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Zuccato: Pedemontana volano fondamentale, ma va raccordata ai poli produttivi

Di Redazione VicenzaPiù Venerdi 22 Aprile 2011 alle 20:50 | 0 commenti

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Confindustria Padova e Vicenza - Appello congiunto dei presidenti Massimo Pavin e Roberto Zuccato al governatore Luca Zaia. Un collegamento diretto con la futura SPV per decongestionare la Ss 47 e dare sbocco all'area a maggiore concentrazione urbana e produttiva del Nord Est. Tra Alta Padovana e Bassanese un'enclave di 270 mila abitanti e 30 mila imprese. Qui il 10% delle attività manifatturiere e il 14% dell'export veneto. Pedemontana: Confindustria Padova e Vicenza, «indispensabile bretella ovest per non soffocare il polmone produttivo veneto». Pavin: «La politica ne decida il tracciato, ma il collegamento a ovest è indispensabile». Zuccato: «Pedemontana volano fondamentale, ma va raccordata ai poli produttivi»

Un collegamento diretto con la futura superstrada pedemontana veneta sulla direttrice ovest, che dal casello di Bassano Ovest scenda fino al Cittadellese e da qui connetta i comuni lungo la Valsugana fino allo snodo di Limena. Una bretella per dare accesso diretto sulla Pedemontana alla porzione di territorio veneto a maggiore concentrazione urbana e produttiva, tra le province di Padova e Vicenza, dove insiste il 10% del manifatturiero veneto. Per connetterla ai grandi corridoi di flusso di persone e merci e non relegarla ai margini.
È l'obiettivo dell'appello congiunto rivolto al governatore del Veneto Luca Zaia dai presidenti di Confindustria Padova Massimo Pavin e di Confindustria Vicenza Roberto Zuccato. Una saldatura d'intenti che lega un territorio continuo ed omogeneo, dando evidenza ai numeri (da primato) e ai disagi di un agglomerato "bavarese".
Il territorio tra Alta padovana e Bassanese è un'enclave di 270 mila abitanti e oltre 30 mila imprese (6,6% del Veneto). Qui è concentrato il 10% delle attività manifatturiere dell'intera regione. Un polmone produttivo che esporta merci per 6,4 miliardi di euro, il 14% dell'export regionale. Una "baviera" nel cuore del Veneto, che fa però i conti con un sistema viario inadeguato e al collasso. E un'unica arteria, la Ss 47 Valsugana, che riceve traffico da 38 comuni ad alta densità urbana e di imprese (una ogni nove abitanti) e da zone industriali e artigianali per circa 25 mila Km2, creando una congestione da oltre 80 mila veicoli al giorno.
Un quadro infrastrutturale insostenibile per il tessuto sociale e produttivo e pregiudizievole per il futuro, denunciano oggi Confindustria di Padova e di Vicenza. Che, nello scenario disegnato dalla Pedemontana, chiedono con forza alla Regione Veneto di riconoscere nella "bretella ovest" un'opera di interesse generale e di sostenere il suo inserimento nella legge obiettivo nazionale.

«Si tratta di un'opera indispensabile per un intero territorio che chiede con forza il collegamento diretto alla futura superstrada - sottolinea Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova -. È in gioco il futuro di quest'area e di migliaia di imprese. Sarebbe un paradosso avere a nord la Pedemontana e non poterla raggiungere in tempi ragionevoli». «Esiste il progetto di una bretella ad est (Ss del Santo, Castelfranco, Pedemontana, Valsugana) - puntualizza Pavin - che andrà avanti. Ma questo progetto non serve l'area a maggiore concentrazione produttiva del Nord Est. Va realizzato anche il collegamento ad ovest per non tagliarla fuori. Spetta alla politica deciderne il tracciato, ma chi ha il mandato a governare deve farsi interprete dell'interesse generale. Il collegamento a ovest con la Pedemontana è indispensabile e non surrogabile con altri». Da qui l'appello alla Regione ad ammettere l'opera tra le priorità di interesse regionale e a sostenerne l'inserimento in legge obiettivo.

«Le infrastrutture devono essere pensate e costruite come servizio al territorio: se non iniziamo a concepirle con questa ottica avremo sempre opere che non risolvono del tutto i problemi per i quali si sono rese necessarie - dichiara Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Vicenza -. La Pedemontana è un'infrastruttura che si rivelerà un volano importantissimo per l'economia veneta: non è pensabile che siano proprio le attività produttive più vicine alla superstrada a non ottenere un effetto benefico perché mal collegate. Chiediamo quindi che venga realizzata prima possibile anche la bretella ovest, per garantire alle tante imprese della zona la possibilità di sfruttare il fatto di trovarsi al centro di un nuovo e fondamentale asse viario». «La bretella ovest è inoltre la risposta più efficace per il collegamento dell'area urbana di Bassano con Padova, per il servizio alle aree produttive, per un'alternativa alla sovraffollata Sp 248 "Schiavonesca" e per sgravare dal traffico, specie industriale, la Ss 47 Valsugana».


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Commenti degli utenti

Giovedi 27 Dicembre 2018 alle 17:38 da Luciano Parolin (Luciano)
In Panettone e ruspe, Comitato Albera al cantiere della Bretella. Rolando: "rispettare il cronoprogramma"
Caro fratuck, conosco molto bene la zona, il percorso della bretella, la situazione dei cittadini, abito in Viale Trento. A partire dal 2003 ho partecipato al Comitato di Maddalene pro bretella, e a riunioni propositive per apportare modifiche al progetto. Numerose mie foto del territorio sono arrivate a Roma, altri miei interventi (non graditi dalla Sx) sono stati pubblicati dal GdV, assieme ad altri come Ciro Asproso, ora favorevole alla bretella. Ho partecipato alla raccolta firme per la chiusura della strada x 5 giorni eseguita dal Sindaco Hullwech per sforamento 180 Micro/g. Pertanto come impegno per la tematica sono apposto con la coscienza. Ora il Progetto è partito, fine! Voglio dire che la nuova Giunta "comunale" non c'entra più. L'opera sarà "malauguratamente" eseguita, ma non con il mio placet. Il Consigliere Comunale dovrebbe capire che la campagna elettorale è finita, con buona pace di tutti. Quello che invece dovrebbe interessare è la proprietà della strada, dall'uscita autostradale Ovest, sino alla Rotatoria dell'Albara, vi sono tre possessori: Autostrade SpA; La Provincia, il Comune. Come la mettiamo per il futuro ? I costi, da 50 sono saliti a 100 milioni di € come dire 20 milioni a KM (!) da non credere. Comunque si farà. Ma nessuno canti Vittoria, anzi meglio non farne un ulteriore fatto "partitico" per questioni elettorali o di seggio. Se mi manda la sua mail, sono disponibile ad inviare i documenti e le foto sopra descritte. Con ossequi, Luciano Parolin [email protected]
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