Categorie: Economia&Aziende
Domenica 24 Giugno 2018 alle 19:38
Il fondo per risarcire gli azionisti? - è la domanda a
Salvatore Bragantini con cui apre
Federico Nicoletti il suo articolo su
Il Corriere del Veneto che riprendiamo integralmente. «
Se fossi lo Stato non darei nulla. La banca aveva creato strumenti ragionevoli: c'è chi li ha accettati e chili ha rifiutati. Se c'è sempre una volta dopo, nessuno accetterà mai. Tanto poi ti danno di più». Il tentativo fallito di
Atlante e i problemi rimasti aperti. Ma anche un Veneto che ha fatto con
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca una sorta di triplo gioco: prima mandandole in crisi, poi non sostenendo il salvataggio e ora, un anno dopo, rifugiandosi nella teoria auto-assolutoria del «complotto» per spiegare i crac.
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Categorie: Fatti
Venerdi 21 Aprile 2017 alle 09:03
Dal suo punto di vista, è persino coerente:
Vincenzo Consoli, ex direttore generale ma soprattutto deus ex machina di
Veneto Banca,vuole i suoi soldi - più correttamente, quelli che lui ritiene siano i soldi che gli spettano - e li vuole tutti. Per la precisione, sono la bellezza di 3 milioni e mezzo di euro. È questa la cifra per incassare la quale Consoli ha trascinato Veneto Banca in giudizio, davanti al Tribunale del lavoro di Treviso, con due distinti ricorsi che il giudice ha riunificato (per la cronaca, la prima udienza, interlocutoria, si è tenuta la settimana scorsa). Ciò che l'ex direttore generale, indagato (e arrestato) con le accuse di aggiotaggio e ostacolo all'attività di vigilanza, pretende dalla sua vecchia banca, è il pagamento di una serie di somme in conseguenza della risoluzione del rapporto di lavoro, avvenuta consensualmente il 31 luglio del 2015.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Martedi 28 Marzo 2017 alle 00:43
Leggiamo e rileggiamo da cronisti, anche se sarebbe pericoloso, ci dicono, le vecchie e le ultime vicende delle due ex Popolari Venete, la Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, dimenticandoci per un attimo dei loro 206.000 soci, tanto nel passato se ne sono dimenticati in tanti, chi più chi meno, dai gestori ai regolatori fino ai controllori delle due banche. In un passato che oggi sembra lontanissimo, da inizio 2013, gli archivi dei giornali e un po' di auto-immodesta-memoria del nostro, ci ricordano come Banca d'Italia con ogni mezzo proprio e con molti "supporti" esterni (a BankItalia ma non al "sistema" di potere che esprime o che la esprime) spingesse non verso una fusione bilanciata tra i due istituti veneti ma verso la banca unica a trazione Gianni Zonin.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Domenica 19 Marzo 2017 alle 22:39
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Ora non sono più solo voci ma Beniamino Anselmi, presidente del Cda di Veneto Banca scelto dal Fondo Atlante, l'azionista praticamente totalitario dell'Istituto montebellunese e della Banca Popolare di Vicenza, si è dimesso per la sua diversa visione con l'azionista e con Gianni Mion sulla fusione tra le due ex popolari venete»:
così scrivevamo il 7 novembre 2016 mentre
l'8 riportavamo l'Ansa che così raccontava le dimissioni e la diversa "visione" dell'uomo Anselmi rispetto a Mion, l'ex manager di Benetton che tanto ama, però, descriversi come di origini popolari: «
Un passo indietro "perché certe scelte preferisco non farle" e "forse sono un uomo fuori dal tempo: preferisco non prendere nulla, rinunciare alla poltrona, ma esser in pace con la coscienza e con le persone che incontro per strada"...».
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Categorie: Banche
Mercoledi 7 Dicembre 2016 alle 09:14
Fabrizio Viola è il nuovo amministratore delegato della
Banca Popolare di Vicenza. La nomina è arrivata ieri, nel tardo pomeriggio, nel corso del consiglio di amministrazione dell’istituto, tenutosi a Milano. Viola, ex amministratore delegato, fino al settembre scorso, di Monte dei Paschi di Siena, è stato cooptato al posto del dimissionario
Francesco Iorio. Contestualmente, a poche ore di distanza e a qualche centinaio di chilometri, il cda di
Veneto Banca ha deciso a Montebelluna di cooptare lo stesso Fabrizio Viola all’interno del board, al posto di
Beniamino Anselmi, dimessosi dalla carica di presidente poche settimane fa, e di affidargli la carica di presidente del Comitato Strategico.
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Categorie: Banche
Martedi 6 Dicembre 2016 alle 09:11
Accelera il percorso di fusione tra la
Banca Popolare di Vicenza e
Veneto Banca. Nel consiglio di amministrazione che si tiene oggi a Vicenza l’ex ad di Mps, e prima ancora di Bpm,
Fabrizio Viola, dovrebbe essere nominato nuovo amministratore delegato - previo il consenso necessario da parte delle autorità di vigilanza - al posto di
Francesco Iorio, che ieri ha ufficialmente rassegnato le dimissioni (improvvise, non concordate, fanno sapere dall’istituto) dalla carica di ad e di direttore generale. Iorio, ex direttore generale di Ubi, era arrivato a Vicenza il primo giugno del 2015 con il difficile compito di provare a condurre l’istituto fuori dalla crisi patrimoniale causata dalla malagestione dell’ex presidente
Gianni Zonin e dal direttore generale
Samuele Sorato.
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Categorie: Politica
Martedi 29 Novembre 2016 alle 11:44
Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione Comunista Veneto
Le dichiarazioni sulle proprie dimissioni dell’ex presidente del CdA di
Veneto Banca Beniamino Anselmi gettano una luce di verità sul progetto di fusione delle banche venete e gli fanno onore. L’operazione è in corso, con il ritmo veloce del blitzkrieg. Destinati a pagare il prezzo più alto saranno i dipendenti che, dalle dichiarazioni dell’ex ad contrario alla macelleria sociale, dovrebbero fare da agnelli sacrificali sull’altare del “risanamentoâ€. Licenziamenti che, come è noto, sono necessari, propedeutici, nelle pratiche della finanza internazionale alle operazioni di fusione ed acquisizione.
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Categorie: Banche
Martedi 29 Novembre 2016 alle 10:00
La febbre referendaria provoca capogiri.
Rachel Sanderson, corrispondente da Milano del
Financial Times, spiega dalle colonne dell’autorevole quotidiano britannico che, se vincesse il No, otto banche italiane rischierebbero il fallimento. Nessuna reazione dalle otto banche destinatarie della nomination:
Monte dei Paschi,
Popolare di Vicenza,
Veneto Banca,
Carige,
Etruria,
Banca Marche,
Cassa Ferrara e
Cassa Chieti. Strano. Se uno scrive che sono a rischio di fallimento riceve minacce di azioni legali, basta scrivere che potrebbero fallire se vince il No e la rabbia si placa. Il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, non ha commentato e ha lasciato la parola al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per sentirsi più tranquillo†(ha detto così).
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Categorie: Economia&Aziende
Giovedi 24 Novembre 2016 alle 09:59
Aggiornamento della nota delle 22.19 del 23 novembre. Con grande coerenza e professionalitÃ
Beniamino Anselmi, dopo essersi dimesso da presidente del Cda di
Veneto Banca non condividendo la volontà del
Fondo Atlante, socio di stragrande maggioranza della
BPVi e dell'istituto montebellunese, di voler fondere le due ex Popolari venete immolando migliaia di dipendenti a fronte di un risultato molto incerto dell'operazione sostenuta anche da
Gianni Mion, presidente della
Banca Popolare di Vicenza, ha lasciato anche le cariche di Consigliere di Veneto Banca, della controllata
Banca Apulia e del partecipato consorzio
SEC Servizi nonostante la volontà della proprietà di non perderne l'apporto, almeno a livello di immagine.
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Categorie: Banche, Economia&Aziende
Lunedi 14 Novembre 2016 alle 22:12
Aggiungiamo qualche conto all'articolo di Stefano Righi su Corriere Economia che vi abbiamo proposto stamattina alle 9.26 perchè disegna il dramma delle due ex Popolari Venete. Ci permettiamo di aggiungere solo che se il sistema bancario ha di fatto già perso 1.2 - 1.3 miliardi di euro con le quattro banche "risolte" (fallite, ndr) in centro Italia (1.8 miliardi erano quelli "immessi" per evitare il crac, 500 - 600 milioni quelli che Ubi è disposta a tirare fuori per comprarne tre delle quattro, sia pur già ripulite, almeno sulla carta) altri 2.5 miliardi del Fondo Atlante, che arrivano sempre da quel sistema con in testa, oltre alle non solidissime Intesa e Unicredit, anche Cassa Depositi e Prestiti (alias Poste Italiane e risparmi dei libretti postali, warning!) sono già evaporati in Banca Popolare di Vicenza e in Veneto Banca.
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