Archivio per tag: Banca Marche

Categorie: Banche, Economia&Aziende

Per i soci traditi BPVi e Veneto Banca avanza l'ipotesi warrant: un affare... rischioso

Martedi 21 Febbraio 2017 alle 21:57
ArticleImage C'è un altro termine che è entrato nel vocabolario degli azionisti di BPVi e Veneto Banca, un vocabolo che la maggior parte di loro, prima d'ora, non conosceva, si tratta di: warrant. Lo aveva evocato il Presidente di Quaestio, Alessandro Penati, ancora tempo fa, poi ... l'idea era stata accantonata per "impraticabilità", ora invece sembra tornata di moda. Pare proprio che venga fatta circolare sui media questa ulteriore proposta ai vecchi azionisti per "capire l'effetto che fa", insomma per saggiare le reazioni della "Piazza". In teoria dovrebbe essere un mezzo per consentire ai vecchi azionisti della Banca di recuperare parte delle perdite subite, "puntando" sul risanamento delle nostre Popolari e quindi sulla loro rivalutazione, ma è bene fare immediatamente alcune osservazioni. Innanzitutto diciamo cosa è un warrant.

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Categorie: Banche

Banche, una mozione votata alla Camera prevede nuovi vincoli per gli istituti aiutati dallo Stato

Venerdi 20 Gennaio 2017 alle 08:18
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Adesso si tratta di passare dalla teoria alla pratica: mentre tutti si
concentravano sull’ennesima promessa di una commissione di
inchiesta parlamentare
sui disastri bancari, lo scorso 11 gennaio
la Camera ha approvato una mozione che impegna il governo a
prendere misure drastiche nei confronti dei banchieri e fin da subito,
prima che vengano erogati agli istituti di credito i 20 miliardi aggiun-
tivi di debito pubblico che devono salvare Mps e non solo. Le mozioni
non sono mai vincolanti, spesso si limitano a elencare buone intenzioni.

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Categorie: Banche

Banche, bene l'intervento dello Stato ma resta da sciogliere il nodo delle sofferenze

Venerdi 13 Gennaio 2017 alle 08:37
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Dopo anni di gioco in difesa, il sistema Italia sembra avviato a reagire alla lunga crisi del settore bancario con interventi che potrebbero rivelarsi risolutivi. E abbandonando le misure “tampone”, servite finora solo a scongiurare le emergenze, ma non a ridare stabilità. In poche settimane, molti nodi si stanno sciogliendo con il contributo dello Stato, del mercato e della parte sana delle banche che contribuiscono al fondo Atlante e ai fondi di tutela volontari e obbligatori. Molto resta da fare: il nodo dei crediti in sofferenza andrebbe aggredito con interventi più rapidi e incisivi. Per farlo, servirebbe una bad bank decisa e promossa a livello europeo per rilanciare il credito all’economia.

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Ex Popolari, Codacons chiede indagini e sequestri per i debitori insolventi per concorso in bancarotta fraudolenta

Mercoledi 11 Gennaio 2017 alle 18:24
ArticleImage Riceviamo e pubblichiamo la nota di Codacons

Nuovo colpo di scena sulla vicenda dei grandi debitori insolventi delle banche. Il Codacons presenta infatti oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Roma e alle Procure di Siena, Arezzo, Ferrara, Ancona, Chieti, Vicenza e Treviso, in cui si chiede alla magistratura di acquisire i nomi dei soggetti insolventi nei confronti degli istituti di credito ubicati sul territorio di competenza, e procedere nei loro confronti per il reato di concorso in bancarotta fraudolenta. "Grazie a tale denuncia la magistratura, come è in suo potere, potrà acquisire i nominativi degli insolventi di Mps, Banca Etruria, Banca Marche, Carife, Carichieti, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca senza attendere norme o provvedimenti specifici - spiega il Codacons - Una volta acquisiti i nomi dei debitori delle banche in crisi o salvate dallo Stato, sarà possibile verificare le responsabilità di tali soggetti alla luce del reato di concorso in induzione alla bancarotta fraudolenta".

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Commissione d'inchiesta parlamentare sulle banche, Ciambetti: "i cittadini che pagano 333 € pro capite per il salvataggio di Mps vogliono la verità"

Lunedi 2 Gennaio 2017 alle 11:33
ArticleImage "Secondo Federconsumatori e Adusbef il salvataggio di Monte Paschi Siena costerà circa 333 € a cittadino con un costo medio a famiglia pari a 833,3 €. Il tutto si concreterà nell'aumento del debito pubblico, cioè costi scaricati nelle generazioni a venire: dati questi aggravi è nostro diritto sapere perché si è giunti a questa situazione, chi sono i colpevoli di questo disastro finanziario, perché il sistema della vigilanza non ha funzionato e se vi sono state delle collusioni e coperture a qualsiasi livello politico come nelle istituzioni di controllo a iniziare da Bankitalia". Queste le parole in una nota del presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che prende una netta posizione sul caso Monte Paschi "e non solo su quello, ma anche sulle vicende delle Popolari Venete, come di Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti, CariFerrara".

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Banche, sì di Atlante a Npl good bank. Domani Cda banche per vendita, ma accordo con Ubi dopo Epifania

Giovedi 29 Dicembre 2016 alle 14:40
ArticleImage (ANSA) - MILANO, 29 DIC - Il comitato investimenti del fondo Atlante 2 ha dato il suo nulla osta all'acquisto di una fetta consistente dei crediti deteriorati di Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti, le tre good bank che a breve dovrebbero essere cedute a Ubi Banca. Domani, a quanto viene riferito da fonti vicine all'operazione, si terranno i consigli delle tre good bank per deliberare sulla cessione di circa due terzi dei 3,7 miliardi di euro di crediti ancora in portafoglio, così da permettere a Ubi di rilevare le tre banche ripulite da buona parte dei propri Npl. Restano però da sciogliere alcuni nodi legali prima che la cessione possa essere perfezionata, per cui l'intesa tra Ubi e il Fondo di risoluzione arriverà con ogni probabilità dopo l'Epifania. Anche i consigli di Ubi che si stanno svolgendo oggi serviranno per un aggiornamento da parte del consigliere delegato Victor Massiah, non essendo ancora maturate tutte le condizioni per formulare un'offerta vincolante.

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Il Sole: Il "nodo banche" e l'agenda politica

Giovedi 1 Dicembre 2016 alle 09:33
ArticleImage Nell’agenda della politica «per il primo giorno dopo il referendum» il tema banche occupa il secondo posto, appena dopo l’immigrazione. A indicare la classifica è intervenuto ieri il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che al terzo posto fissa «il rapporto con la Ue». Ma è evidente che sia immigrazione sia banche sono esattamente i punti al centro del confronto con Bruxelles. Ma che cosa significa, in concreto, occuparsi del tema banche dal punto di vista del governo? Le prime indicazioni arrivano dal pacchetto bancario che ha tentato di entrare alla Camera della manovra ma è inciampato nelle trattative politiche in commissione e potrebbe tornare al Senato oppure sotto forma di decreto a sé.

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Il Fatto: "Le banche possono fallire? Certo, anche se vince il Sì"

Martedi 29 Novembre 2016 alle 10:00
ArticleImage La febbre referendaria provoca capogiri. Rachel Sanderson, corrispondente da Milano del Financial Times, spiega dalle colonne dell’autorevole quotidiano britannico che, se vincesse il No, otto banche italiane rischierebbero il fallimento. Nessuna reazione dalle otto banche destinatarie della nomination: Monte dei Paschi, Popolare di Vicenza, Veneto Banca, Carige, Etruria, Banca Marche, Cassa Ferrara e Cassa Chieti. Strano. Se uno scrive che sono a rischio di fallimento riceve minacce di azioni legali, basta scrivere che potrebbero fallire se vince il No e la rabbia si placa. Il premier Matteo Renzi, nella conferenza stampa di ieri pomeriggio, non ha commentato e ha lasciato la parola al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan “per sentirsi più tranquillo” (ha detto così).

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Bail-in, Corriere Economia: "tecnoburocrati hanno visione computistica dell'Europa". I casi delle Popolari

Lunedi 21 Novembre 2016 alle 10:09
ArticleImage Maledetto bail-in. L’applicazione di un principio semplice, chiaro e pienamente condivisibile — chi sbaglia paga e chi investe i propri soldi nel capitale di rischio di un’azienda non deve farne ricadere gli effetti (quando sono negativi) sulla comunità dei contribuenti — si è trasformato in un pasticcio che mina le basi del sistema creditizio nazionale. Un anno fa, domenica 22 novembre 2015, proprio per evitare gli effetti della norma sul Bail-in che sarebbe entrata in vigore a gennaio 2016 il governo, con la Banca d’Italia e la fattiva è indispensabile collaborazione delle maggiori banche italiane — con discutibile astensione degli istituti esteri — risolse la pratica che riguardava le quattro banche in grave dissesto, separandone i crediti inesigibili dalle attività in bonis, e affidando queste ultime a Roberto Nicastro, perché arrivasse il più rapidamente possibile a una vendita capace di restituire agli investitori almeno una parte di quei 1.800 milioni di euro versati per il salvataggio.

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Corriere economia: da gennaio per i correntisti spese salite del 7%

Lunedi 31 Ottobre 2016 alle 09:34
ArticleImage Quanto peserebbe sui conti correnti italiani di famiglie e imprese il salvataggio delle banche, se fosse scaricato per intero sui clienti? Fra 40 e 100 euro per deposito. In particolare: 40 euro se si considerano i costi (noti) sostenuti dalle banche finora per il Fondo di risoluzione (quello intervenuto per CariChieti, Banca Marche, Etruria e CariFerrara) e il Fondo interbancario (usato per CariCesena). E 100 euro se si aggiungono gli impegni presi nel Fondo Atlante, a sostegno della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca.

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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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