seguito alla promozione della carica. La nomina avverrà tra persone che risiedono a Vicenza d'indiscusso prestigio nel campo delle scienze giuridiche, dei diritti umani, delle attività sociali negli istituti di prevenzione e di pena, nei centri di servizio sociale.
Il garante, che si appoggerà per la sua attività all'ufficio comunale del difensore civico, avrà in particolare il compito di promuovere l'esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di utilizzo dei servizi comunali dei detenuti, con riferimento ai diritti fondamentali, alla casa, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all'assistenza, alla tutela della salute e allo sport. Sarà suo compito anche promuovere iniziative di sensibilizzazione pubblica sul tema dei diritti dei detenuti.
Si tratta di una carica gratuita, della durata di 5 anni.
Continua a leggereA Vicenza un garante per i detenuti
Lunedi 12 Ottobre 2009 alle 19:12Comune di Vicenza
Carcere affollato, Vicenza avrà presto un garante per i diritti dei detenuti
A Vicenza verrà presto istituito il garante per i diritti dei detenuti. Lo ha annunciato oggi il sindaco Achille Variati sulla scorta della proposta avanzata dal consigliere comunale del Pdl Francesco Rucco e di un appello ricevuto nei giorni scorsi dalla Camera penale vicentina.
Il garante è un organo di garanzia che in ambito penitenziario ha funzione di tutela delle persone limitate o private della libertà personale. Riceve segnalazioni sul mancato rispetto della normativa penitenziaria e dei diritti fondamentali dell'uomo, e si rivolge all'autorità competente per chiedere spiegazioni, sollecitando gli adempimenti o le azioni necessarie. È una figura che nasce in Svezia nel 1809 e si diffonde poi molto lentamente fino ad esser presente in quasi tutti i Paesi europei. In Italia manca la figura del garante nazionale, ma esistono i garanti regionali, provinciali e comunali.
"Non dimentichiamo che la permanenza in carcere dovrebbe essere il periodo in cui ci si riabilita in vista di un reinserimento nella società per non delinquere più - ha sottolineato Variati -. A Vicenza la permanenza nei penitenziari è assai critica. Basti riflettere su un dato: il 16 settembre scorso a fronte di una capienza massima regolamentare di 146 posti, si contavano ben 317 detenuti, registrando quindi un sovraffollamento pari al 117 per cento".
Il sindaco ha quindi specificato che sceglierà il garante fra gli iscritti alla Camera penale di Vicenza, il quale opererà a titolo completamente gratuito, e di aver già dato disposizione agli uffici comunali di avviare l‘iter nel più breve tempo possibile perché il garante per i diritti dei detenuti sia presto una realtà .
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