Concia e corruzione, tra rassegnazione e impunità
Sabato 20 Febbraio 2010 alle 12:19Articolo pubblicato sul numero 183 di VicenzaPiù, in edicola a 1 euro e disponibile da domani nei punti di distribuzione in cittÃ
L'inchiesta della Guardia di Finanza nel settore della concia è impressionante fin dai numeri: 128 le imprese coinvolte, 21 il numero degli imprenditori destinatari di provvedimenti restrittivi e 178 il numero complessivo degli indagati. Finora la Gdf ha accertato movimenti di denaro contante verso gli istituti di credito e società fiduciarie di San Marino per oltre 17,3 milioni di euro. Oltre 1 miliardo di euro l'imponibile sottratto all'erario, con un'evasione solo ai fini Iva di circa 245 milioni di euro.
Indignazione scomparsa...
Sono numeri davvero notevoli. Eppure nonostante le dimensioni della vicenda, non ho percepito significativi moti di indignazione o di sdegno. Sembra quasi che tutto quanto possa scivolare nel dimenticatoio della rassegnazione. Ed è proprio la rassegnazione una delle maggiori nemiche della speranza di poter sconfiggere la corruzione. In un Paese rassegnato, trova la strada spianata chi vuol far passare leggi dannose per i più e favorevoli per pochi. Poi ci sono quelli che sentenziano pubblicamente che l'evasione fiscale e la corruzione sono una cosa normale in un generale clima di magna-magna. Anzi meritano comprensione: al Sud Italia non rubano forse ugualmente se non di più? Ma non ho neppure sentito voci di intellettuali o della cultura indignarsi più di tanto per lo scandalo arzignanese.
La Lega di Arzignano nega riunione a PNV
Mercoledi 17 Febbraio 2010 alle 19:52Pnv   Â
La giunta leghista di Arzignano nega la sala a PANTO (PNV)
Beh, che la lega odiasse gli indipendentisti veneti del PNV lo sapevamo bene. Ma che arrivassero al punto di negarci l'autorizzazione a tenere una riunione nel loro territorio per paura di perdere voti è veramente troppo.
Questi furbetti del quartierino si sono inventati una interpretazione restrittiva di una legge fascista sulla sicurezza, che è stata dichiarata anticostituzionale dal 1958, per obbligarci a fare una comunicazione scritta alla questura prima di poter fare una libera riunione in una sala pubblica.
VERGOGNA!
Noi allora diciamo alla lega di Arzignano che non è di sicuro tappandoci la bocca che riusciranno a fermarci.
Loro dicono Prima il Veneto? E noi invece diciamo SOLO IL VENETO.
Pensate che la segreteria del sindaco, che si è rifiutato di parlare con noi, ha affermato che si sarebbero informati sull'anticostituzionalità di questa legge. Ma perché finora cos'ha fatto, oltre a prendere lo stipendio? Non poteva informarsi prima, dato che è il suo lavoro?
I peggior nemici dell'indipendenza sono i politici della Lega.
Che restino a Roma a fare danni.
Gianluca Busato
Segretario PARTITO NASIONAL VENETO
La giunta leghista di Arxignan nega Å‚a sala a PANTO (PNV)
Beh, che Å‚a lega odiase i indipendentisti veneti del PNV lo saveimo ben. Ma che i rivase al ponto de negarne l'autorixasion a far riunion nel so teritorio par paura de perdar voti xe veramente masa.
Sti axeni i se gà inventà na interpretasion restritiva de na lege fasista suła sicuresa, che xe stà dikiarà anticostitusional dal 1958, par obligarne a far na comunicasion scrita ała questura prima de far un incontro in una sała.
VERGOGNA!
Naltri ałora ghe dixemo ala lega de Arxignan che no xe de sicuro tapandone ła boca kei riusirà a fermarne.
�?ori i dixe Prima el Veneto? E naltri invese dixemo SOLO EL VENETO.
Penseve ke ła segreteria del sindaco, ke se gà rifiutà de parlar co naltri, ła ga dito ke ła se informava sul'anticostitusionałità de sta lege. Ma parké fin deso cosa gała fato, oltre ke a ciapar el stipendio? No ła podeva informarse prima, ke xe el so lavoro?
I pexo nemisi del'indipendensa i xe i połitisi deła lega.
Kei staga a roma a far dani.
Gianluca Busato
Segretario PARTITO NASIONAL VENETO
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"Carcere e Scuola" del Csi ad Arzignano
Martedi 9 Febbraio 2010 alle 23:05Csi Vicenza  Â
Carcere e Scuola del CSI approda ad Arzignano! L'anno prossimo partite in carcere anche per il Da Vinci!
Due mattinate di assemblee, lunedì per il biennio e oggi (martedì) per il triennio del Liceo Da Vinci di Arzignano (Vicenza) dedicate all'illustrazione con tanto di testimonianze del mondo carcerario e in particolare della situazione vicentina.
Un carcere quello di Vicenza che è sovraffollato: nelle stanze in cui dovrebbero stare singolarmente i detenuti vi sono invece due o tre persone. E' uno dei dati negativi del carcere di Vicenza, ma nella realtà della casa circondariale berica vi sono anche aspetti positivi: c'è la possibilità di andare a scuola e quella di lavorare e una buona presenza di volontari e associazioni e un buon lavoro fatto tra polizia penitenziaria, educatori, cappellano del carcere e assistenti sociali. Una situazione buona per recuperare rieducare e reinserire nella società le persone che hanno commesso dei reati.
Sono alcune situazioni raccontate da Andrea Nicolin, ispettore della polizia penitenziaria del San Pio X che è intervenuto oggi (martedì) nel teatro Mattarello in cui si è svolta l'assemblea di istituto del triennio del Da Vinci dedicata a "Il carcere e il fine della pena!" L'incontro è stato condotto dal presidente dell'associazione Progetto Carcere 663-Acta Non Verba, prof. Maurizio Ruzzenenti, e dal presidente del CSI di Vicenza, Enrico Mastella promotori del progetto Carcere e Scuola ormai in atto da diversi anni a Vicenza e da decenni a Verona e nella provincia scaligera.
All'incontro oltre a Nicolin è intervenuto anche il comandante della compagnia di Valdagno dell'Arma dei Carabinieri, capitano Giacomo Gandolfi, che ha dedicato il suo intervento alla prevenzione dei reati, spiegando ai ragazzi presenti che a volte sono delle piccole "disattenzioni" che rischiano di metterci nei guai: a partire dal mancato utilizzo del casco in motorino, al bere alcolici prima di mettersi alla guida. Situazioni a rischio per sé stessi e per gli altri. Presente sul palco anche il comandante della stazione di Arzignano il luogotenente Caiello Chierchia.
Toccante l'intervento di don Agostino Zenere, il cappellano del carcere, che ha saputo rispondere con sapienza alle domande a volte impertinenti di alcuni studenti: "perché dobbiamo reinserire un pedofilo che ha non solo abusato ma anche ucciso la sua vittima, un bambino?" ha chiesto una ragazza del triennio. Don Agostino ha voluto sottolineare che la Costituzione italiana e quindi la legislazione prevedono il recupero del detenuto. Che colui che ha sbagliato è comunque e sempre una persona, anche se ha commesso un gesto abominevole. Il problema secondo don Agostino è che il reato di fatto è uno strappo, una ferita, che colpisce la società e le persone coinvolte, vittima e carnefice, e che è quella ferita che deve essere curata, e non la si cura certamente con la pena di morte, né con la tortura.
La preside del Da Vinci, Maria Bertoldi, e l'insegnante Franco Meggiolaro (coordinatore per l'istituto scolastico delle attività degli studenti) hanno ringraziato gli ospiti e il CSI e l'associazione aderente Progetto Carcere 663, acta non verba, per l'interessante proposta. Il capo di istituto ha anche raccolto l'invito del presidente Mastella: l'anno prossimo inviterà i ragazzi e le ragazze maggiorenni alle partite in carcere. Con il calcio a 11 per i maschi nell'ora d'aria di Vicenza, e con la pallavolo per le femmine al carcere femminile di Verona.
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Affrontare insieme i problemi della crisi
Lunedi 8 Febbraio 2010 alle 16:22Caritas Vicentina    Â
Mercoledì 10 febbraio - ore 20.30 - Palazzo Matterello di Arzignano
La Chiesa della Val del Chiampo promuove un incontro con sindaci, assessori e rappresentanti delle organizzazioni sociali ed economiche del territorio. Presente il Vescovo Cesare Nosiglia
Politiche settoriali e insufficienti a sostegno di chi sta patendo maggiormente le conseguenze della crisi economico-finanziaria? Ci pensiamo noi.
È la riflessione operata dai parroci e dal Consiglio pastorale del vicariato della Val del Chiampo, i quali, sollecitati dalla Caritas zonale, hanno invitato i rappresentanti del mondo sociale, economico e politico del territorio a un tavolo di lavoro dal titolo eloquente: "Per affrontare insieme i problemi della crisi", che si terrà mercoledì 10 febbraio, dalle ore 20.30 alle 23, nella sala riunioni di Palazzo Matterello ad Arzignano. Lo scopo è individuare strategie comuni finalizzate al sostegno delle famiglie e delle persone che maggiormente stanno soffrendo le conseguenze negative della crisi.
"È in questo momento, infatti - si legge nell'invito trasmesso dal vicario foraneo don Lino Stefani -, che le situazioni più dolorose si cominciano a individuare con sempre maggiore precisione. Ci riferiamo agli imprenditori costretti a chiudere la propria attività , ma ancor più ai lavoratori subordinati rimasti senza occupazione, per i quali ora stanno progressivamente cessando i sostegni degli ammortizzatori sociali e, senza prospettive di nuove assunzioni, manifestano condizioni di indigenza tali da necessitare di aiuto anche per quanto riguarda i bisogni più elementari e primari".
La decisione di chiamare a raccolta sindaci, assessori ai servizi sociali, rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacati, Ulss, banche, terzo settore e Acque del Chiampo, è nata dal fatto che questa congiuntura ha già da tempo iniziato a ripercuotersi su altri ambiti. Per esempio: bancario-immobiliare, a causa dell'insolvenza nei pagamenti di mutui-casa e di canoni di locazione; erogazione di energia elettrica, acqua e gas, per il mancato pagamento delle bollette; perfino nel commercio, per la sempre più ridotta disponibilità dei consumatori.
«Come Chiesa locale - spiega don Lino Stefani - ci siamo più volte interrogati su quanto sta accadendo, e abbiamo potenziato le nostre forme di sostegno verso chi è in difficoltà , anche organizzando nuovi servizi. Tuttavia ci sembra che, nella Valle del Chiampo, le pur pregevoli iniziative promosse dai vari enti per aiutare i cittadini ad affrontare la crisi continuino ad avere un carattere settoriale, che ne limita l'efficacia».
Proprio in considerazione della gravità della situazione, saranno presenti anche il Vescovo di Vicenza mons. Cesare Nosiglia e il direttore della Caritas diocesana vicentina don Giovanni Sandonà . Nel corso della serata, Antonio Dalla Pozza, dirigente del settore Sviluppo economico, lavoro e cultura della Provincia di Vicenza, e Enzo Iodice, responsabile del Centro per l'impiego di Arzignano-Valdagno, offriranno una panoramica sulla situazione occupazionale nella Valle del Chiampo. All'incontro sono stati invitati anche i rappresentanti delle associazioni sociocaritative di ispirazione cristiana del territorio.
Per informazioni: don Lino Stefani, vicario foraneo del vicariato Val del Chiampo, telefono n. 0444-685404.
VICARIATO DELLA VAL DEL CHIAMPO
c/o don Lino Stefani, vicario foraneo
Via Tovi n. 3 - 36050 MONTORSO VICENTINO
telefono n. 0444-685404 - [email protected]
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Cinque religioni unite per il clima
Giovedi 10 Dicembre 2009 alle 20:37Arzignano Futura
Cinque religioni unite per pregare per il clima. Fedeli cattolici, musulmani, sikh, ortodossi e induisti saranno fianco a fianco in Duomo
L'associazione Arzignano Futura presieduta dall'ex sindaco Stefano Fracasso organizza per sabato un evento unico nella città dove è straniero un abitante su 5
Arzignano - Nel Duomo di Arzignano cattolici, ortodossi, induisti, sikh e musulmani pregheranno fianco a fianco per invocare il sostegno divino per proteggere il pianeta dalle minacce legate ai cambiamenti climatici. Mentre a Copenhagen capi di Stato, comunità scientifica, ong e associazioni discutono le possibili soluzioni per contrastare i mutamenti climatici, nel Duomo di Arzignano sabato 12 dicembre alle ore 20.15 si troveranno rappresentanti e fedeli di diverse religioni per l'evento "Preghiera per il clima" che lancerà un messaggio di tolleranza religiosa, fratellanza e rispetto reciproco, oltre che a difesa dell'ambiente.
«Sabato prossimo saranno sconfitti molti pregiudizi - spiega Stefano Fracasso, ex sindaco di Arzignano dal 2004 al 2009 e presidente di Arzignano Futura, l'associazione che organizza l'evento -. I rappresentanti e i fedeli delle comunità religiose di Arzignano entreranno insieme nel Duomo, dimostrando che è importante mostrare ciò che unisce tutti, in questo caso la preoccupazione per il futuro del pianeta, al di là delle differenze, e non ciò che divide. Le varie comunità invitate a questo evento hanno risposto con entusiasmo e con grande spirito di collaborazione. Spero che chi ogni giorno non perde occasione per esprimere disprezzo nei confronti degli stranieri e delle loro fedi religiose possa essere presente sabato in Duomo. Potrebbe essere l'occasione per imparare qualcosa».
Arzignano è un Comune di circa 27.000 abitanti nella vallata del Chiampo in provincia di Vicenza che conta un'altissima presenza di immigrati, circa il 20 per cento della popolazione. La città è da tempo un mosaico di etnie, come il Duomo per un giorno diventerà un mosaico di religioni.
Arzignano Futura è un'associazione di impegno civile, sociale e culturale nata nell'ottobre del 2009. Per sollecitare la partecipazione dei cittadini alla riflessione sui cambiamenti climatici ha organizzato la manifestazione "Arzignano-Copenaghen 2009: Clima Futuro", che comprende anche la preghiera multiconfessionale di sabato prossimo. Il programma completo della manifestazione è visibile nel sito http://arzignanofutura.blogspot.com/
In allegato un'immagine di Stefano Fracasso, presidente di Arzignano Futura e ex sindaco di Arzignano dal 2004 al 2009, a Bruxelles lo scorso febbraio come rappresentante del Patto dei Sindaci nell'ambito della Settimana europea per l'energia sostenibile
Qui sotto, la presentazione dell'evento "Preghiera per il clima", di Stefano Fracasso
In questi giorni la comunità scientifica internazionale, i capi di stato e di governo, le organizzazioni dei cittadini si ritrovano a Copenhagen. Gli Stati Uniti e la Cina, i due colossi dell'economia mondiale sono rappresentati ai massimi livelli, a significare che la posta in gioco è alta, decisiva. Il mondo si aspetta un accordo che possa assicurare la protezione del clima terrestre e il futuro sostenibile del pianeta.
Una questione di carattere planetario che non può che interpellare tutti, tanto le grandi organizzazioni internazionali come i consumatori nei loro comportamenti quotidiani. Una questione che non può lasciare indifferenti le fedi, le comunità religiose, le tradizioni sacre che da sempre custodiscono l'appello al prendersi cura del creato proprio in quanto dono.
Nasce da questa considerazione la Preghiera per il clima che si terrà sabato sera nel Duomo di Ognissanti di Arzignano. Nella chiesa del centro cittadino entreranno cattolici e ortodossi, indù, sikh e musulmani, tutti per invocare il sostegno delle grandi tradizioni religiose di fronte al futuro, minacciato, del pianeta.
Certo che nei giorni dei furibondi attacchi al Vescovo di Milano da parte dei neointegralisti padani è una bella sfida. C'è qualcuno che può chiamarsi fuori dalla necessità di rendersi consapevoli del grande sforzo richiesto? Uno sforzo che tocca ogni livello della vita privata e pubblica. E Arzignano, piccola città che porta dentro di sé il mondo, cerca anche in questa occasione di trovare quel che unisce piuttosto che quel che divide. Quel che obbliga ogni cittadino, da dovunque provenga e qualunque fede professi, ad un dovere verso l'intera comunità .
Potrà sembrare insolito vedere entrare in chiesa le vesti colorate delle donne indiane o i turbanti degli uomini sikh, per non dire delle tuniche bianche dei musulmani, ma cercare testardamente quel che ci divide non è l'unica soluzione di fronte alla sfida della convivenza.
Vi sono momenti in cui si può fare appello a un comune destino e farlo diventare la leva della cittadinanza. Perché la numerosa comunità serbo-ortodossa residente ad Arzignano dovrebbe essere indifferente alla minaccia di un clima impazzito, oppure quella islamica? Sabato molti pregiudizi saranno concretamente sconfitti dalla concreta constatazione che davvero molto è quanto unisce, molto di più di quanto possa dividere.
Si tratta di capire su cosa vogliamo scommettere e con quale coraggio vogliamo confrontarci. Quanti accoglieranno l'invito di entrare in Duomo sabato sera hanno già deciso e per quanto altri possano erigere muri, né chi sta dentro né chi sta fuori potrà sfuggire al destino comune delle sfide del pianeta.
Stefano Fracasso
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Ad Arzignano, il 3 assemblea CGIL sulla crisi
Lunedi 30 Novembre 2009 alle 20:49
Giovedì 3 dicembre alle ore 20,30 ad Arzignano nella sala di villa Brusarosco si svolge un'assemblea pubblica della CGIL dal titolo "DUE VALLATE IN CRISI: concia, tessile-abbigliamento, metalmeccanico, gomma-plastica ... Quale futuro?"
Relatori:
Miro Soli (Istituto Poster Vicenza) su "La situazione nel manifatturiero e le prospettive"; Giacomo Toffanin (responsabile INCA CGIL Vicenza) su "Gli ammortizzatori sociali e i sostegni al reddito".
Marina Bergamin, segretario generale della Cgil vicentina e Maurizio Ferron, resp. per la zona Ovest Vicentino hanno invitato ad un confronto le amministrazioni locali e le forze politiche, le categorie economiche, le associazioni del territorio, i delegati sindacali, le lavoratrici e i lavoratori occupati e non occupati, i cittadini.
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