Zonin e il Cda convertono in azioni un terzo degli emolumenti
Giovedi 3 Maggio 2012 alle 10:35 | 0 commenti
Alla domanda fatta ieri tramite Vicenzapiu.com sulle retribuzioni del Cda della Banca Popolare di Vicenza la risposta è prontamente arrivata stamattina dalla Responsabile delle Relazioni Stampa dell'Istituto vicentino, Maria Gabriella Toller: «Nel suo discorso il presidente Zonin, come riportato dalla stampa, ha anche annunciato che tutto il Cda rinuncia alla monetizzazione di un terzo degli emolumenti convertendolo in azioni della banca, con ciò avvantaggiandone anche la patrimonializzazione» (nella foto d'archivio Gianni Zonin col dg Samuele Sorato)
Ieri, a fronte della decisione dei dirigenti della BpVI di rinunciare ai loro benefit per la delicata situazione economica, Adriano Verlato aveva chiesto tramite VicenzaPiu.com «se il presidente e il consiglio di amministrazione della banca non si siano sentiti un po' a disagio per i loro emolumenti non proprio trascurabili che, a quello che si sa, non sono stati toccati. Non sarebbe opportuno da parte degli interessati un qualche chiarimento?».
Domanda trasmessa, risposta ricevuta.
Sta ora al lettore Verlato valutare se sono, simbolicamente e praticamente, equivalenti la rinuncia ai benefit da parte dei dirigenti dell'Istituto e la conversione in azioni di una quota dei loro emolumenti da parte del presidente Gianni Zonin e degli altri membri del Cda.
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