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L'appello, "No al bavaglio per il web"

Di Redazione VicenzaPiù Sabato 24 Luglio 2010 alle 23:36 | 0 commenti

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Il ddl intercettazioni stabilisce l'obbligo di rettifica anche per i blog con multe fino a 12.500 euro. La lettera alla Camera. "Stiamo per diventare il primo e l'unico paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà".

Qualche ritocco e ammorbidimento alla libertà per giornalisti ed editori di pubblicare intercettazioni. Ma una stretta confermata sui blog, sottoposti a obbligo di rettifica e multe salate.

Oltre ai limiti e ostacoli all'attività di indagine dei magistrati, che restano sempre - è bene ricordarlo - l'aspetto più grave di tutta la vicenda. Il ddl intercettazioni (vedi la scheda) approvato dalla Commissione Giustizia della Camera continua a fare scandalo. Per quanto riguarda i blog, pubblichiamo e sottoscriviamo l'appello lanciato, tra gli altri, da Guido Scorza e Valigia Blu. Insomma, non si smobilita.

 

Al Presidente della Camera, On. Gianfranco Fini
Al Presidente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati On. Giulia Bongiorno
Ai Capi-gruppo alla Camera dei Deputati
A tutti i Deputati

 

La decisione con la quale, lo scorso 21 luglio, il Presidente della Commissione Giustizia della Camera, On. Giulia Bongiorno, ha dichiarato inammissibili gli emendamenti presentati dall'On. Roberto Cassinelli (PDL) e dall'On. Roberto Zaccaria (PD) al comma 29 dell'art. 1 del c.d. ddl intercettazioni costituisce l'atto finale di uno dei più gravi - consapevole o inconsapevole che sia - attentati alla libertà di informazione in Rete sin qui consumati nel
Palazzo.

 

La declaratoria di inammissibilità di tali emendamenti volti a circoscrivere l'indiscriminata, illogica e liberticida estensione ai gestori di tutti i siti informatici dell'applicabilità dell'obbligo di rettifica previsto dalla vecchia legge sulla stampa, infatti, minaccia di fare della libertà di informazione online la prima vittima eccellente del ddl intercettazioni, eliminando alla radice persino la possibilità che un aspetto tanto delicato e complesso per
l'informazione del futuro venga discusso in Parlamento.

 

Tra i tanti primati negativi che l'Italia si avvia a conquistare, grazie al disegno di legge, sul versante della libertà di informazione, la scelta dell'On. Bongiorno rischia di aggiungerne uno ulteriore: stiamo per diventare il primo e l'unico Paese al mondo nel quale un blogger rischia più di un giornalista ma ha meno libertà.

 

Esigere che un blogger proceda alla rettifica entro 48 ore dalla richiesta - esattamente come se fosse un giornalista - sotto pena di una sanzione fino a 12 e 500 mila euro, infatti, significa dissuaderlo dall'occuparsi di temi suscettibili di urtare la sensibilità dei poteri economici e politici.

 

Si tratta di uno scenario anacronistico e scellerato perché l'informazione in Rete ha dimostrato, ovunque nel mondo, di costituire la migliore - se non l'unica - forma di attuazione di quell'antico ed immortale principio, sancito dall'art. 19 della dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo e del cittadino, secondo il quale "Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere".

 

Occorre scongiurare il rischio che tale scenario si produca e, dunque, reintrodurre il dibattito sul comma 29 dell'art. 1 del ddl nel corso dell'esame in Assemblea, permettendo la discussione sugli emendamenti che verranno ripresentati. L'accesso alla Rete, in centinaia di Paesi al mondo, si avvia a divenire un diritto fondamentale dell'uomo, non possiamo lasciare che, proprio nel nostro Paese, i cittadini siano costretti a rinunciarvi.

Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione

Tra i primi firmatari: Vittorio Zambardino, Scene Digitali; Alessandro Gilioli, Piovono Rane; Arianna Ciccone, Festival Internazionale del Giornalismo e Valigia Blu; Filippo Rossi Direttore Ffwebmagazine e Caffeina magazine; Luca Conti, Pandemia; Fabio Chiusi, Il Nichilista; Daniele Sensi, L'AntiComunitarista; Wil Nonleggerlo, Non leggere questo Blog!

» IL LINK PER FIRMARE L'APPELLO


 

 

 

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Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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