Zonin:Fondazioni nelle Popolari per il territorio
Domenica 22 Agosto 2010 alle 15:32 | 0 commenti
Fondazioni bancarie nelle Banche Popolari, la proposta fatta a ‘ferragosto' da Gianni Zonin, presidente del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, uno dei primi 10 Istituti bancari italiani, comincia a stimolare la politica (nel fotomontaggio a sx Biasi, presidente Cariverona e Zoni).
Nell'intervista al Corriere della Sera rilasciata il banchiere vicentino aveva esortato le fondazioni bancarie, oggi snodi fondamentali nel controllo delle maggiori banche italiane quali Unicredit e Intesa Sanpaolo, ad entrare anche nel capitale delle popolari per rinforzarle, dopo l'aumento delle quote arabe (e segnatamente libiche) in Unicredit, come baluardi dell'italianità bancaria grazie al radicamento territoriale e al voto capitario (una testa, un voto, a prescindere dalle azioni ossedute) . La Fondazione Cariparo, dopo la ‘provocazione' di Zonin aveva riconfermato il suo legame con Intesa Sanpaolo mentre la Fondazione di Venezia di dimostrava più attenta all'appello e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, che pure ha diritto a 4 membri nel Consiglio generale della Fondazione Cariverona, approvava l'idea di una Fondazione Cariverona che investisse nel Banco Popolare (di Verona) anche per rafforzare i rapporti tra i due poli bancari veronesi, già abituati a dialogare e a trovare soluzioni comuni, secondo Tosi, sui progetti importanti.
Da un po', nonostante il parziale fermo estivo si aggiungono altre voci favorevoli, come quella di Gianni Dal Mor, deputato Pd veronese e capo della segreteria di Enrico Letta: "Concordo con Zonin: le popolari rappresentano un baluardo dell'italianità e meglio di altre sanno garantire quel mix di sana imprenditoria e di interessi sociali. L'appello va colto fino in fondo dalla politica e dalle istituzioni".
Lega e presidente del veneto Luca Zaia sono concentrati in quest'area su Unicredit "banca internazionale di primo livello, ma che per dimensione e per scelta non può reggere il confronto con la dinamicità e le attenzioni che le banche popolari prestano al proprio territorio".
Anche l'assessore regionale al Bilancio, Roberto Ciambetti, pure lui leghista, esprimendo timori sul rafforzamento straniero in Unicredit, preludio possibile a "nuove maggioranze in assemblea, con conseguenze nelle scelte sui finanziamenti", concorda con Zonin: "Il modello Veneto si è imposto grazie a banche popolari, credito cooperativo, casse rurali e quelle che un tempo erano le Casse di Risparmio. Questo va confermato anche per il futuro".
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