Il cda della Fondazione Roi con Diamanti, Valmarana e i "nominati" di Zonin non ha mantenuto le promesse di chiarire il passato. Ma mentre "farfuglia" del futuro, il cda ha confermato Righetto, Sandrini e Ambrosetti?
Giovedi 29 Marzo 2018 alle 22:30
Pubblicato alle 22.46 del 28 marzo 2018, aggiornato alle 22.30 del 29 marzo. C'è chi si chiede quali eventi abbia messo in cantiere la Fondazione Roi dopo la sponsorizzazione con 100.000 euro del "povero" Marco Goldin e le chiacchierate pubbliche (con o senza gettoni di presenza?) di qualche tempo fa. E chi si mostra preoccupato dell'ultimo consiglio di amministrazione in cui non avrebbero ancora deciso su come modificare lo statuto della Fondazione uan volta persa la mamma, anzi la matrigna Banca Popolare di Vicenza, che per mano di Gianni Zonin e dei suoi confratelli (in Cda) defraudò la Roi per decine di milioni tra l'acquisto di azioni carta straccia e mura di immobili fatiscenti, come l'ex Cinema Corso.Â
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Il Movimento 5 Stelle presenta un esposto contro la gestione della Fondazione Roi, mentre il cda fa finta di dividersi sull'azione di responsabilità contro Gianni Zonin & c.
Venerdi 1 Settembre 2017 alle 00:21
Il senatore Enrico Cappelletti, la consigliera comunale Liliana Zaltron ed il consigliere regionale Manuel Brusco, tutti del Movimento 5 Stelle, stanno continuando e accentuando una azione meritoria sul caso della Fondazione Roi stimolata (anche), se ci possiamo permettere, dalla nostra inchiesta che ha trovato un suo "punto fermo" in "Roi. La Fondazione demolita", il libro raccolta dei nostri articoli e delle prese di posizione di, pochi, altri politici, come Sergio Berlato e Francesco Rucco, sul caso della "creatura" del marchese Giuseppe Roi nata per promuovere i musei civici vicentini, in primis il Chiericati, e trasformata da Gianni Zonin, presidente della Banca Popolare di Vicenza e della stessa Fondazione Roi, come lui stesso ha testimoniato, "di fatto in una emanazione della BPVi".
Continua a leggereFondazione Roi: i bilanci ragionati della fallimentare e sempre meno oscura gestione di Gianni Zonin & c.. Le domande ad Ilvo Diamanti e ad Andrea Valmarana, il nuovo dominus già sindaco di Zonin Spa
Mercoledi 2 Agosto 2017 alle 23:14
Espongo qui, a cura di Ubaldo Alifuoco, da sempre studioso del caso oltre che storico “cultoreâ€, tecnico e non solo, della lettura di documenti intricati e intriganti, le prime considerazioni possibili sugli stringati bilanci della Fondazione Roi dal 2009, inizio della presidenza di Gianni Zonin, al 2016, ultimo delle sua gestione (cfr. l'inchiesta iniziale riportata in "Roi. La Fondazione demolita"), bilanci che ho ottenuto ufficialmente, insieme ad altri documenti che pubblicheremo, dalla Regione Veneto, ente preposto al controllo delle Fondazioni (ricordiamo che la Roi, come abbiamo anticipato sempre a firma Alifuoco e proprio grazie al primo esame degli atti che ci erano dovuti, ha perso nel 2016 la qualifica di Onlus evidentemente per mancato rispetto delle relative normative).
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Mons. Francesco Gasparini a Valmarana: "ecco le carte della Fondazione Roi per acquisto del ritratto del vescovo Priuli ora al Museo Diocesano. Mai chieste dimissioni ai 4 membri del Cda scelti da Zonin". ViPiù: dove sono le altre carte?
Martedi 25 Luglio 2017 alle 20:02
Il 12 aprile scorso veniva pubblicato su VicenzaPiu.com un articolo il cui titolo recitava "Non c'è traccia chiara del pagamento della Fondazione Roi del quadro del vescovo del '500 Matteo Priuli donato al Museo diocesano: cosa dirà mons. Gasparini ora a mons. Pizziol che già arrossì per il suo ingresso nel Cda Roi?" e in cui si legge: "L'ex numero uno anche della Banca Popolare di Vicenza (Gianni Zonin era presidente della Roi stessa, ndr), infatti, decise di intervenire con la cassa della Fondazione (che, oggi, 12 aprile 2017, lo abbiamo saputo, non ne trova traccia nelle voci di spesa in chiaro...) che dovrebbe essere destinata per statuto solo al Chiericati, ma questa è una cosa stranota, per consentire al direttore del Museo diocesano mons. Francesco Gasparini l'acquisto del ritratto da un privato. Né le cronache di allora né il Museo Diocesano resero noti i costi dell'operazione e avere risposte dalla Roi oggi è un'impresa...".
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La disdicevole lettera di "indirizzo" sulla Fondazione Roi: Bulgarini dice di averla consegnata a Valmarana che nega. Variati e Diamanti, chi è il vostro vice (più) bugiardo?
Lunedi 24 Luglio 2017 alle 23:59
Dopo l'interrogazione "bomba" del consigliere regionale Sergio Berlato, che fa seguito alle denunce e agli atti formali compiuti dal suo collega di M5S Manuel Brusco e dalla capogruppo del Movivento 5 Stelle Vicenza, Liliana Zaltron, e rinviando a domani e non solo altre, gravi e documentate rivelazioni sul... gravissimo caso della Fondazione Roi, vi ricordiamo che avevamo anticipato sul nostro TgPiù del 13 luglio (dal minuto 24.24) la nostra denuncia ai lettori e ai teleweb spettatori, ai cittadini e a Ilvo Diamanti, il "povero presidente" della Fondazione Roi, delle gaffe e/o delle bugie di Jacopo Bulgarini d'Elci e/o di Andrea Valmarana col contorno di consiglieri di maggioranza e qualche "pentito" della minoranza che, pensando che la Roi fosse d'accordo (che squallore!), avevano scritto una lettera di suggerimenti interessati alla Fondazione su imbeccata di Bulgarini.
Continua a leggereFondazione Roi e la discontinuità con la gestione Zonin: Diamanti assicura di cercarla, Valmarana la contraddice, i media "russano"
Venerdi 21 Luglio 2017 alle 13:06"Ho accettato questo incarico sapendo da chi era composto questo consiglio e mi assumo le mie responsabilità , mi fido di tutti i membri ed in particolare ho imparato a conoscere e stimare il dottor Valmarana. Non posso, infatti, occuparmi in prima persona di tutti gli aspetti che riguardano la gestione del lascito del marchese Roi". Queste le parole di Ilvo Diamanti, neopresidente della Fondazione Roi, al termine della concitata conferenza stampa in cui il nuovo consiglio, per la prima volta, presentava il bilancio della Fondazione in modo pubblico. Un attestato di stima giunto appena prima di una promessa: "Alla fine del mio mandato farò, da solo, un'altra conferenza stampa e allora risponderò di quanto fatto per rimediare agli errori del passato". I legami con la vecchia gestione, quella dell'ex padrone di tutto Gianni Zonin sono però ancora tanti, come le questioni irrisolte.
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