Mentana vs Grillo, lo scontro che sta creando bufera sui social
Mercoledi 4 Gennaio 2017 alle 11:19Vino e giovani: confronto sul web
Giovedi 26 Aprile 2012 alle 11:10Un blog quale strumento di comunicazione strategico per una campagna di sensibilizzazione al bere consapevole, uno spazio di confronto, di divulgazione e di condivisione dedicato ai temi connessi al rapporto tra le nuove generazioni e il vino e accanto ad esso l'uso dei social network. Continua a leggere
Blog Federazione della Sinistra di Vicenza
Martedi 24 Maggio 2011 alle 00:12Il blog http://prc-fed-vicenza.over-blog.it ,  da più di due anni su internet, per non entrare in contrasto con il nuovo sito del Prc annunciato da Ezzelini Storti, pur mantenendo lo stesso indirizzo originale "è il nuovo blog della Federazione della Sinistra di Vicenza, blog di informazione libera, comunista", come ci comunicano alcuni militanti.
Continua a leggerePdL: www.pdlvicenza.it e blog
Venerdi 30 Luglio 2010 alle 21:18L'appello, "No al bavaglio per il web"
Sabato 24 Luglio 2010 alle 23:36Il ddl intercettazioni stabilisce l'obbligo di rettifica anche per i blog con multe fino a 12.500 euro. La lettera alla Camera. "Stiamo per diventare il primo e l'unico paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà ".
Qualche ritocco e ammorbidimento alla libertà per giornalisti ed editori di pubblicare intercettazioni. Ma una stretta confermata sui blog, sottoposti a obbligo di rettifica e multe salate.
Continua a leggereGalan al Governo (no all'Eni) e Zaia in rete
Sabato 26 Dicembre 2009 alle 13:37
Giancarlo Galan, dopo aver rinunciato improvvisamente (?) alla sua quarta corsa per la Presidenza del Veneto, per la cui candidatura il Premier Berlusconi ha ‘ceduto' alle pressioni del leader della Lega Bossi, suo irrinunciabile alleato a livello nazionale, si consolerà con un Ministero, come ha detto ai suoi sostenitori , (quasi tutti) i consiglieri regionali e gli assessori del Pdl, invitati a casa sua per una cena di auguri di Natale, dove ha ufficializzato la sua scelta alternativa a quelle di presentarsi da solo, accettare un ‘ricca' poltrona nel Cda dell'Eni o ritirarsi provocatoriamente dalla politica.
Galan, pur ribadendo di non aver compreso né capito (anche se chiaro a molti, se non a tutti, lui in primis, n.d.r.) il niet alla sua ricandidatura, ha comunicato di non aver scelto la sempre minacciata strada della rottura, accettando l'appello di Berlusconi a non dilapidare le sue competenze politiche e ricordando che il Pdl adesso avrà 3 ministri del Nord Est al governo, con lui in più, appunto un politico e non un tecnico, come Sacconi e Brunetta.
Intanto Luca Zaia segnala i 70mila contatti al giorno ospitati in media dal suo blog (da censurare?, n.d.r.), www.lucazaia.it , che verrà sempre più potenziato per la campagna elettorale di fatto iniziata e che il ministro vuole gestire sfruttando al massimo il web come Barack Obama.
Zaia invita, ovviamente, alla prudenza contro i facili entusiasmi: «Il centrodestra non già ha vinto, per ora ha un candidato»
Embargo digitale e totalitarismo democratico. Gli effetti del caso Berlusconi
Lunedi 21 Dicembre 2009 alle 18:57Dopo l'aggressione al premier si moltiplicano le voci di chi vorrebbe limitare la libertà di espressione sul web. Un percorso tecnicamente arduo e sottilmente pericoloso
Perché fa scivolare sempre più la democrazia verso il regime
L'aggressione ai danni di Silvio Berlusconi ha dato la stura ad una campagna, già covata da tempo, il cui obiettivo neanche troppo celato è quello di restringere il campo delle libertà di espressione, specie le espressioni del dissenso. Allo stesso tempo pezzi importanti del governo hanno preso di mira le modalità con le quali sarà possibile partecipare alle manifestazioni di piazza. Però a fare irruzione nell'agenda dei media sono stati i social network.
Twitter, i blog, ma soprattutto Facebook, sono stati le piazze elettroniche nelle quali i commenti all'evento di Milano sono stati più duri. Apprezzamenti per il gesto, posizioni ironiche, invettive sarcastiche, j'accuse violenti: insomma c'è stato di tutto e di più. E proprio rispetto a queste contestazioni le voci del governo, nonché quella di editorialisti "lealisti" con le istituzioni repubblicane come Giannantonio Stella, si sono levate quasi unanimi. Il ministro dell'Interno Bobo Maroni della Lega ha parlato esplicitamente di norme allo studio pensate per oscurare i siti che riportano espressioni violente o che propugnano odio.